Leggere è una questione di abitudine e la tecnologia odierna, grazie ai nuovi dispositivi elettronici, ci permette di personalizzare questa esperienza all’estremo, con il solito dilemma: digitale o cartaceo?
«La carta sarà sostituita da foglietti di nichel, spessi un duemillesimo di millimetro. Un libro avrà uno spessore di due centimetri e potrà contenere quarantamila pagine». Con queste parole Thomas Edison, l’inventore della lampadina e del fonografo, aveva già pronosticato un cambiamento radicale nel mondo della letteratura e in particolare del libro. Nonostante, quindi, l’interrogativo sul declino della carta stampata risalga a più di cento anni fa, con la nascita dell’ebook la questione è divenuta ancora più attuale…
L’idea dell’ebook nasce nel 1968 dalla mente di Alan Kay, che progettò il primo libro elettronico, il prototipo Dinabook, per ovviare alla grandezza e alla difficile trasportabilità della carta stampata, inventando di fatto il primo “libro dinamico”. Fu solo nel 1986, però, che la Franklin Electronic Publishers realizzò l’ebook inteso come agenda elettronica, in grado di ricercare, ascoltare e consultare dizionari e intere enciclopedie. La diffidenza del mercato e il ristretto target di vendita (uomini d’affari e professionisti) non consentirono alla Franklin di attirare l’attenzione dei grandi editori, ma il cospicuo fatturato generato era già un indicatore della consapevolezza che un nuovo strumento si stava affiancando al libro tradizionale.
Il libro elettronico ha cambiato l’esperienza di lettura di ogni “divoratore” di testi, creando tuttavia due fazioni di lettori: i tradizionalisti, affezionati al libro cartaceo e ostili al cambiamento, e i sostenitori dell’ebook, promotori della tecnologia, colpiti dall’utilità del libro interattivo. D’altronde, si sa, leggere è un’attività innaturale per il cervello; l’essere umano la apprende crescendo e ne deriva un piacere e una qualità di lettura diversa per ognuno, dipendente da diversi fattori, quali, appunto, le caratteristiche e la struttura dell’elaborato. Leggere è una questione di abitudine.
«Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li hai inventati non puoi fare di meglio – scrive Umberto Eco nel volume Non sperate di liberarvi dei libri (Bompiani) – c’è una bella differenza tra toccare e sfogliare un libro fresco e odoroso di stampa e tenere in mano una chiavetta». Il parere di Eco è chiaro. E allo stesso modo la pensano tutti gli amanti della carta stampata, del profumo delle pagine, dei ricordi, della dedica in prima pagina, delle collezioni (l’uomo ama collezionare oggetti), dell’impaginazione particolare, del colore ingiallito assunto dalle pagine col tempo… Il libro è un simbolo di conoscenza, è uno status (non solo culturale) da esporre. E ogni pagina sfogliata è un’emozione unica. Il libro è sacro, è un’opera d’arte. Il valore affettivo attribuito al cartaceo è insostituibile: provate a chiedere a un correttore di bozze dove legge la versione definitiva di un testo.
L’ebook risolve tutte quelle problematiche alle quali lo statico“mattone di fogli” non riesce a far fronte e che, seppur impercettibili per i tradizionalisti, esistono. Grazie a dispositivi come il pc e gli e-Reader, il libro digitale può essere letto, e quindi trasportato, ovunque e in qualsiasi situazione (al buio ad esempio, grazie alla tecnologia E-ink e allo schermo non retroilluminato dei nuovi e-Reader, che non stancano gli occhi). Un ebook lo trovi e lo acquisti on line, con disponibilità e accessibilità immediata. La sua immaterialità permette un notevole abbassamento del prezzo finale, l’abbattimento dei costi per l’editore e il conseguente vantaggio ambientale scaturito evitando l’abbattimento degli alberi. La dinamicità e l’interattività dell’ebook, inoltre, permettono al lettore di personalizzare la propria esperienza di lettura, e all’editore di acquisire informazioni sul cliente, così da poter migliorare il prodotto (senza entrare in merito alla questione della privacy, che il web 2.0 si trascina dalla sua esistenza).
La biblioterapia ci insegna che la lettura, oltre a essere un piacere, è una cura in grado di dare sollievo ai più comuni disturbi dell’umore. Leggere ci fa riflettere e ci aiuta al confronto con gli altri. Molti editori, pur non essendo scienziati, stanno ovviando all’indecisione ebook/libro grazie al processo economico che permette di vendere insieme due o più beni distinti: il bundling. L’importante è leggere, sempre e comunque, in qualsiasi forma si presenti il contenuto di uno scritto, sia esso su carta o su dispositivo, on line o off line.
Francesco Tavella
(LucidaMente, anno XI, n. 123, marzo 2016)