Intervento del segretario del Psi Riccardo Nencini a sostegno dell’iniziativa referendaria su giustizia e diritti civili
Manca poco più di un mese al termine stabilito dalla legge per sottoscrivere i quesiti referendari proposti da Psi e radicali. Entro il 30 settembre infatti serviranno 500mila firme per ciascun quesito.
I quesiti riguardano la responsabilità civile dei magistrati, i magistrati fuori ruolo, la restrizione della custodia cautelare, l’abolizione dell’ergastolo, la separazione delle carriere dei magistrati, il divorzio breve, il lavoro e l’immigrazione, l’abolizione della pena detentiva per fatti di lieve entità legati alla droga. La questione giustizia, in particolare, prescinde dal “caso Berlusconi” ma riguarda un italiano su 6, perché in Italia ci sono 10 milioni di cause aperte, alcuni risalenti anche al precedente millennio. Pietro Nenni diceva che «spesso la legge è debole con i forti e forte con i deboli». I deboli si possono permettere di pagare un buon avvocato per anni e anni?
Le grandi questioni referendarie che sottoponiamo sono nel cuore della maggioranza degli italiani, ma le istituzioni e i governi che si sono succeduti negli ultimi anni non hanno mai avuto una grande sensibilità per i diritti civili. Anche da parte del sistema mediatico permane una grave e colpevole sottovalutazione dell’importanza delle questioni per le quali il mondo laico, socialista, radicale, ha combattuto, e continua a farlo, battaglie storiche. Una sottovalutazione preoccupante anche nel dibattito parlamentare, non fosse altro perché non esiste più una separazione tra diritti civili e diritti sociali.
E se a questi argomenti aggiungiamo il momento di straordinaria fragilità che vive questa Italia, l’iniziativa referendaria che abbiamo assunto consente ai cittadini di servirsi di uno strumento democratico che restituisce loro il diritto di decidere su questioni sociali urgenti e che hanno un forte impatto civile. Apporre la firma su uno o più quesiti referendari è un diritto che i cittadini possono esercitare in tutti i comuni e in tutte le circoscrizioni. Dunque, invito chi non lo avesse già fatto a recarsi presso il proprio comune di residenza per firmare e contemporaneamente coinvolgere quante più persone, sensibili ai temi in oggetto, invitandole a seguire il proprio esempio.
Riccardo Nencini
(LucidaMente, anno VIII, n. 93, settembre 2013)