Dopo anni di crisi, l’industria automobilistica mostra chiari segni di ripresa. Anche con formule nuove come l’Nlt e l’usato
È un settore in grande fermento, quello delle auto; complice la crisi che ha bloccato ogni comparto e che rende necessaria l’arte di reinventarsi, oggi l’universo delle vetture sta dando il meglio di sé in tema di cambiamenti di pelle.
Si viene da anni di profondo buio, inutile nasconderlo; soltanto negli ultimi mesi la deriva ha iniziato a invertirsi. Il 2017, ad esempio, si chiuderà con qualche indicatore con il segno “+”. Importante soprattutto quello che si riferisce alle nuove immatricolazioni, perché è da questo parametro che si va a giudicare lo stato di salute di un mercato di questo genere. Ma non c’è solo il settore del “nuovo”: parlare di auto vuol dire andare in modo inevitabile ad affrontare anche la questione dell’usato; o, per restare su novità degli ultimi anni, del noleggio a lungo termine.
È proprio quest’ultima tendenza ad essersi sviluppata moltissimo in questo 2017, avendo contributo a dare una boccata di ossigeno a un settore che ne aveva fortemente necessità. Nlt, questa è la sigla che va a indicare il noleggio a lungo termine. Un comparto che è reduce da diversi trend positivi consecutivi, a dimostrazione del fatto che gli italiani, non volendo per tradizione rinunciare a possedere e cambiare con frequenza la vettura, vanno alla ricerca di strade alternative. E affidarsi al noleggio a lungo termine è una di queste.
Così come sono da ricordare servizi alternativi rappresentati dai compro auto usate in contanti; un mondo nuovo che ha iniziato a diffondersi da pochi anni e dietro al quale si nasconde una filosofia che ormai è ben radicata nella testa dei consumatori. Cercare di monetizzare in tempi brevi dai propri oggetti, che siano auto o altro. Un po’ come quanto accade da sempre con i gioielli; spesso chi ha necessità di monetizzare si rivolge a un compro oro, realtà fortemente strutturate sul territorio italiano e che per anni hanno svolto la funzione di “banche alternative”, nel senso che era a loro che gli italiani si rivolgevano per ottenere contanti andando a vendere i propri oggetti preziosi.
Ebbene, sulla scia di questo successo sono nati da un po’ di tempo i compro auto: e il meccanismo è più o meno il medesimo. Se si possiede una vettura anche vecchia, che magari non può essere piazzata facilmente sul mercato, ci si può rivolgere a questi intermediari. Tutto ciò che si deve fare è andare in sede, portare la propria auto e farsi fare una valutazione. Che ovviamente non sarà una cifra esorbitante. Se l’utente decide di accettare, in poche ore la trattativa è chiusa e si riceve il pagamento. Un nuovo modo di intendere le compravendite di auto, in perfetta linea con i tempi che stiamo vivendo.
Elena Giuntoli
(LucidaMente, anno XIII, n. 145, gennaio 2018)