Lo Stato italiano è molto rigido e severo verso chi non comunica adeguatamente il cambiamento della propria abitazione. Inoltre, occorre aggiornare le utenze, le forniture di luce e gas, la patente, la tessera sanitaria…
Quando ci si trasferisce si rende necessario anche il cambio di residenza, una bega burocratica che può portar via tempo ed energie, ma assolutamente fondamentale. Lo è soprattutto perché, in caso di mancata comunicazione o di errori, lo Stato ha la possibilità di comminare delle sanzioni economiche piuttosto elevate. Tutte le volte che si cambia dimora, quindi, bisogna provvedere al cambio di residenza. Peraltro, è bene sottolineare in tale sede che non esistono limiti in termini numerici: in sintesi, si può compiere questa operazione quante volte si vuole, a fronte di qualsiasi necessità.
Come si fa il cambio di residenza
A parole la procedura è molto semplice, dato che basta recarsi presso l’ufficio anagrafe del proprio comune di residenza e comunicare il cambio di dimora. Nei fatti, però, può capitare che tale azione richieda magari diverse ore di attesa in fila presso l’ufficio e una serie di documenti da visionare, compilare e firmare, per fare in modo che non vi siano errori o imprecisioni. Lo impone la burocrazia italiana, una “macchina” spesso non perfetta, ma fin troppo attenta ai particolari e arretrata e in difficoltà quando si tratta di approcciare le nuove tecnologie (come la digitalizzazione delle PA). In realtà il cambio di residenza può essere fatto anche online, a patto di avere attivo un indirizzo di posta certificata, oppure tramite raccomandata A/R. Nel dubbio, però, la strada degli uffici fisici è ancora la migliore, soprattutto per avere un riscontro pratico sul posto, nel caso vi fossero delle inesattezze nei documenti.
L’allaccio delle utenze e altre informazioni
Naturalmente, quando si entra in una nuova casa si rende necessario anche l’allaccio delle utenze e delle forniture di luce e gas. In tal caso conviene sempre informarsi sullo stato del contatore, ad esempio richiedendo la voltura con Vivienergia, oppure valutando altre opzioni come il subentro. Tutto dipende comunque dalla situazione specifica, di conseguenza sarà l’utente a dover prendere la decisione finale, basandosi su ciò che trova e su ciò che preferisce.
Documenti da aggiornare
Quando si richiede il cambio di residenza, l’iter burocratico in realtà è appena agli inizi, dato che ci sono una serie di documenti da aggiornare, in particolare la patente di guida e la tessera sanitaria. Diverso il discorso relativo alla carta di identità: per questo specifico documento, infatti, è possibile mantenere quello vecchio fino alla sua naturale scadenza, dato che non sussiste l’obbligo di aggiornamento della residenza. Inoltre, è bene sapere che, per evitare truffe e raggiri, la polizia effettuerà un controllo, per verificare che si sia effettivamente concretizzato il cambio di residenza. In conclusione, quando si cambia casa non c’è solo il trasloco da affrontare, ma anche una serie di impegni burocratici obbligatori, come il cambio di residenza.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 187, luglio 2021)