I campesinos cubani visti con gli occhi e il cuore del grande fotografo siciliano nel suo nuovo libro
Chi ha amato la Cuba in bianco e nero di Ernesto Bazan nel suo primo libro fotografico BazanCuba (vincitore del premio come miglior libro di fotografia al festival di fotografia di New York nel 2009) non potrà non amarla a colori nel suo ultimo progetto editoriale Al Campo (BazanPhotos Publishing, pp. 200, € 70,00), attraverso cui il fotografo ci regala un ritratto poetico della campagna cubana, che tanto ama perché gli ricorda i luoghi dellʼinfanzia della sua Sicilia. Lʼartista di fama internazionale questo mese di aprile è in Italia per presentare il libro e mercoledì 18 aprile, alle 21, sarà a Bologna, ospite della Casa della fotografia (via San Donato 68).
Nato a Palermo, ma trasferitosi a New York appena maggiorenne (dove frequenta la School of Visual Arts), Ernesto Bazan diventa fotografo grazie a un sogno fatto da ragazzo – “una rivelazione” come gli piace chiamarla – e trascorre 14 anni della sua vita a Cuba, dove arriva per caso nel 1992 durante uno dei suoi tanti viaggi in America Latina. Una “folgorazione”, lʼincontro con lʼisola caraibica, che segnerà profondamente il corso della sua vita, di uomo e di fotografo.
Al Campo raccoglie ottantotto fotografie a colori scattate negli ultimi 5 anni della sua permanenza a Cuba, accompagnate da citazioni di scrittori come Octavio Paz, Mario Vargas Llosa e José Saramago, da una postfazione del curatore americano Colin Westerbeck e da un personalissimo scritto della madre Letizia Russo Bazan. Il volume è stato stampato su carta tedesca utilizzando lʼultima generazione di inchiostri dinamici, regalando così a ogni foto una resa cromatica quasi tridimensionale.
La semplicità dei gesti e dei particolari, la “vicinanza” dei volti che Bazan riesce a cogliere e a trasmettere nelle sue foto ben esprimono quella che è la sua personale filosofia di “vita e di lavoro” che altro non sono che il riflesso di quel rapporto intimo e rispettoso che lʼuomo, prima che il fotografo, ha saputo creare con quei contadini diventati suoi amici, che lo hanno accolto e fatto partecipe della loro vita, condividendo con lui i momenti quotidiani del duro lavoro nei campi e i loro rituali… un pranzo, un sigaro, un bicchiere di rum. «La mia maniera di fotografare – scrive lo stesso Bazan – è cambiata. Scattare immagini è diventato parte di questo rituale: non era più la mia priorità».
Entrambi i progetti editoriali sono completamente autoprodotti dalla sua casa editrice BazanPhotos Publishing – nata proprio allo scopo di permettere allʼautore di seguire e curare in piena autonomia ed indipendenza tutto il lavoro – e sono stati realizzati grazie al prezioso aiuto dei suoi studenti (Bazan tiene continuamente workshop in giro per il mondo, in Italia lʼunico è in Sicilia a Pasqua) che lʼhanno sostenuto sia nella parte creativa che in quella economica pre-acquistando il libro.
Durante la presentazione verrà proiettato il video realizzato da Juan de la Cruz, che, attraverso immagini, musica, voci fuori campo e fotografie regala unʼinterpretazione unica di questo libro fatto con lʼanima. Afferma Bazan: «Quando vedo belle fotografie il mio cuore sorride».
Per ulteriori informazioni: http://www.bazanphotospublishing.com
Tutte le date di Al Campo Book Tour 2012 di Ernesto Bazan:
- 12 aprile, Palermo, Rizzuto Arte, Via Montecuccio 30, ore 18,30;
- 13 aprile, Roma, Officine fotografiche, Via Giuseppe Libetta, 1, ore 19;
- 14 aprile, Castel Fiorentino, Banca di Credito Cooperativo in via Piave 8, ore 19;
- 16 aprile, Minerbio (Bologna), Palazzo Minerva in via Roma 2, ore 21;
- 17 aprile, Torino, La Sala del Palazzo Dell’Antico Macello di Po, via Matteo Pescatore 7, ore 21;
- 18 aprile, Bologna, Casa della fotografia, via San Donato 68, ore 21;
- 19 aprile, Ferrara, Sala della Musica via Boccaleone 19, ore 21;
- 20 aprile, Venezia, Circolo La Gondola, Centro Zitelle cZ95, Località Giudecca 95, ore 21;
- 23 aprile, Milano, Galleria Byline, mostra fotografica in anteprima italiana “Al Campo” e presentazione del libro e dell’audio visuale diretto da Juan de la Cruz che l’accompagna, Via Ariberto 31, ore 19;
- 26 aprile, Varese, Living Lab, ore 21.
Katia Grancara
(LucidaMente, anno VII, n. 76, aprile 2012)