L’epidemia ha imposto dei cambiamenti. Ecco come ci si è organizzati per rimanere al servizio dei clienti
L’emergenza Coronavirus sta portando cambiamenti in tutti i settori della vita quotidiana modificando radicalmente le abitudini dei consumatori. Nelle ultime ore le organizzazioni sindacali dei lavoratori e i rappresentati dell’Abi, l’associazione degli istituti di credito, hanno trovato un accordo per il nuovo funzionamento delle banche in questi giorni di emergenza.
È stata decisa la riduzione dell’attività di sportello, ovvero con filiali aperte esclusivamente per l’assistenza dei clienti e per urgenze indifferibili; per quanto riguarda tutto il resto, quindi le attività commerciali di vendita dei prodotti, i clienti potranno operare direttamente online. Sempre al netto delle problematiche per chi non ha modo o competenze per farlo; si pensi alle persone di fascia d’età più avanzata. La chiusura delle filiali durerà per 15 giorni e sarà allargata a tutto il territorio nazionale garantendo, oltre ai già citati servizi on line, l’operatività tramite i bancomat, come ovvio che sia. Una risposta a quanto era contenuto nel decreto emanato in data 11 marzo dal Governo per il contenimento dell’emergenza sanitaria in atto: in quel decreto si era messa in evidenza la necessità di garantire «nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi».
Servizi bancari e uffici postali
Ovviamente, per chi avesse necessità impellenti restano a disposizione i numeri verdi di servizio clienti. In linea generale i singoli istituti hanno margine di decidere, all’interno dei paletti di cui sopra, come muoversi. Facciamo qualche esempio di alcune delle banche più diffuse in Italia. Unicredit ha optato per l’utilizzo, ove possibile, di soluzioni di lavoro alternative come il flexible working; Bnl opta su una gestione straordinaria mirata a monitorare puntualmente la situazione riservandosi di aggiornare tutto il personale e tutti i clienti sulle decisioni intraprese (eventuali info: contatti BNL); Intesa Sanpaolo ha previsto accessi consentiti dal lunedì al venerdì, dalle 08,30 alle 13, in tutte le sue filiali, ma solo per il tempo strettamente necessario alle operazioni bancarie e in numero non superiore ai colleghi al momento disponibili. Per quanto riguarda le Poste italiane, al fine di garantire continuità di servizio gli uffici non saranno chiusi durante il periodo di quarantena; è prevista l’apertura degli sportelli sul territorio in proporzione al numero dei residenti e garantendo sempre il mantenimento delle distanze di sicurezza.
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Alessia Ruggieri
(LucidaMente, anno XV, n. 171, marzo 2020 – supplemento LM EXTRA n. 36, Speciale Coronavirus)