A tutti gli esseri “deboli”, che in questo mondo hanno di fatto meno diritti degli altri o, forse, sono del tutto indifesi: i bambini, gli anziani, i senza casa, i senza famiglia, gli irregolari, i diversi, gli animali; a chi subisce ogni genere di violenza; alle vittime degli assassini al volante o dei “padroni” sfruttatori o dei trafficanti di carne umana o delle mafie; a chi viene ucciso due volte da una malagiustizia disattenta e disumana che non sembra più in grado di distinguere tra chi ha subito il torto e chi l’ha compiuto, lasciando questi ultimi impuniti o quasi o che, al contrario si accanisce contro poveracci, riempiendo le carceri in modo disumano.