L’avvocato, noto per la difesa dei genitori cui vengono sottratti i figli, nell’ambito del “caso Camparini” denuncia il Tribunale dei minori di Bologna. E non solo
Settimana “calda” per Francesco Miraglia, l’avvocato modenese salito agli onori delle cronache per avere assunto le difese di famiglie cui vengono sottratti i figli dalle autorità, in particolare dei coniugi Camparini.
Il 5 marzo ha presentato un esposto contro i giudici referenti del caso della bambina del Tribunale dei minori di Bologna. La piccola Anna Giulia Camparini è stata trasferita da una struttura casa-famiglia a una famiglia collocataria in stato preadottivo. Secondo Miraglia, «numerosi sono gli abusi e le violazioni che caratterizzano da alcuni anni l’attività del Tribunale per i minorenni di Bologna che nel giugno 2011 portò (da parte del Consiglio superiore della magistratura) a un’inchiesta. L’incredibile sentenza di adottabilità di Anna Giulia Camparini decisa dal Tribunale per i minorenni di Bologna oggetto dell’esposto è di fatto la punta dell’iceberg di una mala giustizia minorile che permette di mettere in evidenza, tra l’altro, abusi e violazioni».
In effetti, delle problematiche relative a tutele dei minori, affidi, famiglie separate, case-famiglia, ecc., LucidaMente si è spesso occupata (vedi Le due caste più intoccabili di tutte), anche segnalando alcune iniziative sulla questione della bigenitorialità da parte dell’Associazione Adiantum, del Comitato dei cittadini per i diritti umani-Ccdu e altre (“Salviamo la famiglia che si separa”), nonché alcuni casi personali («Io e la giustizia italiana: dalla condanna per pedofilia all’assoluzione») o, ancora, ospitando i pareri dei lettori (Aiutiamo le famiglie, non le case-famiglia).
Secondo Miraglia, le sofferenze, che colpiscono ormai migliaia di cittadini italiani, nascono da vari nodi: «La mancata applicazione del principio del giusto processo, nell’ottica della tutela del minore e delle parti interessate, nel procedimento di adottabilità e limitativi della potestà parentale; la lunghissima durata dei procedimenti, in genere caratterizzati dall’emissione di decreti provvisori concretamente diretti ad avere effetti per mesi e molti anni senza possibilità delle parti di reclamarvi; il difetto di adeguata penalizzazione e motivazione delle decisioni in situazioni di cosi gravi sofferenze quali quelle che riguardano l’allontanamento dei minore dall’ambito familiare domestico; l’emissione di provvedimenti di autorità, pure in difetto di condizioni di abbandono, dall’incomprensibile e immotivato allontanamento di minori dai propri genitori alla collocazione dei bambini in una sorta di orfanotrofio». La speranza, conclude Miraglia, è che «il muovo ministro di Grazia e Giustizia sia più attento a vicende così gravi rispetto agli ex ministri Giovanardi e Alfano, in altre faccende affaccendate, che non hanno mai perso l’occasione di predicare bene e razzolare male».
A completamento dell’iniziativa, il 7 marzo Miraglia ha deciso di adire l’autorità giudiziaria anche nei confronti della tutrice di Anna Giulia, colpevole tra l’altro, a suo dire, di «interventi a sproposito sulla stampa, che hanno, purtroppo, notevolmente condizionato tutto l’iter giudiziario e probabilmente, provocato gravi danni psicologici alla stessa Anna Giulia».
(v.v.)
(LucidaMente, anno VII, n. 75, marzo 2012)
Bravo Francesco,
stai facendo un ottimo lavoro.
ML Lorenzo
volontario CCDU Onlus Novara
SECONDA DIFFIDA DA PARTE DELLA SOC.LILIUM ALL’AVV.F.MIRAGLIA FRANCESCO-AL COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI Chieti (Scientology)-PRONTO SOCCORSO FAMIGLIA ED ASSOCIAZIONE “EDUCHIAMOLI A CASA”.
