La settima edizione di “Etnorami, Nazan e Aydin Erkmen, segni dell’illustrazione turca contemporanea” apre al pubblico fino al 30 novembre, negli spazi del Centro AllenaMENTE a Fossa, in provincia de L’Aquila
Nella cultura dell’arte è fondamentale il confronto, gli artisti promuovono la ricerca delle espressioni di una civiltà per trovare somiglianze culturali. È l’obiettivo della VII edizione di “Etnorami, Nazan e Aydin Erkmen, segni dell’illustrazione turca contemporanea”, a cura di Lea Contestabile.
La manifestazione promuove occasioni di riflessione tra diverse culture mediante l’arte, agevola il dialogo tra artisti, critici e bambini con momenti di dibattito e di laboratorio. I “maestri” di quest’anno sono due grandi illustratori turchi che, attraverso le loro immagini, raccontano la cultura del Paese.
La mostra “Etnorami, Nazan e Aydin Erkmen, segni dell’illustrazione turca contemporanea” apre al pubblico domenica 20 novembre alle ore 17.00. L’esposizione chiude i battenti mercoledì 30 novembre. È allestita a Fossa, in provincia de L’Aquila, negli spazi del Centro AllenaMENTE, all’interno del paese distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009.
L’iniziativa, promossa dal MuBAQ (www.mubaq.org), Museo dei Bambini dell’Aquila, è realizzata in collaborazione con la Marmara University di Istanbul (Turchia), l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, l’Accademia Albertina di Torino, la Regione Abruzzo, il Comune di Fossa, la Pro loco di Fossa. L’esposizione vuole essere un contributo del MuBAQ alla rinascita culturale del territorio, avvicinando adulti e bambini ad altre culture per agevolare la conoscenza.
Le fiabe diventano la chiave di lettura volte a comprendere aspetti fondamentali della società, in grado di offrire una valida spiegazione della vita umana al fine di capire la possibilità di un arricchimento culturale mediante uno scambio tra culture diverse, senza rinunciare alla propria identità culturale.
I laboratori creativi, diretti da Lea Contestabile, sono condotti dagli operatori del MUBAQ che vantano esperienza e competenza nel campo della didattica dell’arte.
Nazan Erkmen conferma il talento, noto dalla sua ricca produzione di libri illustrati di narrativa e per l’infanzia, ricreando con la propria visionarietà l’emozione dell’antico legame tra gli dei e gli uomini della Mesopotamia primordiale di Gilgamesh ed Enkidu fino ai nostri giorni. Lo scambio nativo tra grafica ed editoria, caratterizzante la civiltà figurativa in Turchia, fa da ponte tra la ricerca di Nazan e quella di Aydin Erkmen. Entrambi vedono l’illustrazione quale sbocco principale dei loro percorsi.
A sostenere il peso del messaggio è un procedimento di selezione fedele. La mano dotta ed esperta dell’artista perviene a ricomporre non frammenti di rovine, bensì tessere di memoria ancora efficaci nel suggerire, attraverso lo sguardo, la vita intensa e segreta delle nostre radici eurasiatiche.
Francesco Fravolini
(LucidaMente, 19 novembre 2011)