Nel capoluogo emiliano ogni primavera, presso l’aula magna di Santa Lucia, si rinnova una piccola ma straordinaria impresa: i testi biblici, greci e latini dialogano con la città, grazie all’interpretazione di attori e al commento di esperti che prestano loro voce e passione
Alle ore 21,00 dei quattro giovedì di maggio la sfida sarà affacciarsi, dal fondo della crisi e di un’età fatta di distrazione e di fretta, su un passato estraneo, diverso, attraente. Il ciclo di conferenze che si terrà nella splendida cornice dell’aula magna di Santa Lucia (via Castiglione 36), a cura del centro “La permanenza del classico” del Dipartimento di Filologia e Italianistica dell’Università di Bologna, quest’anno è dedicato al tema dell’“esodo”. Parola difficile e apparentemente anacronistica che, passando dal greco exodos al latino exitus, ci riguarda invece da vicino.
Dal 2002 le rassegne di maggio si propongono di esaminare l’influenza e la continuità dell’antico nelle varie forme del sapere europeo, «perché i classici sono non solo fondativi, ma anche antagonisti del nostro presente e, pertanto, felicemente inattuali», come diceva in apertura della scorsa edizione il rettore dell’Alma Mater Ivano Dionigi. I classici non hanno copyright, non usano la scrittura per sfogare le proprie nevrosi o il proprio narcisismo, ignorano classifiche e best seller, sono immuni dalla pubblicità. Non protetti dal potere, ci proteggono da esso, favorendo il pensiero laico e razionale; e ben lo sanno le dittature che in ogni tempo li hanno messi al bando.
Di anno in anno il filo conduttore delle serate si è ispirato a un duplice criterio che guarda sia al passato sia al presente. Il rapporto con la tradizione conservatrice, il concetto ambiguo di “barbaro”, la responsabilità dell’“erede” nei confronti dei suoi predecessori, la conflittualità della “madre”, per citare solo alcuni esempi, sono stati i temi al centro delle letture delle varie edizioni. Stavolta, invece, i quattro appuntamenti settimanali ci portano nel vivo del viaggio, culturale e umano, al quale ognuno di noi è chiamato.
L’esodo, ossia la fase di cammino e abbandono, passaggio e infine ingresso in luoghi, personalità e idee prima impensate, caratterizza ogni istante delle nostre esperienze, in una continua, e più o meno dolorosa e consapevole, uscita da sé, nel momento dell’incontro con gli altri o con l’estraneo che possiamo diventare noi stessi. In tutte le conferenze ci sarà un’alternanza tra la lettura dei testi, che sarà possibile seguire grazie al libro di sala distribuito gratuitamente all’ingresso, e il loro commento, affidato a vari protagonisti della cultura, nel senso più ampio della parola: don Luigi Ciotti, da anni impegnato contro la tossicodipendenza e la mafia (presente l’8 maggio), il rettore e latinista Ivano Dionigi (il 15), il filosofo Remo Bodei e la scrittrice Silvia Avallone (il 22), il grecista Andrea Rodighiero (il 29).
Dalle parole di Seneca (I secolo d.C.) «niente è mai rimasto nel luogo dove è nato», al monito di Agostino (III d.C.) «tutti siamo in cammino», il coro degli antichi continua a ricordarci un destino comune, predetto nel libro biblico dell’Esodo, vissuto dall’Enea di Virgilio, l’eroe pius verso gli dèi e la patria e, proprio per questo, pellegrino sulla Terra, dove siamo tutti stranieri e fratelli. Ma, nonostante le partenze che ci aspettano, come ci ricorda ancora una volta il filosofo latino, «non ci si può sentire stranieri in nessuna parte del mondo, purché si alzino gli occhi al cielo. Non c’è esilio né abbandono entro l’universo».
Le conferenze si terranno alle ore 21,00 tutti i giovedì del mese di maggio 2014 nell’aula magna di Santa Lucia a Bologna (via Castiglione 36). L’ingresso è gratuito ma occorre munirsi di invito, reperibile il martedì precedente ciascuna rappresentazione, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, presso il centro studi “Permanenza del Classico” (via Zamboni 32, piano terra). Per tutti coloro che non potranno essere presenti sarà disponibile un servizio di diretta video on line all’indirizzo streaming.cineca.it/esodi. Per informazioni si può telefonare al numero 051 2098539 o consultare il sito www.permanenza.unibo.it.
Le immagini: la locandina del ciclo di conferenze e l’interno dell’Aula Magna di Santa Lucia a Bologna.
Antonella Colella
(LucidaMente, anno IX, n. 101, maggio 2014)