“Gli anni del silenzio” e altre tre poesie sulla danza della vita
I miei limiti sono come l’orizzonte; se li raggiungo si spostano e mi aprono nuovi obiettivi, nuove realtà, nuovi mondi,nuovi noi.
Gli anni del silenzio
La musica non è più la tua, le notizie sono di un altro mondo. Ti guardi dentro e vedi quello che gli altri non sanno sia già esistito. Ti guardi fuori e vedi facce che non sono più. Sono gli anni del pensiero completo. Hai fatto il giro,e lo sai.
Pezzetti di non tempo sono momenti come questo, in cui il sole sembra non voler tramontare, solo l’ombra si allunga. La spiaggia è un formicolio di persone in lento spostamento verso terra. I pensieri confondono odore e vento con le sensazioni proprie delle cose finite e degli ultimi impegni del giorno. Volontà interiori creano un flusso di gente di solo ritornoin cammino verso l’eternità.
La vita va in scena
La vita va in scena, gli attori vivono e muoiono; gli spettatori muoionosenza vivere.
Le immagini: due prospettive, visioni entro/oltre altre visioni, di Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 7 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768).
Giorgio Susmel
(LucidaMente, anno VII, n. 84, dicembre 2012)