Palazzo d’Accursio sarà sede della mostra “Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966”, promossa dall’associazione Bologna per le Arti
Nativo di Nizza, ma bolognese d’adozione. Questa è l’anagrafica di Carlo Corsi (Nizza, 1879 – Bologna, 1966), che, dopo avere frequentato a Torino l’Accademia albertina delle Belle Arti e lo studio del pittore Giacomo Grosso, fece del capoluogo emiliano la sede privilegiata della propria evoluzione artistica. E la città felsinea non può che tributargli ancora oggi, a ormai tanti anni di distanza, un doveroso riconoscimento.
Infatti il prossimo sabato 10 dicembre, alle ore 17,30, nella centralissima location di palazzo d’Accursio, in piazza Maggiore 6, nella sala Ercole, sarà inaugurata la mostra Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966, promossa dall’associazione Bologna per le Arti, in collaborazione con il Comune, la Regione Emilia-Romagna, l’Accademia di Belle Arti e il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, e curata da Stella Ingino. Fin dalla sua prima produzione, Corsi rivolse la sua attenzione alla vita quotidiana e borghese, focalizzandosi in particolar modo sulla figura femminile, vera protagonista dei suoi dipinti. La sua progressiva evoluzione verso l’astratto lo portò a tessere rapporti di reciproca stima con i giovani artisti della moderata avanguardia bolognese, guidati da Alfredo Protti. Pur non fondando un movimento artistico vero e proprio, i membri di questo gruppo contribuirono attivamente al rinnovamento culturale della Bologna dei primi del Novecento e aderirono alle tematiche della Secessione romana, esponendo nel 1914 in una sala dedicata esclusivamente a loro.
La sua vocazione per un’arte moderna che guarda all’Europa lo portò a considerare con sempre maggiore interesse i colori vivaci del gruppo postimpressionista francese dei Nabis, con attenzione soprattutto alle opere di Pierre Bonnard ed Édouard Vuillard. Furono anni di febbrile attività per Corsi: oltre alle quattro mostre della Secessione, prese parte anche alla Biennale di Venezia (1914), alla Mostra d’arte a Monaco (1913) e a San Francisco (1915), alla I Biennale di Roma e alla Fiorentina primaverile (entrambe nel 1921).
La Biennale di Venezia del 1924 coincise con l’inizio di un periodo durante il quale il pittore nizzardo sospese la propria attività, restando indifferente di fronte alle suggestioni volumetriche e monumentali proposte dalla rivista di critica d’arte Valori plastici. Così le sue geniali opere scivolarono lentamente in un buio dal quale uscirono soltanto nel 1941, in seguito alla vittoria del premio Bergamo. Da quel momento, fino poi agli anni Sessanta, il valore artistico di Corsi venne finalmente rivalutato e furono diverse le esposizioni che lo videro protagonista. In questo periodo crepuscolare della sua carriera, le ricerche di Corsi si indirizzarono soprattutto verso un uso libero della materia cromatica, sfociando nella creazione di collages astratti con carte colorate, cartoni ondulati, nastri e manifesti strappati. Morì nella “sua” Bologna nel 1966.
La mostra allestita nel cuore del capoluogo emiliano rientra tra le manifestazioni promosse in occasione di Concives 1116-2016, il nono centenario del Comune di Bologna, e ospiterà all’incirca settanta opere, tra le quali un folto nucleo di quadri inediti provenienti da collezioni private. Nei mesi di gennaio e febbraio 2017, in concomitanza con l’esposizione, per tre giovedì si terrà la settima edizione dei Dialoghi culturali a palazzo d’Accursio, una serie di conferenze che ospita di volta in volta i maggiori esponenti della culturale felsinea. Come si è detto, promotrice di Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966 è Bologna per le Arti, associazione senza scopo di lucro che ha sede in città, in via Solferino 3, nata nel 1999 con l’obiettivo di divulgare, tramite esposizioni, conferenze e pubblicazioni, le arti figurative, con una particolare predilezione per l’Ottocento e il Novecento. Dal 2010 essa ha scelto palazzo d’Accursio come sede delle proprie mostre annuali e quella relativa a Corsi sarà la sua tredicesima retrospettiva.
La mostra Carlo Corsi. Luce e colore 1879-1966 sarà visitabile da domenica 11 dicembre 2016 a giovedì 9 febbraio 2017 tutti i giorni (a eccezione del 25 dicembre 2016 e del 1° gennaio 2017) dalle ore 10,00 alle ore 18,30 presso la sala Ercole di palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6, Bologna). L’inaugurazione avrà invece luogo sabato 10 dicembre 2016 alle ore 17,30. Le conferenze del ciclo Dialoghi culturali a palazzo d’Accursio si terranno in cappella Farnese (sempre all’interno della sede comunale) giovedì 12 e 19 del mese di gennaio e giovedì 2 febbraio 2017, alle ore 18,00. Per informazioni si può chiamare il numero 051582352, mandare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica info@bolognaperlearti.it o visitare il sito www.bolognaperlearti.it.
Le immagini: una foto del pittore Carlo Corsi (Nizza, 1879 – Bologna, 1966) e due fra i suoi dipinti in mostra a palazzo d’Accursio: Il colloquio, 1915 ca. e Figura con ombrellino, 1922.
Gabriele Bonfiglioli
(LucidaMente, anno XI, n. 132, dicembre 2016)