Cecilia Lucenti e Paolo Miccichè parlano del rapporto della nota disciplina con la scienza e della storia della sua diffusione in Italia
L’agopuntura è protagonista di due libri pubblicati da Aracne editrice, nei quali il medico agopuntore Cecilia Lucenti e lo storico Paolo Miccichè raccontano la storia di questa tradizione orientale millenaria e il suo rapporto con la scienza. La prima, presidente dell’associazione Ami (Agopuntura medica integrata), è autrice di Agopuntura e scienza. Un lungo viaggio dall’Oriente. Manualetto ad uso dei colleghi medici (Aracne editrice, 2017, pp. 128, € 13,00). Il testo intende favorire l’incontro tra l’antichissima disciplina cinese e la medicina occidentale.
Il volume è pensato per essere un comodo vademecum per stimolare la curiosità intellettuale dei medici. Attraverso un’analisi delle influenze tra agopuntura e medicina occidentale, si riportano le evidenze scientifiche che in questi ultimi decenni hanno svelato le relazioni causa-effetto su cui si basa la disciplina e il suo legame con le neuroscienze. In particolare, il libro tratta dell’agopuntura nella cura della malattia e spiega come l’equilibrio del sistema nervoso sia alla base dei benefici che la terapia può apportare a patologie di varia natura come quelle neurologiche, i disturbi ormonali e la percezione del dolore. Concludono il volume un excursus sulla medicina cinese e un’appendice sull’anatomia comparata tra Oriente e Occidente; dulcis in fundo, una sezione dedicata alle domande frequenti. L’intento è di fare chiarezza, in modo semplice e sintetico, sull’azione di un sistema terapeutico olistico ancora poco conosciuto e, in Italia, praticabile per legge solo da medici laureati e iscritti all’albo.
Cecilia Lucenti, dopo la laurea in Medicina all’Università di Siena, si è diplomata in Agopuntura presso la Scuola di Firenze e ha poi conseguito due master. È allieva di maestri internazionali tra cui Toshikatsu Yamamoto, Teh Fu Tan, Jeongwa Song, Palden Carson e David Alimi. Dal 2006 svolge l’attività di medico agopuntore a Siena e a Roma. Oltre a occuparsi di patologie della performance sportiva e artistica, ha portato in Italia l’agopuntura estetica – agolifting – adattando le tecniche orientali ai volti occidentali.
Paolo Miccichè, invece, è laureato in Storia della Musica presso l’Università degli Studi di Milano e insegna Arte scenica al Conservatorio di Siena Rinaldo Franci; svolge inoltre l’attività di regista e visual director a livello internazionale, realizzando spettacoli che utilizzano nuove tecnologie visive. Il suo volume, Breve storia dell’agopuntura in Italia. Un work in progress (Aracne editrice, 2019, pp. 96, € 10,00), traccia per la prima volta una storia della disciplina nel nostro Paese, illustrando il percorso secolare che ha portato questo antico sapere medico dall’Asia all’Europa. La sua diffusione è iniziata già a cavallo del XVI secolo con i primi esploratori missionari e con i medici della Compagnia olandese delle Indie; il percorso è poi continuato ininterrotto nei secoli successivi, giungendo prima in Francia e Inghilterra, poi in Italia. Qui l’agopuntura ha avuto un’importante fioritura ottocentesca – finora poco conosciuta – sia nelle università sia negli ospedali, sebbene nella forma di una tecnica più simile a una chirurgia minore in loco dolenti che a un sistema integrato di diagnosi e cura. Solo dagli inizi del Novecento la disciplina si è riproposta anche in Europa e in Italia così come era stata concepita in Oriente: nella forma, cioè, di un sistema terapeutico complesso e olistico.
Il percorso storico curato da Paolo Miccichè approfondisce poi, nella parte finale, la “anomala” esperienza italiana dove, a differenza di altri Paesi europei, l’agopuntura è definita per legge “atto medico” e può essere quindi praticata solo da agopuntori laureati in medicina e iscritti all’albo. Anche Miccichè fa parte dell’Ami, un network formato da medici e sostenitori nato nel 2018 con lo scopo di far conoscere l’agopuntura, i suoi campi di azione e le possibilità di integrazione con la medicina tradizionale.
Le immagini: a uso gratuito da Pixabay.com e le copertine dei libri segnalati.
Chiara Ferrari
(LucidaMente, anno XV, n. 171, marzo 2020)