La salvaguardia dei litorali: intervista ad Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente, e a Joachim D’Eugenio, vicecapo unità della Commissione europea ambiente
Nel workshop sull’erosione costiera, tenutosi a Lamezia venerdì 7 giugno, si è discusso della proposta di direttiva della Commissione europea La pianificazione europea dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere, finalizzata a elaborare misure di prevenzione dei litorali. La proposta è stata presentata da Mario Pirillo – eurodeputato del gruppo Alleanza progressista di socialisti e democratici e membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi), della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre), della Commissione per la pesca (Pech) e della Commissione per il commercio internazionale (Intaper) – alla presenza di molte autorità, tra cui il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e il vicecapo unità della Commissione europea ambiente Joachim D’Eugenio, ai quali in tale occasione abbiamo posto alcune domande.
Ministro Orlando, cosa può dirci sull’erosione costiera del litorale tirrenico?«Se fossero state vigenti e fossero state seguite a suo tempo le indicazioni esistenti nella direttiva di cui si è parlato, si sarebbero prevenuti gran parte dei fenomeni erosivi oggi presenti. Alcuni di questi fenomeni sono di carattere naturale ed è difficile contrastarli, ma i loro effetti più devastanti possono essere contenuti da un’intelligente programmazione. In questo senso, è molto interessante l’indicazione che ci ha fornito l’Unione europea. Dobbiamo soltanto avere piena consapevolezza degli effetti positivi che poi produrrà, rispettando le limitazioni che pone».
Cosa pensa dei problemi idrogeologici della Calabria e dell’abusivismo edilizio che potrebbe aggravare la situazione?«L’abusivismo edilizio è un fenomeno che va contrastato. Io sto lavorando per definire un fondo che consenta di anticipare ai Comuni le risorse necessarie per gli abbattimenti dei fabbricati che si trovano in aree di dissesto idrogeologico e che possono costituire un pericolo. Perché, al di là dell’abusivismo in generale (che ha molte sfaccettature), c’è il tema specifico del combinato disposto tra abusivismo e rischio che va affrontato con molta rapidità e determinazione».
Dottor D’Eugenio, cosa pensa dell’erosione costiera in Calabria?«Il problema dell’erosione costiera è molto complesso e non esiste un’unica soluzione per risolverlo. Le sue cause sono molto varie e a questo proposito c’è molta carne al fuoco, per cui occorre considerare tutti gli elementi importanti per poi trovare molteplici soluzioni. Non c’è, dunque, un’unica strada da seguire valida per tutta l’Europa: le regioni che hanno questo problema possono lavorare con un metodo condiviso per trovare le più corrette soluzioni».
La Commissione europea ha elargito dei finanziamenti per contrastare l’erosione costiera, specialmente del litorale tirrenico, ma il problema non è stato ancora risolto. Che cosa può dirci a tal proposito?«L’Unione europea supporta le azioni per contrastare l’erosione costiera, ma ogni somma di denaro che viene elargita viene spesa dai singoli stati o dalle regioni. Solo quando i progetti sono completati l’Unione europea, la Commissione europea e l’Economato europeo possono verificare se il denaro è stato speso in modo corretto. Con la nuova procedura i finanziamenti non vengono forniti prima dei lavori, com’è stato fatto in passato, quando c’erano molte somme disponibili che spesso, però, erano spese male. Il problema ora non è la disponibilità finanziaria, ma come il finanziamento verrà utilizzato. Se prima il denaro era impiegato velocemente e in modo scriteriato, oraciò non sarà più possibile e il finanziamento andrà utilizzato saggiamente e con efficacia. Questo è il nocciolo del problema ed è molto importante che si comprenda bene, visto che sono stati già stanziati i soldi per il periodo 2014-2020. È tempo di pianificare convenientemente la loro destinazione futura».
Le immagini: Andrea Orlando con la nostra Rocca e Joachim D’Eugenio (fonte: www.ecologic-events.de).
Dora Anna Rocca
(LucidaMente, anno VIII, n. 90, maggio 2013)
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