Le riflessioni del nostro lettore: «Illusi ebbri di materialità e carnalità: verità, amore e infinito non possono essere raggiunti soddisfacendo il portafoglio e il basso ventre, ma curando il rapporto con il trascendente»
LucidaMente non è solita censurare né chiosare le lettere che ci pervengono, ma, nel caso seguente, non riusciamo a trattenerci da un piccolo commento… Non dovrebbe far parte della carità cristiana – e, comunque, in generale della pietas umana – non giudicare gli altri e, in ogni caso, tacere rispettosamente di fronte al mistero della morte di una persona (vedi il ricordo di Emanuela Susmel, Whitney Houston, una stella che non brilla più)? Poi, la mescolanza di popstar, “drogati”, atei e agnostici, associati a manie suicide, ci pare risibile. Ma sappiamo che la maggioranza dei cristiani non è integralista, fondamentalista e intollerante come il signor Toffali da Verona, che, forse, dovrebbe rivolgersi a certo islam…
Anche Whitney Houston se n’è andata. La strage prodotta volenti o nolenti dal cosiddetto star system, non sembra avere crisi. Poco prima di lei erano passati a migliore vita (ammesso che nell’aldilà Dio abbia avuto pietà della loro anima) Amy Winehouse e Michael Jackson.
Se si dovesse stilare un elenco degli artisti estinti in virtù del classico stile di vita di una star, non basterebbe un libro. Luigi Tenco, Mia Martini, Kurt Cobain, Jim Morrison, Elvis Presley, Sid Vicious, Brian Jones, Andy Gibb, Jimi Hendrix, Freddie Mercury, Stevie Ray Vaughan, George Harrison, sono solo i più noti. Morti per droga, alcol o suicidio, gli uomini di spettacolo “finiti tragicamente” costituiscono la prova vivente che la notorietà, la ricchezza, il potere e il successo non riescono a saziare la sete di verità, amore e infinito che alberga nell’anima degli esseri umani.
Verità, amore e infinito che non possono essere raggiunti soddisfacendo il portafoglio e il basso ventre, ma curando il rapporto con il trascendente. Ecco il motivo per cui le statistiche hanno appurato che la categoria più colpita dal male di vivere, oltre ai succitati artisti, è quella degli atei e degli agnostici. Se si continuerà a pensare come fanno gli illusi ebbri di materialità e carnalità, vale a dire che la spazzatura offerta dal mondo possa dare un senso all’esistenza umana, prepariamoci ad una società di depressi e aspiranti suicidi.
Gianni Toffali – Verona
(LM MAGAZINE n. 22, 14 febbraio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 74, febbraio 2012)
Il senso della vita.
Pochi fortunati esseri umani possono dare un senso alla vita. La stragrande maggioranza, invece, non ha la possibilità o la voglia di pensarci perché colpita da innumerevoli sofferenze, causate dalla natura o dagli uomini stessi. Molto frequentemente la sofferenza colpisce anche quei pochi che un senso alla vita l’ avevano già dato.
La SOFFERENZA imperversa su tutto!
Spontanea questa considerazione:
La divina commedia.
Immaginare, ipotizzare, pensare, credere, che possa esistere un essere tanto malefico, malvagio, tragico, che, oltre a tutte le altre malefatte ( infinite sofferenze per gli esseri viventi, umani ed animali ) abbia creato anche la tortura eterna, è una idiozia colossale.
Dante che l’ ha scritta e Benigni che la decanta, sono due inconsapevoli terroristi idioti. ( iddioti e credini, detto alla maniera di Odifreddi )
Purtroppo anche alcune persone geniali, essendo inculcati di religione sin dall’infanzia, non si rendono conto delle stupidaggini che gli hanno propinato.
La scuola deve essere assolutamente liberata da insegnamenti religiosi. Ai nostri figli si deve insegnare l’ uso della ragione, e tanto, tantissimo allenamento al tale uso. Oltre, ovviamente, all’ apprendimento della storia delle religioni e dell’ ateismo. Amen.
https://sites.google.com/site/cerquinigiuseppe/home
non mi risulta affatto che George Harrison sia finito “tragicamente”. Un cancro al cervello arriva a qualunque persona. E Vaughan, per quanto so io, è precipitato con un aereo. Avrei anche lasciato fuori il buon vecchio Freddy Mercury dalla tua lista, per ragioni ovvie…
Ciao
G
Il signor Toffali scrive “le statistiche hanno appurato che”.
Sono molto interessato al tema, gli chiedo le fonti.
Se non esistono, o se sono risibili, il signor Toffali è un falso mistificatore.