Sonorità indie rock e spontanee: a settembre 2020 è uscito l’Ep di esordio, autoprodotto dal gruppo di Parma nato nel 2018
Giorni Ep è il primo lavoro autoprodotto della band emiliana Tugo, disponibile sui principali store digitali dal 25 settembre 2020. I Tugo nascono a Parma nel 2018, dalle ceneri di un’altra formazione con un’esperienza di palchi più o meno grandi, furgoni stipati di strumenti e mille chilometri su e giù per l’Italia.
Il nome, ci rivelano i componenti del gruppo [Francesco Mazzini (batteria), Andrea Rossi (basso & voce) e Andrea Mordonini (chitarra & voce], «si ispira liberamente al paesino più alto, e all’omonima area di servizio, di quel fazzoletto di terra magico che è il passo della Cisa», sull’Appennino tosco-emiliano. Il marchio di fabbrica della band è proprio quello di non avere un marchio di fabbrica, di non imporsi un genere o una modalità, di lavorare il più possibile in maniera istintiva, componendo i pezzi sulle jam che nascono in sala. L’intero disco è impregnato di questa spontaneità, di un amore per la musica che sfocia nella decisione di produrre, registrare, mixare e masterizzare tutti i brani in totale autonomia. Il primo componimento targato Tugo e loro «cavallo di battaglia» è Mani. A detta degli stessi autori è «il pezzo che, forse, più rappresenta e definisce il suono, la strada che vorremmo percorrere».
Una melodia vocale orecchiabile e l’attacco di basso e batteria non lasciano dubbi su quale sia l’imprinting sonoro del gruppo. Giorni, la traccia che dà il titolo all’intero Ep, è forse la composizione che più valorizza la dimensione dei Tugo: il classico trio chitarra, basso, batteria. Il testo ‒ scritto nel 2019 ‒ è profetico. Parla di un mondo, il nostro, che «presto finirà», fra ansie notturne e la frenetica quotidianità ormai perennemente online. Il risultato è un album coraggioso, che ripropone, non senza nostalgia, l’indie rock dei primi anni Duemila, con l’autoproduzione come valore centrale: «Tutto ciò che vi è contenuto, incluse le grafiche, è figlio di quelle lunghe ore ritagliate al sonno e al lavoro che ogni membro del gruppo ha dedicato con maniacale devozione […] take dopo take, master dopo master, ascolto dopo ascolto».
Le immagini: la cover dell’Ep Giorni; i Tugo.
Edoardo Anziano
(LucidaMente 3000, anno XV, n. 180, dicembre 2020)