L’evolversi rapido e costante della società ha inevitabilmente avuto ripercussioni sul nostro stile di vita, costringendoci spesso a sacrificare il mangiar sano. Un’opera di per sé semplice come il Manuale di Nutrizione Umana tra presente e futuro (Fefè Editore, pp. 232, euro 20,00) di Pietro Antonio Migliaccio, libero docente in Scienze dell’alimentazione all’Università di Roma nonché medico nutrizionista esperto in Auxologia e specialista in Gastroenterologia, noto anche per le sue apparizioni televisive, è utile per stimolare in noi riflessioni che portino a una migliore qualità della vita di tutti i giorni e che ci aiutino a correggere un’alimentazione spesso non equilibrata.
Un manuale “storico”
Sedici anni di studi ed elaborazioni hanno dato vita a undici edizioni del Manuale, arricchitosi e ampliatosi di volta in volta. Ogni rivisitazione, però, è sempre rimasta a uso interno dello studio o donata in omaggio ad associazioni e università.
La dodicesima edizione, invece, è stata messa in commercio per permettere anche a coloro che lo desiderano di avere un quadro informativo sintetico, ma completo, della scienza dell’alimentazione. Nozione quasi fondamentale in una società caotica e complessa quale è la nostra, come sottolinea Migliaccio: «L’aumento del sovrappeso e dell’obesità ed anche delle magrezze, nuovi stili di vita e mode alimentari scorrette, che non sempre vengono opportunamente contrastate, impongono da parte nostra la massima attenzione ed il più grande impegno».
Il manuale si suddivide in cinque parti fondamentali e funzionalmente strutturate per una corretta e immediata ricerca degli argomenti desiderati.
La prima partizione è dedicata ai principi cardine della nutrizione umana e delle diverse metodologie da seguire: si parla di corretta alimentazione in molteplici stati fisici, come la gravidanza, e patologici, come in caso di ipercolesterolemia; si discute di intolleranze alimentari e di comportamenti odierni che potrebbero migliorare, se non evitare, eventuali problematiche future.
Sai cosa mangi?
La seconda parte è interamente dedicata alla conoscenza approfondita degli alimenti e dei loro principi: sono riportate e analizzate le etichette nutrizionali, spiegando anche la loro giusta interpretazione. Quasi cento pagine dedicate a tabelle e schemi in cui gli alimenti vengono classificati per genere e marca e di cui vengono riportate le calorie: dai prodotti surgelati alle bevande analcoliche, dai dessert alle salse, oltre a spezie, aromi, dolcificanti e cibi presenti nei fast-food. Tutte le tabelle riportano i dati ufficiali dell’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), che, con la sua preziosa attività, continua a fornire i dati per la formulazione di appropriati menù per gli ospedali, le scuole e le mense aziendali.
Un’importante sezione riguarda anche il fenomeno crescente della ristorazione etnica in Italia: le due maggiori prese in considerazione e comparate sono la cucina cinese e quella giapponese, delle quali sono riportati i dati calorici e nutrizionali di molti piatti della loro tradizione culinaria reperibili in Italia. Inoltre, vengono citate le caratteristiche e i pregi nutrizionali anche della cucina indiana, messicana, greca e thailandese, corredate da un’attenta valutazione.
Consigli e curiosità
Le ultime due parti del libro riguardano informazioni a integrazione di quanto già scritto. Interessanti le “pillole nutrizionali”, undici argomenti trasmessi dal Gr 3 nell’estate del 1998 che affrontano argomenti di interesse comune: le modalità con cui affrontare lunghi viaggi in termini di alimentazione, il mito del cocomero, la dieta da spiaggia, le ciliegie, i piatti unici a basso contenuto calorico, le false diete dimagranti, eccetera. I workshop, invece, riguardano la terza e quarta età, l’alimentazione nella disabilità e l’alimentazione in caso di un bambino con patologia oncologica.
In ultimo si trovano il glossario, con la spiegazione di termini specifici, la bibliografia e i curricula degli specialisti che hanno partecipato con preziose informazioni alla stesura di questo prezioso Manuale di Nutrizione Umana.
L’immagine: particolare della copertina del libro di Pietro Antonio Migliaccio.
Jessica Ingrami
(LucidaMente, anno VI, n. 64, aprile 2011)