La chiede Sinistra italiana in merito a gestione di petrolio, traffico di rifiuti e operato Eni: «Una gigantesca questione morale, un perverso intreccio tra gli affari e la politica»
«Siamo di fronte a un’organizzazione criminale di stampo mafioso, organizzata su base imprenditoriale». Sono macigni le parole usate nella dal Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, per commentare gli arresti e le altre misure interdittive che hanno colpito funzionari e dipendenti Eni per il traffico illecito di rifiuti che ha riguardato la Basilicata, in particolare il centro oli di Viggiano e l’impianto di smaltimento dei reflui, Tecnoparco, di Pisticci.
Un altro filone dell’inchiesta, relativo all’impianto di Tempa Rossa, Total, ipotizza corruzione, concussione, con assunzioni clientelari, e ha interessato alcuni esponenti politici locali. «Ci sono tutti gli elementi, da noi denunciati da tempo, che riportano a una gigantesca questione morale, come perverso intreccio tra gli affari e la politica». Lo afferma Sinistra italiana con una dichiarazione congiunta dei deputati lucani Antonio Placido e Vincenzo Folino, sottoscritta anche dal coordinatore di Sinistra ecologia libertà Nicola Fratoianni e da Filiberto Zaratti, segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
«Una classe dirigente imprenditoriale locale, assolutamente debole e alla mercé di enormi interessi che travalicano i confini nazionali – proseguono i deputati di Sinistra italiana – una classe politica prona e incapace di esercitare un primato della propria azione ci restituiscono un desolante scenario fatto di corruttela e paventati disastri ambientali».
«Nelle prossime ore – annunciano i deputati – chiederemo al presidente della Camera l’immediata istituzione di una commissione d’inchiesta su tutto ciò che riguarda la gestione della risorsa petrolio, il traffico dei rifiuti e l’operato di Eni. È il momento di elevare il livello di guardia e di attenzione sul fenomeno complessivo delle estrazioni petrolifere nel nostro Paese soprattutto in vista dell’approssimarsi dell’importante consultazione referendaria» (vedi Un “Sì” in difesa del mare).
Già in passato LucidaMente si è occupata del disastro ambientale, sociale e sanitario della Basilicata. Ricordiamo: Dossier di un giornalista sull’“amara Lucania” Piccola, bella, ma massacrata da inquinamento e veleniLa bella terra dell’eternìt… à
(g.b.)
(LucidaMente, anno XI, n. 124, aprile 2016)