In tempi di incertezze e sbandamenti interiori morali e spirituali, giunge come un segno e una opportunità di aiuto per molti Il vademecum per una vita esuberante(inEdition editrice, pp. 420, € 14,00 – terzo volume della collana di spiritualità Le illuminazioni dell’anima) di Pietro Mongiello. Chi affronta l’esperienza della lettura di tale libro percorre a propria volta un percorso pervaso da onde di luce rivelatrice indicanti sentieri che guidano alla vittoria su tenebre e paure verso una meta di gioia e pienezza.
L’opera è preceduta da una Prefazione di Chiara Civolani, che spiega efficacemente le peculiarità del libro di Mongiello.
Questo libro, sèguito del precedente La luce dell’Essere (sempre pubblicato dalla inEdition editrice), racconta in maniera molto personale il percorso che l’uomo deve seguire per uscire dagli stereotipi di una vita fatta di costrizioni e schemi ed elevarsi al di sopra del materiale per vivere ed esprimere una comunione con l’Essere Supremo, che è Dio.
Attraverso un cammino di rinascita interiore dovuta alla Grazia Redentrice del Signore, l’uomo può raggiungere uno stato di maturità che gli consente di sperimentare concretamente già ora, nel presente, la salvezza donata da Dio. Si tratta di uno stato di consapevolezza in cui è possibile vivere, finalmente, una vita “esuberante” e ciò in nome della Fede che sviluppa in ciascun individuo una nuova coscienza del suo essere in Cristo e il suo essere mortale. Questo stato di luce porterà l’uomo ad accettare i propri limiti e quelli degli altri, con umiltà e misericordia, ascendendo per identificazione al Regno dei Cieli, alla vera libertà, allo stato di testimoni che è l’espressione e lo splendore del nuovo mondo. Questo potrà accadere e avviene tramite l’ascolto della Parola creatrice, all’interno della propria anima.
Tutto ciò ha per baricentro la Croce come segno di espiazione e di rinascita spirituale sia individuale sia collettiva, conseguenza del sacrificio di Cristo.
L’uomo nuovo perciò può combattere il Male, debellare il blasfemo nell’esercizio della sua santificazione oggettiva, ma sempre in virtù di un rapporto ripristinato. In altre parole, come conseguenza e frutto dello Spirito e sempre nel nome del Signore che imparerà a nominare con cognizione di causa, senza fanatismo e senza superstizione. Solo riconoscendo il proprio peccato egli potrà accettare il suo prossimo nella condivisione sia della propria umanità che della Grazia redentrice. In questo modo il credente potrà accostarsi alla Mensa cristiana, nella quale l’umanità si identifica e si congiunge, per fede, alla morte e resurrezione di Cristo. Sotto quella croce svanisce ogni differenza, ogni discriminazione sociale e confessionale. Nel Corpo e nel Sangue di Gesù Nostro Signore realizzeremo l’amore disarmante e ritroveremo la vera unità, l’unità nella diversità.
La nota positiva con cui l’autore termina il suo secondo lavoro, a conclusione di questo viaggio faticoso ma rigeneratore, riguarda l’umanità intera alla svolta del terzo millennio, quando la confusione spirituale e la crisi esistenziale dei popoli potrà sparire per lasciare spazio a una luce lineare e imperitura nata dalla consapevolezza della Grazia illimitata di Dio, rivelatasi nel profondo della nostra anima come luce e splendore che condurrà direttamente all’essenza dell’essere, dove ritroveremo il nostro essere che vive Dio, nel quale dimoriamo e siamo.
(Chiara Civolani, Prefazione a Il vademecum per una vita esuberante di Pietro Mongiello, inEdition editrice)
L’immagine: la copertina de Il vademecum per una vita esuberante di Pietro Mongiello.
Francesca Gavio
(LucidaMente, anno IV, n. 47, novembre 2009)