Un recente, triste fatto di cronaca dell’estate bolognese – il cane che muore, disperato, subito dopo la propria anziana padrona – ha richiamato alla mente l’animale amico di Ulisse e ha ispirato al nostro redattore il seguente componimento
un argo dei nostri giorni una notte qualunque di una estate bolognese. mara, anziana sconosciuta, ha 74 anni, e axel, il suo bulldog, è il suo tutto, e mara è il “tutto” di axel. mara non riesce a camminare bene, e si fa vedere poco in giro; ma c’è axel,e perciò c’è una ragione per vivere.
a metà di una certa notte d’agosto, troppo calda in quel quartiere periferico di calderara di reno, mara non riesce a respirare bene, poi sente una fitta al petto: il pensiero va ad axel: chi ci baderà? axel capisce tutto, e incomincia a latrare disperato, cercando di avere un aiuto, qualcosa per poter salvare la sua mara, ma è inutile. mara si spegne, e lui continua a latrare piangendo, per ore e ore, non lo accetta neanche per sogno,e pensa: DOVETE salvarla!
di mara, che nessuno riesce a riaprire.
accanto al letto: axel è morto
Guido Monte
(LucidaMente, 31 agosto 2011)