Alcune preziose immagini inedite su una triade italiana “di lunga durata”
Se c’è qualcosa che unifica l’Italia, per molti versi frammentata e mossa da forze centrifughe, è la persistenza delle tradizioni, la chiusura al “nuovo”. Nel bene come nel male. Prendiamo la famiglia, ad esempio. Quella italiana è fonte di sostegno e solidarietà per i componenti, ma, al contempo, perpetua un certo spirito tribale, da clan, che tende a renderla autoreferenziale: una mentalità che non aiuta lo sviluppo dei principi di comunità civile e cittadinanza.
Analogo discorso potrebbe essere fatto per quanto riguarda la cultura cattolica. Da un lato ispiratrice di principi di rispetto per la persona, di carità per i deboli, dall’altro spesso retriva. Così, cattolicesimo (clericalismo) e fascismo (vile aggressività squadrista) potrebbero – purtroppo – apparire come la cifra più cospicua della società italiana, fenomeni invincibili, persistenti, di “lunga durata” (vedi Se in Italia avessero avuto più spazio i riformisti…), con la scuola come cinghia di trasmissione dei relativi valori. Insomma, la solita triade storicamente “di lunga durata” Dio-patria-famiglia. Almeno un tempo. Ma non è questo il luogo per approfondire argomenti di non facile approccio e discussione. Nell’ambito dell’LM MAGAZINE dedicato alla memoria storica, ecco, di seguito, qualche suggestiva immagine “d’epoca” (per vederle nel loro formato originario, cliccarci sopra).
1. Prima comunione, s.l., 10 dicembre 1933.
2. A scuola dalle suore, Reggio Calabria, 1968.
3. Scuola elementare italiana, s.l., anni Trenta?
4. Scuola elementare italiana, Reggio Calabria, fine anni Sessanta.
5. Famiglia calabrese, Oppido Mamertina (Reggio Calabria), 1932 circa.
6. Famiglia lucana, Maratea-Cersuta (Potenza), 4 ottobre 1926.
7. Fratellino e sorellina, s.l., s.d.
8. Nonno e nipotina, s.l., s.d.
9. Bimba seduta, s.l., s.d.
(n.m.)
(LM MAGAZINE n. 28, 20 gennaio 2014, supplemento a LucidaMente, anno IX, n. 97, gennaio 2014)