Nella mia qualità di Presidente e legale rappresentante della Lilium Società Cooperativa a r.1. Onlus, con sede in san Giovanni Teatino (CH) Contrada Sambuceto, Via Verdi n. 18, formulo con la presente espresso invito e diffida ad astenervi per l’avvenire dal pubblicare notizie e riferimenti, concernenti la predetta Lilium, privi del necessario preventivo rigoroso controllo e verifica circa la loro fondatezza ed attendibilità, nonché del necessario contraddittorio con la rappresentanza della Lilium stessa, e tali da causare conseguentemente ingiustificata gravissima ed irreparabile lesione dell’immagine, della reputazione, del prestigio e del decoro della Lilium.
Conferenza Stampa odierna Ccdu e Adiantum in Chieti (Scientology)
Diffida da parte della Soc. Coop. Lilium all’Avv. Francesco Miraglia – al Comitato dei Cittadini e per i Diritti Umani – Pronto Soccorso Famiglia ed Associazione “Educhiamoli a casa”.
Si diffida chiunque a divulgare notizie false sulla Cooperativa Lilium, considerando che i fatti raccontati in questi giorni sono frutto di una distorta rappresentazione della realtà da parte degli organi di stampa e di persone che le hanno impropriamente diffuse. Questo è confermato dall’archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Chieti del fatto divulgato.
Per dover di verità e sicuri del nostro lavoro, noi raccontiamo i fatti così come sono realmente accaduti.
ATTO DI DIFFIDA
Nella mia qualità di Presidente e legale rappresentante della Lilium Società Cooperativa a r.l. Onlus, con sede in San Giovanni Teatino (CH) Contrada Sambuceto, Via Verdi n. 18, formulo con la presente espresso invito e diffida ad astenervi per l’avvenire dal pubblicare notizie e riferimenti, concernenti la predetta Lilium, privi del necessario preventivo rigoroso controllo e verifica circa la loro fondatezza ed attendibilità, nonché del necessario contraddittorio con la rappresentanza della Lilium stessa, e tali da causare conseguentemente ingiustificata gravissima ed irreparabile lesione dell’immagine, della reputazione, del prestigio e del decoro della Lilium.
Nella precisata mia qualità formulo altresì espresso invito e diffida a voler provvedere all’immediata rettifica di notizie e riferimenti alla Lilium, già pubblicati, con titoli, tenore e contenuto gratuitamente ed ingiustamente diffamatori, e finanche calunniosi.
Si fa riferimento in particolare agli articoli concernenti pretesi “abusi e droga nella comunità”, “nella comunità circolavano droga ed alcool”, “droga alcool e abusi sessuali in comunità: la Lilium denunciata”, “droga e abusi su minori nel centro Lilium”, e ad analoghi articoli similari, comparsi sulle testate giornalistiche online: “ChietiToday”, “Abruzzo24ore.tv”, “PrimaDanoi.it”, “Il-Cittadino” ed altre, nonché in vari Blog.
Detti articoli non appaiono rispettosi, ad avviso dello scrivente dei limiti all’esercizio del diritto di cronaca, costituiti dalla verità o veridicità delle notizie e della obiettività e continenza dell’ esposizione narrativa, evidenziando una rimarchevole carenza nella preventiva necessaria attività di vaglio e controllo delle notizie di che trattasi, comprovata dalla censurabile omissione di ogni e qualsivoglia interpello dei vertici della Lilium in ordine a tali notizie.
Si sarebbe in tal modo agevolmente appurato che per quel che concerne l’episodio relativo ad asseriti abusi sessuali che avrebbe subito all’interno della stessa Comunità Lilium una ragazza minorenne di Trento ad opera di un infermiere, la Procura della Repubblica di Chieti, in persona del P.M. titolare delle indagini Dott.ssa Ponziani, ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale, instaurato a seguito di denuncia da parte della madre di tale ragazza, archiviazione disposta dal competente GIP del Tribunale di Chieti.
