Al solito, chiasso, rifiuti, e tanta ipocrisia da parte di Confesercenti, Comune e Quartiere Saragozza
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. E pensiamo che i cittadini che non adorano gli artificiali, disperati divertimentifici che – quasi tristemente, e di certo con intenti consumistici – caratterizzano la nostra poco armoniosa società abbiano il diritto di dormire la notte e di non ritrovarsi la spazzatura per strada al mattino. (r.t.)
Le “prevedibili” conseguenze della festa Confesercenti (con il patrocinio del Comune di Bologna e del Quartiere Saragozza) tenutasi al Pratello lo scorso 10 settembre sono state sostanzialmente due:
1) Assembramenti di avventori schiamazzanti davanti ai bar fino oltre le 3 del mattino (e ben più massicci e rumorosi che nelle serate abituali);
2) Rifiuti in cui i residenti si sono dovuti imbattere uscendo di casa la domenica mattina (bottiglie di vetro spaccate, bicchieri di carta, lattine, vomito, urina ovunque).
Era la prevedibile conseguenza quando si organizza una nottata insieme a decine di baristi della zona, che chiudono i propri locali alle 2-3 del mattino!
La manifestazione ha attirato migliaia di persone, naturalmente molte di più di quelle che già abitualmente frequentano il Pratello di notte e che già creano disturbo a chi qui abita. È opportuno ricordare che al Pratello molti dei bar a cui l’Amministrazione concede di stare aperti fino alle 3 (almeno una quindicina) usano la strada come propaggine del proprio locale, invece che contenere gli avventori al proprio interno. Era prevedibile che in un’occasione simile ciò accadesse in maniera ancora più evidente.
Il volantino della Confesercenti che pubblicizzava la nottata iniziava enunciando: «La Confesercenti in collaborazione con il Comune di Bologna, il Quartiere Saragozza e il Quartiere San Vitale – a seguito del progetto comunale di riqualificazione urbana antidegrado – promuove l’iniziativa culturale BOLOGNA ON THE ROAD». Ci chiediamo cosa c’entri questa motivazione nell’organizzare una manifestazione simile di cui si sapeva benissimo che gli strascichi sarebbero stati proprio quelle caratteristiche di degrado che ormai connotano una certa vita notturna bolognese (schiamazzi e sporcizia).
L’unico elemento nuovo di questa iniziativa è stata la GRANDE IPOCRISIA presente nel volantino della Confesercenti che ha pubblicizzato la nottata. Oltre alla lotta al degrado si davano assicurazioni che il termine della “festa” sarebbero state le 24 (come fai ad assicurare le 24 quando sai benissimo che i tuoi associati con cui organizzi la festa chiudono quasi tutti alle 3!), si assicurava un servizio d’ordine (che è invece cessato verso le 23,30), si enunciava il desiderio di non arrecare disturbo ai residenti (il disturbo è stato invece molto, ma molto peggio del solito). Invece non si enunciava il vero scopo della nottata e cioè far arrivare più gente possibile per aumentare il più possibile il profitto degli associati baristi. Come si fa a sostenere che una festa finisce alle 24 quando la si organizza con decine di baristi che chiudono il proprio locale alle 2-3 di notte? Ci chiediamo come le amministrazioni comunale e di quartiere possano essere cadute per l’ennesima volta in questo tranello. Ci auguriamo non ci ricaschi più e in futuro voglia essere l’Amministrazione comunale di tutti e non solo di 10-15 baristi.
Abbiamo visto numerose pattuglie di Polizia municipale dalle 18 fino alle 23,30. Poi si sono dileguate. Alle 2 di notte, stremati dal fracasso che proveniva dai bar e dalla strada da cui non ci si salvava né con finestre chiuse, né con i tappi alle orecchie, abbiamo telefonato alla Polizia municipale chiedendo di intervenire, ma gli assembramenti davanti ai bar sono proseguiti come il chiasso. Ci è stato risposto che avrebbero fatto la scheda (?).
Ci chiediamo:
1) Perché il Comune autorizza e patrocina simili nottate in zone densamente residenziali già gravate da anni di notti insonni e chiude il servizio d’ordine alle 23,30?
2) Perché il Comune autorizza e patrocina simili nottate se non è in grado di assicurare un servizio d’ordine adeguato? Sarebbe normale che, se chi organizza una festa chiude i propri locali alle 3, il servizio d’ordine debba durare fino alle 3! È lapalissiano!
3) Se è giusto nei confronti della cittadinanza, in un momento di gravissimi tagli di bilancio e quindi di tagli ai servizi primari del cittadino (nidi, assistenza, ecc.), favorire manifestazioni effettuate solo per aumentare il profitto di una manciata di bar e riversare invece sulla collettività i costi di ordine pubblico e di pulizia straordinaria (a Bologna non ci sono neanche i soldi per la pulizia ordinaria!).
Come minimo in futuro almeno i costi sociali di tali iniziative (costi delle forze dell’ordine e costi di pulizia) devono essere addebitati agli organizzatori di simili manifestazioni soprattutto quando, come quella di sabato sera al Pratello, hanno l’unico scopo di portare maggiori guadagni nelle tasche di pochi. Oltre al danno fisico che subiamo da una decina d’anni per l’eccessiva “movida” di questa zona, non siamo più disponibili a sopportare anche la beffa di dover pagare di tasca nostra gli straordinari dell’Hera e delle Forze dell’Ordine. Quello che è certo è che a migliaia di giovani sabato è stato ribadito che al Pratello basta comprarsi una birra per poter fare quello che si vuole e per tutta la notte!
Le immagini: via del Pratello durante e piazza San Francesco dopo la “festa”.
Comitato Al Crusel
(LucidaMente, 12 settembre 2011)
Comitato Al Crusel basta con le vostre ipocrisie da 85enni. Di enormi stupidaggini ne sentiamo abbastanza dal governo che abbiamo adesso. Se questo Paese e questa città continuano a stare in piedi è grazie a gente come quelli della Confesercenti, gente che lavora e cerca, malgrado le difficoltà, di mandare avanti l’economia e l’offerta turistica e tutto l’indotto che gira attorno.
Volete impoverire questa città per poi fare i vostri interessi individuali come il nostro caro Presidente fa con il nostro Paese. La vostra intolleranza ai nostri giovani, che però ci portano fior di milioni di euro ogni mese in questa città, mi ha stancato. Ho chiesto a mio figlio com’era andata la festa e mi ha detto che a mezzanotte non gli davano più da bere e quasi tutti i locali hanno chiuso molto prima delle 3 proprio per fare in modo che i ragazzi cominciassero a lasciare la strada tranquilla. La mattina dopo quando sono passato in via del Pratello l’ho trovata bella pulita, solo nelle zone un po’ laterali i bar non erano riusciti a pulire a fondo. Volevate che arrivassero a pulire fino alla fiera??? La prossima volta invece di starvi a lagnare, come sempre, scendete e date una mano; fate qualcosa di utile!!! Basta dire stupidaggini e cose che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra.
Andate a lavorare piuttosto.