“I comandamenti della Madre” (Echos edizioni), romanzo d’esordio di Valeria Perrotta, è la storia della rinascita personale del protagonista, tra realismo e trasfigurazione letteraria
Valeria Perrotta – tra l’altro blogger di @comodini_e_caminetti – esordisce con I comandamenti della Madre (Echos edizioni, pp. 176, € 13,00 in versione cartacea): romanzo non di genere religioso, nonostante il titolo. La fede entra in punta di piedi in una vicenda abbastanza cruda ambientata ai giorni nostri, seppure in luoghi dai nomi di fantasia. Si percepisce la costante presenza di un credo cui aggrapparsi per salvarsi dalle insidie della vita. La tematica centrale del libro si sostanzia nel tourbillon di intime riflessioni del protagonista a seguito di un particolare evento di cui si è reso corresponsabile.
Lontano dalla terra natia
Paolo Danieli è un uomo originario di un paese salentino, Torre Santo Stefano: per un motivo che il lettore scoprirà leggendo la storia, decide di trasferirsi lontano dalla sua terra. Sceglie come nuova dimora una città sul mare, Tergeste: antico nome romano di Trieste (vedi anche Trieste, Castello di Miramare: un fascino che il tempo non ha scalfito), sede universitaria dell’autrice, a cui lei è ancora molto affezionata.
Una sera Paolo, adolescente, si trova coinvolto in quella che può essere definita “una bravata” operata dal branco. Bravata che però ha un risvolto tragico e non soltanto per lui. Un’azione grave: tanto da costare la vita alla vittima presa di mira. E, in un certo senso, anche a Paolo e a Silvio, Leo e Antonio: i compagni del quartiere “America” che con lui l’hanno compiuta.
Il suo senso di colpa assume quasi il ruolo di coprotagonista della storia; infatti esso riaffiora periodicamente nel racconto, in una sorta di tragica suspense.
La “pazza del paese”
Vittima della “bravata” è Carmela detta Mmela, una signora attempata, sola e incompresa, che viene considerata la “pazza del paese”. Ma questa è soltanto l’apparenza, ciò che la gente crede di lei non conoscendola. Nella realtà dei fatti Mmela è una donna che ha pagato caro il prezzo di avere una famiglia: una madre disperata che ha deciso di emarginarsi dalla società a seguito di un grave lutto.
Una volta compreso ciò – ma anche la gravità del fatto compiuto – Paolo passa interi anni della propria esistenza a fuggire dal proprio passato. Ma anche da se stesso, prigioniero di un incubo che si è impossessato della sua vita e che lui tenta invano di scacciare. E non è tutto: subito dopo il “fattaccio”, emerge la differenza tra il pensiero suo e quello dei coautori della violenza.
Una rottura irreparabile
Conseguentemente il ragazzo si distacca da loro e, in un certo senso, dal mondo in cui aveva vissuto fino a quel momento. L’angoscia provata da Paolo negli anni è evidente al lettore, che talvolta si immedesima in lui e nella sua storia. Uno dei tormenti più duri che il ragazzo deve affrontare è la delusione provata nei confronti di Max, da sempre il suo migliore amico. L’improvvisa consapevolezza del senso di indifferenza di quest’ultimo verso quanto commesso provoca fra i due una crepa irreparabile.
Dopo lungo tempo gli uomini che sono divenuti si rivedono in una circostanza particolarissima. Ed è proprio in tale occasione che il cerchio si chiude; che si ricompongono tutti i tasselli del puzzle rimasto incompleto fino a quel momento. A salvare il protagonista da un’esistenza colma di sensi di colpa è Rosa, la donna con cui instaura un rapporto dapprima conflittuale ma poi salvifico.
Il senso del titolo dell’opera
I comandamenti della Madre è un’opera divisa in dieci capitoli, ciascuno intitolato con un vero e proprio comandamento. Si tratta di consigli di vita, pillole di saggezza necessarie a Paolo per restare a galla nel tumultuoso mare della sua esistenza. A dispensarglieli è Maria, sua madre; dapprima in casa insieme a lui e poi a distanza.
Maria è una donna che gioca un ruolo fondamentale per il figlio; capace di rispettare i suoi silenzi e le sue debolezze. Ma, al contempo, sempre attenta alle sue esigenze e pronta a intervenire, con affetto, per rimetterlo sulla giusta strada.
«Sii la montagna»
Oltre alla rinascita spirituale del protagonista, il romanzo d’esordio della Perrotta affronta svariate tematiche: fra queste, la nostalgia di vivere lontano dalla terra natia; il ruolo degli affetti familiari nella costruzione di una personalità; la forza dell’amore genitoriale; la potenza delle malelingue di paese.
E proprio quando gli enigmi aperti nella trama si stanno chiudendo, pagina dopo pagina, il lettore incontra l’ultimo, efficacissimo, capitolo dal titolo Sii la montagna; quello contenente il comandamento più energico fra gli altri del romanzo. E che tutti dovremmo imparare a seguire per non farci sopraffare dagli eventi negativi che la vita talvolta ci riserva.
Le immagini: la copertina del romanzo I comandamenti della Madre e una foto dell’autrice Valeria Perrotta.
Emanuela Susmel
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 209, maggio 2023)