Intervista con gli ideatori della serie web “Il Fuorisede di Bolo”, che racconta le peripezie di uno studente presso l’Alma Mater, tra ricerca della casa, furto di bici e molto altro…
In tempo di quarantena bisogna ingegnarsi: l’intervista riportata qui sotto è stata realizzata in videochiamata un pomeriggio di maggio, tra chiacchiere, risate e inversioni di ruoli tra intervistatrice e intervistati. È così che ho avuto il piacere di conoscere i The Crius, ovvero Fabrizio Arena, Chiara Cataldo, Vincenzo Giannattasio, Giacomo Golfarelli e Riccardo Sanmartini, i creatori, insieme a Carmelo Pintagro, della serie web Il Fuorisede di Bolo, che si può vedere interamente su Youtube cliccando qui.
Ciao, ragazzi! Grazie per la vostra disponibilità. Iniziamo con la prima domanda: volete presentarvi?
«Il nostro gruppo è composto da Carmelo, autore e attore; Vincenzo, autore e protagonista; Fabrizio, fonico, aiuto regista ed editor: tutte le musiche sono inedite e composte da lui ad hoc per Il Fuorisede di Bolo. Chiara, responsabile della produzione, è stata la factotum della serie: si è prestata infatti per i costumi e per la scenografia, con un grande sforzo per coordinare il tutto; Riccardo si è invece occupato della regia, dalle riprese al montaggio; infine, Giacomo ha curato il backstage: ha scattato le foto, ha registrato le interviste al cast e, attualmente, cura i contenuti pubblicati sulle pagine social dei The Crius».
Che cosa significa “The Crius”, il vostro nome d’arte?
«Crius è un vezzeggiativo dell’aggettivo criuso, che in dialetto calabrese indica un bambino carino e in ordine. Abbiamo scelto questo nome perché lo troviamo molto orecchiabile!».
Siete bolognesi oppure fuorisede? Come è nata l’idea di questa serie web?
«Siamo tutti bolognesi, eppure abbiamo vissuto anche noi da fuorisede, a Roma e a Milano: conosciamo quindi molto bene le fatiche nel trovare una stanza in affitto, le difficoltà che nascono quando si vive e si studia lontano da casa, ma anche le gioie di conoscere una città nuova, con i suoi segreti e le sue tradizioni. Essendo appunto bolognesi, avevamo voglia di raccontare la nostra città in maniera inedita, vista dagli occhi di un altro; e chi meglio di uno studente fuorisede può farlo? Volevamo portare sul web un prodotto originale e unico nel suo genere».
Quali sono i vostri episodi preferiti?
«È davvero difficile sceglierli perché, per motivi diversi, siamo legati a tutte e sette le puntate prodotte. Sicuramente uno degli sketch più divertenti è l’incontro tra Vincenzo e i carabinieri in caserma per denunciare il furto di una bicicletta. Amiamo molto anche il primo episodio perché è stato l’inizio della nostra avventura, quello che ha permesso di creare un bel gruppo, affiatato e motivato».
Lo scorso gennaio avete presentato la serie in anteprima al cinema Odeon: volete condividere con noi qualche ricordo dell’evento?
«La presentazione al cinema Odeon è stato un evento davvero emozionante: grazie alla collaborazione con Il Regaz di Bolo è stato possibile far conoscere la nostra opera sul grande schermo. Conserviamo un bellissimo ricordo della serata, soprattutto della prima risata del pubblico in sala. Quella sera si mescolavano, fino a diventare indistricabili, ansia, tensione e orgoglio. È stata un’ottima occasione per avere un feedback diretto sul nostro lavoro e possiamo dire che gli spettatori hanno apprezzato davvero tanto. L’11 gennaio, giorno dell’anteprima, era pure il compleanno della nostra Chiara: è stato davvero bello festeggiarla in questo modo».
“Il Fuorisede di Bolo” avrà una seconda stagione? Avete altri progetti in cantiere?
«La serie, di sette episodi, è conclusa, e per ora non abbiamo intenzione di lavorare a una seconda stagione. Questo però non significa che i The Crius si siano fermati! Anzi, abbiamo tante idee che ci frullano per la testa: non appena la situazione migliorerà, ci rimetteremo al lavoro per diffondere nuovi contenuti su internet».
Non ci resta che seguire i The Crius su Youtube, Facebook e Instagram per essere sempre aggiornati sulle loro novità!
Le immagini: il logo dei The Crius; la locandina della proiezione al cinema Odeon di Bologna lo scorso 11 gennaio.
Isabella Parutto
(LucidaMente, anno XV, n. 174, giugno 2020)