Si sarebbe parimenti appurato che anche relativamente all’episodio concernente la morte di un ragazzo napoletano di 15 anni, avvenuta a poche ore dal suo ricovero nella comunità Lilium, nessun iniziativa è stata assunta nei confronti dei responsabili della Lilium dalla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, essendo stato riscontrato a seguito di autopsia che il decesso del predetto minore era stato causato da arresto cardiaco correlato imputabile a cause naturali.
Anche per ciò che riguarda le notizie e gli articoli inerenti a presunti episodi di acquisto e circolazione di droga ed alcool all’interno della comunità Lilium, asseritamente coinvolgenti giovani pazienti ed educatori della stessa Lilium, si esprime la convinzione che anche simili episodi siano frutto di una falsa e tendenziosa esposizione.
Si precisa in proposito che la Lilium, oltre a sottoporre il personale da assumere alle proprie dipendenze in qualità di educatori, infermieri ed operatori a preventivi test psicoattitudinali eseguiti dall’Ufficio A.I.A.S.U. diretto dal noto psichiatra e criminologo Prof. Francesco Bruno, fà effettuare sistematici controlli a sorpresa sia sul personale dipendente sia sui pazienti ricoverati in comunità al fine di verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.
Si vuol dire in altri termini che la Lilium ha assunto ed assume tutte le iniziative atte a prevenire ed evitare il verificarsi di fenomeni del genere di quelli oggetto di esposto da parte dell’Avv. Francesco Miraglia, avendo estrema cura e manifestando il massimo scrupolo per tutto ciò che attiene alla tutela dell’incolumità e della salute dei pazienti ricoverati nella comunità dalla stessa gestita, nella consapevolezza delle gravi e/o gravissime problematiche di tali pazienti sono portatori.
Nei sensi e nei termini innanzi precisati, si invitano e diffidano pertanto gli organi di stampa interessati a pubblicare con la massima urgenza le conseguenti rettifiche relative ai cennati articoli.
Salvo e riservato ogni diritto, ragione ed azione spettante alla Lilium, anche per il ristoro dei gravissimi e forse irreparabili danni e pregiudizi ingiustamente subiti e subendi a seguito della pubblicazione e propalazione delle notizie sopra richiamate.
Presidente Soc. Coop LILIUM
Vittorio Lupinett
Il Comitato dei cittadini per i diritti umani (CCDU) Onlus è un’organizzazione non profit fondata dalla chiesa di Scientology [1] e da Thomas Szasz, professore di psichiatria all’università di stato di New York. Questa organizzazione si prefigge di vigilare su quelli che definisce gli abusi della psichiatria. Nasce in Italia nel 1974 e ottiene lo status giuridico di Onlus nel 2004.
Le critiche più diffuse al CCDU nascono dalle evidenze negate. Il CCDU afferma di essere indipendente da Scientology, ma compare all’interno dell’organigramma della chiesa, tanto da fare additare il CCDU come gruppo di facciata della Chiesa di Scientology il cui scopo è quello di far proselitismo. Tutti i recapiti telefonici del CCDU coincidono con quelli della Chiesa di Scientology, e gli uffici del CCDU sono all’interno dei locali della Chiesa in pressoché tutte le città ove Scientology e presente. Le attività italiane del CCDU sono coordinate dal punto di vista esecutivo da un membro dell’Organizzazione del Mare, il corpo d’élite di Scientology, nella fattispecie l’addetto alle campagne di riforma sociale. A dirigere gli uffici locali dei comitati del CCDU è sempre un elemento parte dello staff di Scientology. A questo va aggiunta la circostanza che l’IAS (associazione di Scientologist) finanzia le attività del CCDU.
Ulteriori critiche vengono mosse in ragione della estremizzazione della posizione contro la psichiatria e gli psicofarmaci, poiché il CCDU non si pone solo in una posizione di farmacovigilanza o di mera sensibilizzazione verso gli abusi, ma nega l’utilità delle molecole psicoattive tout court.
