Cosa sono Borsa valori, titoli, Consob… E, soprattutto, cosa provoca rialzi o ribassi dei valori azionari
Quello comunemente noto con il termine di Borsa valori è un mercato regolamentato nel quale avviene lo scambio di strumenti finanziari detti azioni. Tali strumenti sono quote di capitale di società quotate in Borsa, le Spa, che decidono di collocare parte del loro capitale che diventa così acquistabile dagli investitori.
Chi acquista azioni di una data azienda sul mercato borsistico ne diventa quindi un azionista. Operazione che porta vantaggi e svantaggi per entrambe le parti: emettere azioni può, infatti, permettere una raccolta di capitali, da parte dell’azienda quotata, senza dover risarcire chi le compra. Di contro, si deve rinunciare in parte al controllo della società stessa andandone a dividere eventuali profitti con chi detiene le quote: gli azionisti. I quali hanno anche facoltà di dire la propria, in base alla quota capitale detenuta, in materia di gestione dell’azienda. Sostanzialmente esistono due tipologie di azioni: azioni ordinarie e azioni di risparmio. La differenza di base è che le seconde non prevedono il diritto di voto per gli azionisti nelle assemblee societarie e per questo sono solitamente rivolte ai piccoli investitori.
Le singole azioni vengono scambiate a un prezzo che si definisce “valore di mercato” (vedi anche: Web e nuovi mestieri: gli italiani sognano di diventare trader e Profit Maximizer: un’altra truffa del web?). E, come sempre, è il mercato a stabilire il valore di un asset. E, nel caso delle azioni, questo prezzo si evolve costantemente; ogni titolo azionario subisce rialzi o ribassi in base a quante richieste sta avendo sul mercato e ad altri fattori di disparata natura.
Essi, in sintesi, sono tre. 1) Andamento della società: ovvero come sta andando la società quotata, qual è la sua situazione attuale, quali le prospettive in un breve futuro. 2) Fattori di politica interna o estera: la stretta attualità va a influire direttamente e in modo sostanziale sul valore finale di una azione; accade spesso di leggere di crolli di alcuni titoli in Borsa a seguito dello scoppio di una guerra, o di una dichiarazione importante da parte di un capo di Stato. 3) Andamento del comparto in generale: quindi l’andamento del settore in linea generica, considerando anche le altre aziende facenti parte dello stesso comparto.
Per negoziare in azioni è necessario accedere al mercato borsistico, cosa oggi possibile anche tramite la Rete. La sede storica della Borsa italiana è a Milano ed è conosciuto come Piazza Affari, nata dalla privatizzazione dei mercati di Borsa avvenuta nel 1998. Le funzioni organizzative della Borsa italiana spettano alla Consob, la Commissione nazionale per le Società e la Borsa; essa ha il compito di vigilare su ogni singolo promoter e di redigere un apposito albo.
(n.m.)
(LucidaMente, anno XI, n. 129, settembre 2016)