Attore, cantante, imitatore, conduttore: lo scorso 14 marzo l’artista ha mostrato una a una le sue abilità al pubblico calabrese di Lamezia Terme, in un teatro strapieno per l’occasione
Lo scorso sabato 14 marzo Neri Marcorè è stato il protagonista della terza serata della rassegna culturale Sabato del villaggio, che si tiene ogni anno a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Capelli castani scuri, come i baffi e la barbetta, stempiato. Abbigliamento informale: giacca e pantalone grigio, camicia azzurra, scarpe con i lacci. A primo impatto sembrerebbe timido e riservato, ma da alcuni dettagli emerge la sua indole eclettica: i calzini a righe orizzontali blu e azzurre svelano le peculiarità caratteriali con le quali ha conquistato il pubblico.
Con la sua simpatia, Marcorè ha mostrato al pubblico del teatro Grandinetti, il più grande della città, strapieno per l’occasione, la sua abilità come cantante, musicista, conduttore e imitatore, tanto che la platea è rimasta incantata da talento e semplicità. Con una chitarra messa a disposizione dagli organizzatori, l’artista ha interpretato L’illogica allegria di Giorgio Gaber, For no one dei Beatles e Cardiologia di Francesco De Gregori, anticipando che prossimamente anche Fabrizio De André entrerà a far parte del suo repertorio. Non sono poi mancate le imitazioni di Dino Zoff, Alberto Angela, Pier Ferdinando Casini e Maurizio Gasparri. Marcorè ha parlato pure delle critiche alle parodie di Luciano Ligabue da parte del cantante, ragion per cui è stato costretto a interromperle, anche se su Youtube sono ancora reperibili.
A proposito delle sue caricature, il famoso ospite ha affermato: «Al di là della riproduzione vocale del personaggio che imito, mi interessa la chiave satirica e comica che vi si cela». Ma lui non è solo cantante e imitatore, bensì anche conduttore e attore. E in tali panni spiega che si rifà un po’ allo stile di Gigi Proietti, abile sia nelle parti tragiche sia nelle comiche. Tra i personaggi che Marcorè ha interpretato per la televisione ricordiamo papa Albino Luciani e i protagonisti delle popolari fiction Tutti pazzi per amore e Questo nostro amore ’70, mentre al cinema ha recitato un ruolo drammatico ne Il cuore altrove di Pupi Avati. Dal 2001 al 2011 l’eclettico artista ha presentato il programma di Rai Tre Per un pugno di libri.
E, a proposito di letteratura, Marcorè ha parlato di un suo romanzo del cuore: L’amore ai tempi del colera, del grande autore colombiano Gabriel García Márquez, da lui considerato un inno al sentimento: «Narra la storia di un uomo innamorato di una donna già promessa in sposa. Dopo la morte del marito, i due si ritroveranno in età avanzata e, quando lui la vedrà nuda per la prima volta, rimarrà incantato dalla sua bellezza, seppur fatta di rughe e di difetti legati all’età». Il testo che il conduttore consiglierebbe ai più giovani è invece I ragazzi della via Pál di Ferenc Molnár, che contiene notevoli spunti di riflessione, come l’appartenenza a gruppi, il rispetto di regole condivise, l’importanza della lealtà, il riconoscimento dei valori dell’avversario.
Un libro che per Marcorè offre sicuramente più insegnamenti di quelli che le nuove generazioni potrebbero trovare navigando su Internet in maniera inappropriata è Siddharta, dello scrittore tedesco Hermann Hesse, ispirato alla vicenda biografica del Buddha. Infine, l’ospite ha letto due poesie:la prima, di Eugenio Montale, Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale, è una dedica del poeta alla moglie scomparsa; la seconda, Tempo verrà di Derek Walcott, secondo Marcorè descrive «la vita che trascorriamo con noi stessi».
Le immagini: foto della serata che ha visto protagonista Neri Marcorè all’interno della rassegna lametina Sabato del villaggio.
Dora Anna Rocca
(LucidaMente, anno X, n. 112, aprile 2015)