Tra le liste che parteciperanno alle prossime elezioni regionali del 23 novembre, vi è una novità: Emilia-Romagna civica. Ne abbiamo parlato con Franco Franchi, esponente bolognese del Psi
Domenica 23 novembre si voterà per eleggere il presidente della Giunta e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Tra le novità la lista Emilia-Romagna civica. Una lista elettorale con un programma che lancia messaggi moderni, rispondenti alla necessità di conquistare un migliore livello di qualità della vita. La lista è presentata dai socialisti e dai verdi, con la presenza importante di Lista civica e del movimento Lab Dem. Per saperne di più, abbiamo intervistato il bolognese Franco Franchi, della direzione nazionale del Partito socialista italiano (Psi).
Quali sono le proposte fondamentali della lista?«Innanzitutto la difesa del lavoro e dell’occupazione, affinché le imprese e i lavoratori (i giovani in primo luogo, ma nondimeno gli “over 50” che la crisi ha estromesso dalle fabbriche e dagli uffici) possano trovare il sostegno confacente alla ripresa economica e occupazionale. Quindi, lo sviluppo compatibile, affinché si recuperi la condizione ambientale. Si tratta di un argomento particolarmente significativo per l’Emilia-Romagna, dove il dissesto idrogeologico e le esondazioni hanno provocato disagi e danni enormi. Occorre una nuova politica ambientale nella nostra regione, facendo scelte necessarie come il contenimento dell’occupazione del suolo, la salvaguardia degli spazi verdi, la riqualificazione delle aree più urbanizzate e degradate. Si devono rispettare l’ambiente, la biodiversità, gli animali».
Altri punti-cardine?«Almeno tre. La cultura: bisogna dare risalto al patrimonio artistico e promuovere le riforme necessarie per riqualificare un’offerta culturale ampia che abbracci in modo armonico la scuola dell’obbligo, l’università, la formazione professionale, l’educazione degli adulti. La salute: valorizzare la prevenzione, riavvicinare le cure a tutti i cittadini garantendo servizi efficienti e rendendo accettabili i tempi di attesa. Istituzioni snelle ed efficienti: l’ente Regione Emilia-Romagna va riorganizzato e alleggerito. La lotta alla burocrazia è una scelta indispensabile e urgente per ridare fiducia alle istituzioni e di conseguenza alla politica. Con meno burocrazia si ottengono risparmi notevoli e si eliminano perdite di tempo per i cittadini, le imprese, il mondo associativo».
E ancora qualcuna…«Altre proposte riguardano l’agricoltura, il turismo, le infrastrutture, l’espansione dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, una visione intelligente della mobilità urbana ed extraurbana (ad esempio ottimizzare l’uso dei servizi di trasporto pubblico, incentivare il trasporto merci tramite ferrovia e quindi ridimensionare l’uso estensivo del trasporto su gomma). La lista è anche presente su facebook».
Qual è il significato del simbolo della lista?«La lista Emilia-Romagna civica esprime le sue proposte tramite un simbolo “parlante”: la rosa del socialismo, il sole che ride degli ambientalisti, le quattro parole chiave del programma: ambiente, cultura, diritti, lavoro. Nel simbolo è riportata una bicicletta, simbologia di un modo diverso e salubre di vivere la quotidianità. Ma non solo, è raffigurata una bicicletta da donna quale emblema di una battaglia democratica che intende affermare le pari opportunità, i diritti civili, l’abbandono dei pregiudizi sociali che ancora resistono».
A Bologna quali sono i candidati di area socialista?«I candidati rispecchiano le varie provenienze che si ritrovano unite nella lista. Nella Circoscrizione di Bologna i socialisti presentano due candidati di indubbio prestigio. Uno è Marco Strada, una vita impegnata con coerenza e dedizione a sostenere i valori del riformismo progressista. Già assessore alla Provincia di Bologna, ha un’ampia e qualificata esperienza politica e amministrativa. Attualmente è segretario provinciale del Psi e segretario organizzativo regionale. L’altra è Oriana Zuppiroli, già assessore al Comune di Budrio, medico con incarichi di direzione tecnico-sanitaria, è una professionista affermata e apprezzata ed è un riferimento altamente significativo per affrontare le problematiche sociali più evidenti nei tempi difficili in cui viviamo. L’elettore può dare al massimo due preferenze, per consentire una scelta abbinata uomo e donna, assicurando così la equa proporzione di genere».
Perché un elettore dovrebbe votarli?«Dare la preferenza alla lista Emilia-Romagna civica e ai suoi candidati al fine di essere presenti nella futura composizione dell’Assemblea regionale vuol dire assicurare ai cittadini emiliano-romagnoli il cambiamento necessario per uscire al più presto dalla crisi persistente, crisi che non è soltanto sociale ed economica, ma che in buona parte è dovuta alla caduta di valori etici che sollecitamente devono essere recuperati».
(n.m.)
(LucidaMente, anno IX, n. 107, novembre 2014)