Per asservire gli esseri umani l’élite liberalcapitalista globalista usa da tempo l’arma delle emergenze continue: guerre, terrorismo, epidemie, malattie, disastri ambientali…
E tu vivrai nel terrore! L’aldilà è un film del 1981 di Lucio Fulci. Ovvero di uno di quei misconosciuti maestri del cinema italiano d’orrore che, con piccoli budget, hanno saputo creare notevoli opere di genere. Certo, non del tutto dei capolavori assoluti, ma con degli spunti narrativi e delle sequenze riuscitissime (clicca qui per gustare il visionario e inquietante finale), ammiratissime (e imitatissime) dai registi horror di culto statunitensi.
Vecchie strategie per nuovi risultati
Ma in questo nostro modesto articolo non intendiamo parlare di cinema, ma, invece, prendendo spunto da quel singolare titolo del film di Fulci (e lasciando perdere il sottotitolo L’aldilà), denunciare l’attuale strategia che le élite mondiali stanno attuando. Si tratta dei poteri sovranazionali, capitalisti, liberisti, globalisti. Ideologicamente progressisti, ma solo per quanto riguarda i diritti individualistici “cosmetici”, non certo per quelli sociali e oramai neppure per quelli politici e democratici.
La loro strategia non è nuova. Da sempre i regimi di qualsiasi colore causano (leggi Come provocare una guerra facendo la vittima), s’inventano o usano gli avvenimenti, i personaggi, le minoranze, per creare un nemico o un pericolo fittizio che possa distrarre i cittadini dai problemi reali (corruzione del potere, economia allo sfascio per colpa dei governi, servizi non funzionanti, ecc.).
Allora cosa è cambiato rispetto al passato? 1) Tali strategie terroristiche sono praticate dai regimi occidentali autodefinitisi liberaldemocratici. 2) Sono attuate con grande spiegamento dei mass media, a tal punto che il 99% di essi è univoco sia nell’informare che nell’interpretare gli eventi. 3) Tutto si sta attuando sempre più velocemente negli ultimi anni (dalla cosiddetta pandemia del 2020 in poi, tanto per intenderci). 4) I cittadini stanno perdendo tutto: libertà, diritti sociali e politici, benessere; e rischiano persino la pelle, vista la mentalità guerrafondaia dei nuovi “padroni”.
Emergenze continue
Se la strategia del Potere è sempre la stessa, oggi, in Occidente, il terrore è scatenato dalla paura per eventi che sembrano incontrollabili e dei quali, però, spesso, si attribuisce la responsabilità alle stesse popolazioni.
Intendiamoci, quindi. Guerre, terrorismo, epidemie, malattie, disastri ambientali, ci son sempre stati, ma solo oggi sono diventati tutti assieme emergenze istituzionalizzate, fonte di ansia e di odio. Vi sembra normale che si siano prima scatenati l’Isis e il terrorismo islamico, poi la misteriosa pandemia Covid-19, quindi l’allarme catastrofista del cambiamento climatico (leggi pure Allarme o allarmismo climatico? ed Ecologismo e terrore climatico come lotta di classe…) e, ancora, le guerre (provocate) in Ucraina e in Israele-Palestina? Il tutto condito da crisi economiche ed energetiche permanenti. Sicché, se le persone sono preoccupate (e colpevolizzate) di ciò che sta loro intorno, non possono pensare a ciò che combina chi sta loro sopra. Il vero Potere.
Anni fa nessuno avrebbe accettato quasi due anni di lockdown, segregazione e di limitazioni alla propria libertà e ai propri diritti fondamentali. Nessuno avrebbe accettato di sottoporsi a terapie preventive sperimentali non del tutto inefficaci o del tutto inutili per alcune fasce d’età. Nessun sindacato degno di questo nome avrebbe potuto accettare la perdita del salario o il vero e proprio licenziamento per i lavoratori che non si fossero sottoposti a uno specifico trattamento sanitario. Nessuno avrebbe neppure immaginato che presidenti di Regione o sindaci di città potessero essere eletti con circa il 25-30% o anche meno di reali suffragi attribuiti loro dagli elettori.
Ma come si può accettare tutto questo?
Nessuno avrebbe acconsentito di pagare di tasca propria l’aumento di prodotti energetici e alimentari per sovvenzionare una guerra assurda e contro gli interessi europei e soprattutto nazionali (leggi pure Come far accettare guerre infami: il caso Ucraina). Nessuno avrebbe accettato un’informazione che si schiera prevalentemente coi neonazisti ucraini o con gli sterminatori di civili innocenti e distruttori di ospedali.
Nessuno avrebbe accettato che parte della popolazione fosse di volta in volta accusata di “negazionismo” e discriminata pesantemente per porsi contro i cosiddetti vaccini, contro la guerra o contro l’ecoterrorismo. E, a tal proposito, nessuno avrebbe accettato supinamente di doversi svenare (o vendere tutto) per rendere “ecologica” la propria abitazione acquistata con anni di sacrifici o la propria automobile, necessaria per il lavoro o la propria famiglia.
Potremmo continuare ancora. Ma ci fermiamo qui. Augurandoci che almeno qualcuno si renda conto che una trappola micidiale, lenta ma inesorabile, un cappio mortale, sta avvolgendo i nostri colli. E non è per il nostro bene…
Le immagini: in apertura foto a uso gratuito da Pexels (autrice Maria Orlova); locandina e fotogrammi finali del film di Fulci.
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 216, dicembre 2023)