L’intellettuale bolognese ha dato alle stampe per la Casa editrice Persiani due preziosi volumi di creazioni fotografiche che si caratterizzano per l’originalità e la capacità di coinvolgere magicamente chi le osserva
Coraggiosa, creativa e un po’ ardita l’iniziativa dell’intellettuale bolognese Valerio Grillini, che, nel breve volgere di due anni (2021 e 2022), proprio quelli dei lockdown imposti e della dittatura vaccinale, della segregazione e della mancanza di contatti sociali, ha dato alle stampe due ricchi volumi dall’eccellente veste grafica, che raccolgono ben 253 sue creazioni fotografiche (123 nel primo, 130 nel secondo, anche con alcuni contributi del figlio Guido), realizzate senza tecniche digitali.
Due volumi e una mostra
Le due raccolte cartacee sono state edite dalla Casa editrice Persiani, sempre della città felsinea, con i titoli La casa casba di mio figlio. Dalla quotidianità alla sublimazione (2021) e Il Guardo Altrove. Modulazioni per l’aldilà. 2019-2022. Con n. 10 “paesaggi interiori” di Guido Grillini (2022). Inoltre, alcune opere scelte sono state oggetto di una mostra tenuta dal 19 novembre al 1° dicembre 2022 presso la Galleria d’Arte De Marchi di Bologna (via Porta Nova 1/D-E).
Nell’Introduzione del primo volume, Pasquale Cannavacciuolo parla di «sperimentazione analogica della luce mista a fissazione di momenti, cose, oggetti, riflessi ed evanescenze», donde «rivelazioni non solo della realtà visiva ma anche dell’invisibile», espresse in un «linguaggio criptico, esoterico, mistico».
Noi abbiamo apprezzato nel lavoro di Grillini la capacità di scorgere aspetti celati e inaspettati della realtà e degli oggetti riprendendoli da angolature inconsuete e non banali. Come in Paul Cézanne, gli angoli diventano quasi delle lame taglienti che lacerano ciò che è raffigurato.
Dalla realtà domestica a filamenti di luce
Se nel primo volume prevalgono interni e oggetti domestici, quasi alla maniera di Giorgio Morandi, le foto del secondo volume diventano sempre più astratte e quasi surreali.
Notevole la serie comprendente i Notturni (foto 5 e 6), Obiettivi nella notte (10), Oltre la vita (29), Essenze altrove al di là del cancello (30), dove la luce, circondata dal nero, appare come luminosità quasi invisibile nell’oscurità, che sembra volerla annientare, non riuscendovi. Nella sezione Oggetti blu-notte (50, 51, 52, 53), le cose, quasi indistinguibili, sono sfocate e si perdono in pochi, freddi, colori irreali, dalla luminosità al neon.
Prevale invece un caldo colore rosso-arancione, quasi monocromatico, in Arsioni (31) e Orizzonte ardente (32), ai quali fanno seguito due incredibili, sorprendenti, Marine (33 e 34).
Paesaggi metafisici
Nella sequenza dei Paesaggi altrove (foto da 86 a 92) la natura raffigurata perde la connotazione realistica per diventare astratta. Bellissimo, all’interno della serie, il terzo Paesaggio, non a caso l’unico con un sottotitolo: (marina metafisica). Qui un globo perlaceo sovrasta e domina un indistinto mare o fiume, basso su un orizzonte quasi sconfinato, che ricorda il celeberrimo dipinto Monaco in riva al mare (1808-1810) di Caspar David Friedrich. Ma in Grillini il paesaggio sembra più tropicale, soffocato dal caldo, con la prevalenza del rosso, laddove nel grande pittore tedesco tutto era dominato da colori glaciali e impenetrabili.
Dominano ancora le tonalità forti in un’altra serie di fotografie, i cui titoli assumono di per sé un valore e una connotazione poetico-simbolista: Cattedrali di vetro 2 (106); Definitiva visione d’autunno (107); Spaccature spazio-temporali (108); Nelle ardue viscere della terra degli aurei metalli (109); Forme e colori, archi di contrade lontane (110).
In conclusione e in obbligata sintesi, le fotografie creative di Grillini sono stille, gocce, lampi di pura arte contemporanea, attraverso i quali un’umanità, incerta e persa nella postumana civiltà dominata da poteri invisibili e incontrollabili, scorge connessioni misteriose di una realtà non più conoscibile e cerca indizi, segnali, messaggi salvifici, provenienti da entità metafisiche. Essi si palesano in frammenti di luci, luminescenze, congiunzioni materiche, visioni sovrapposte, brividi elettrici, anomale simmetrie, intrichi funambolici, illusori equilibri.
Sicché il buio viene forato, appaiono magici abbagliamenti, prodigi di altri mondi, presagi di rivelazioni accecanti…
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 212, agosto 2023)