Sempre più spesso l’infanzia è, con i suoi traumi e le sue insidie, un luogo letterario da esplorare, un punto di partenza per riflessioni, a volte amare, sulla disgregazione del nucleo familiare.
Dopo Io non ho paura di Niccolò Ammaniti (Einaudi, pp. 220, € 9,50), tocca all’esordiente Marco Missiroli dipingere in Senza coda (Fanucci, pp. 192, € 11,50) una storia di amicizia tra due bambini, costretti dall’egoismo degli adulti a bruciare le tappe della loro esistenza.
Un esordio toccante anche perché, con il suo stile limpido e immediato, lo scrittore riesce a rendere palpabile il tormento interiore del giovane protagonista, dibattuto fra sentimento di lealtà verso la figura paterna e desiderio di giustizia, bisogno di protezione ed ansia di libertà.
Il sadismo degli adulti – Tra misteriose consegne e rituali liberatori (quel mozzare le code alle lucertole, simbolo del Male, per poi conservarle gelosamente), l’esistenza del piccolo Pietro appare come un incubo continuo: dai raccapriccianti servizi televisivi ai quali deve assistere, costretto dal sadismo del padre, alle violenze domestiche subite anche in prima persona. Un calvario che condivide con Luigi, compagno di giochi, la cui curiosità sarà decisiva per la scoperta dei loschi traffici paterni e per una graduale presa di coscienza. Missiroli appare misurato anche nel descrivere i maltrattamenti perpetuati ai danni del bambino, in grado di competere per crudezza con la più trita cronaca nera, ma lontanissimi da ogni sospetto di compiacimento.
Un’opera prima asciutta ed efficace – Sorprende, di fronte ad opere prime “costruite” ed ossequiose di quello stile nevrotico e frammentario ora tanto in voga, l’asciuttezza e la mancanza di artificiosità con cui il riminese Missiroli ha raccontato una storia così aspra e drammatica in cui l’amoralità regna sovrana e gli unici personaggi positivi sono proprio i bambini. Senza coda è stato pubblicato dalla casa editrice romana Fanucci, nella collezione di narrativa italiana e straniera, che si affianca alle collane “storiche” dedicate ai maestri del fantastico e del noir. Oltre al romanzo di Missiroli, segnaliamo, dello stesso editore, anche Edwin Mullhouse. Vita e morte di uno scrittore americano di Steven Millhauser (Fanucci, pp. 440, € 16,00), parodia della biografia letteraria, nonché romanzo d’esordio di questo scrittore già vincitore del premio Pulitzer.
L’immagine: la copertina del libro di Marco Missiroli.
Monica Florio
(LucidaMente, anno I, n. 7, luglio 2006)