Fonte:Wilkipedia
I gruppi legati a Scientology
Scientology, anche in Italia, è presente con numerose organizzazioni collegate. Quattro di esse agiscono sotto l'”ombrello” dell’Association for Better Living and Education
• Applied Scholastics,
• Criminon,
• Fondazione Via della Felicità,
• Narconon.
Altri gruppi legati a Scientology sono:
• Associazione per i diritti umani e la tolleranza onlus,
• Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU),
• Cult Awareness Network,
• Gioventù per i Diritti Umani – Diritti e Tolleranza,
• Hubbard College of Administration,
• Ministri Volontari, PROCIVICOS (Ministri Volontari per la Protezione Civile),
• WISE (World Institute of Scientology Enterprises).
Attraverso questi gruppi sono state lanciate campagne pubbliche tra cui: “Dico no alla Droga”, “Voglia di Imparare”, “Perché non accada” e “United For Africa”[67]. Tali campagne vengono indicate come un mezzo per farsi pubblicità “a poco prezzo”[68] e raramente viene esplicitato che dietro la campagna c’è Scientology[68][69].
I critici sostengono che tali gruppi e attività sarebbero “di facciata”, utili per diffondere occultamente gli ideali religiosi di Scientology in ambiti laici in cui non sarebbero altrimenti ammessi, per reclutare nuovi seguaci e per diffondere un senso di legittimità[70]. Alcuni dei suddetti enti (CCDU, Narconon, Applied Scholastics) nonostante negli Stati Uniti facciano parte del “gruppo” di affiliate che godono dell’esenzione fiscale concessa a Scientology nel 1993 (in quanto impegnati al perseguimento di un fine religioso), in Italia sono stati registrati in modo autonomo e negano ogni legame con la “organizzazione madre”, presentandosi come entità del tutto autonome, laiche e al più collegate solo “ideologicamente” ma non subordinate ad essa. In realtà, ex staff e sostenitori dell’organizzazione hanno successivamente dichiarato di poter dimostrare che nessuna di queste organizzazioni è in realtà autonoma, in quanto ogni decisione esecutiva proviene o deve comunque essere sottoposta preventivamente al vaglio dell’Ufficio degli Affari Speciali di Scientology. Tutti i recapiti telefonici del CCDU, ad esempio, fanno capo ad utenze interne di Scientology, e le attività della Onlus sul territorio sono coordinate da un membro della Sea Org, il responsabile per la riforma sociale.
L’inchiesta del 1988 del giudice Mulliri in merito alle attività del Narconon presentò però una realtà completamente diversa e una precisa direzione dell’organizzazione, mentre il CCDU risulta nell’organigramma ufficiale di Scientology come parte del suo “Dipartimento 20” (Ufficio degli Affari Speciali).
Fonte:Wilkipedia
Tentata estorsione: avvocato condannato a tre anni
Il legale, Francesco Miraglia, riconosciuto colpevole di aver cercato di ricattare una sindacalista chiedendo 200mila euro attraverso foto hard
MODENA. Tre anni di carcere. Cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Una provvisionale alla parte civile di 20mila euro e risarcimento in sede civile. È la sentenza letta alle 15 dal giudice che chiude il caso di tentata estorsione contro una sindacalista e condanna quello che secondo il tribunale è il suo autore: l’avvocato Francesco Miraglia. Il giudice lo ha riconosciuto colpevole del reato ascrittogli. Secondo l’accusa, che aveva chiesto quattro anni di carcere, Miraglia avrebbe preteso 200mila euro dalla sindacalista che, a suo dire, non avrebbe adeguatamente tutelato un lavoratore comunale, facendo vedere all’avvocato della controparte alcune foto compromettenti che ritraevano la sua assistita.
Miraglia ha già fatto sapere che ricorrerà in Appello.
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/05/21/news/tentata-estorsione-avvocato-condannato-a-tre-anni-1.7105406
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