Come al solito, il governo è un Robin Hood al contrario: macelleria sociale per piccoli proprietari di prime case e inquilini. I dettagli e le cifre della manovra finanziaria
Il governo Berlusconi ha varato una stangata da 2 miliardi di euro sulla prima casa, per gli italiani che pagano le tasse. Nella manovra finanziaria appena varata, infatti, si prevede la reintroduzione dell’Irpef sulla prima casa con il taglio delle esenzioni fiscali di cui si è goduto finora, che è previsto del 5% nel 2013 e del 20% dal 2014. In sostanza, si dovrà sommare al proprio imponibile Irpef anche il 20% della rendita catastale della prima casa.
Sono previsti anche: i tagli alle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, con la riduzione della detrazione Irpef sugli interessi passivi relativi ai mutui; la riduzione dei bonus sui lavori di ristrutturazione (che scenderanno dal 36% al 28,8%); la riduzione delle detrazioni per le ristrutturazioni a risparmio energetico (che scenderanno dal 55% al 44%). Ci sarà, inoltre, un aumento della cedolare secca, dal 21% al 25,2%, per i proprietari sui contratti d’affitti.
Infine, gli inquilini, che fino a oggi potevano usufruire di sgravi fiscali a sostegno del costo dell’affitto, avranno una detrazione minore, che si ridurrà del 5% nel 2013 e del 20% a partire dal 2014. Gli italiani onesti che pagano le tasse ringraziano!
(m.a.)
(LucidaMente, 27 luglio 2011)