Una carriera disseminata di successi rimasti memorabili nella storia della musica pop leggera italiana. L’esordio con una canzone in lingua inglese e le collaborazioni con tanti artisti famosi. Ma l’influenza ha costretto l’artista a spostare al 22 novembre e al 13 dicembre i concerti celebrativi previsti
Il brano di esordio di Raf festeggia 40 anni, segnando anche il primo quarantennio di carriera dell’artista pugliese. Per omaggiare il traguardo, Raffaele Riefoli – questo il suo nome all’anagrafe – ha pensato a un tour di otto appuntamenti che toccano le principali città italiane. Ripercorriamo insieme la sua ascesa sulla scena musicale nazionale, costellata anche da fortunate collaborazioni con artisti di grande calibro.
La lingua inglese regina della disco music degli anni Ottanta
L’uscita di Self Control coincide con un periodo molto particolare della musica italiana: quello in cui andava di moda interpretare le canzoni – la disco music – in inglese. Non importava la nazionalità di origine dell’artista né essere dotati di una particolare predisposizione a una buona pronuncia della lingua straniera.
Negli anni Ottanta svariati erano gli interpreti italiani che cantavano in inglese: tra i più celebri ricordiamo Ivana Spagna (Easy lady, Call me, I wanna be your wife); Gazebo (Masterpiece, I like Chopin, Lunatic, Love in your eyes); Sabrina Salerno (Boys, My chico, All of me, Hot girl); il gruppo musicale Novecento (Movin’ on, The only one, Excessive Love).
Spesso anche il nome dell’artista era “inventato” in inglese: è il caso, per esempio, di Den Harrow (all’anagrafe Stefano Zandri); Gary Low (alias Luis Romano Peris Belmonte); Valerie Dore (Monica Stucchi); P. Lion (Pietro Paolo Pelandi).
L’album di esordio
Nel 1984 nel panorama della disco music si inserisce anche Raf: un venticinquenne originario di Margherita di Savoia in Puglia già trasferitosi dapprima a Firenze e poi a Londra.
Pubblica Self Control, l’album di esordio in lingua inglese, prodotto da Celso Valli. Il brano che dà anche il titolo alla raccolta conquista immediatamente le hit parade anche internazionali. Grazie alla cover interpretata da Laura Branigan è quarto nella Billboard Hot 100 degli Stati Uniti, nonché primo nelle classifiche canadesi e in quelle di svariati Paesi europei, raggiungendo più di 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Il singolo segna anche l’inizio della collaborazione con Giancarlo Bigazzi, che ne scrive la musica. Il testo porta invece la firma di Raf e di Steve Piccolo. L’album è, di fatto, il primo e l’unico dell’artista pubblicato in lingua inglese.
Le collaborazioni degli anni Ottanta con autentici big
Raf si fa presto conoscere pure quale autore di brani portati al successo da altri artisti. Nel 1984 scrive con Bigazzi Il principe per Claudia Mori, divenuto la sigla finale del programma tv Hit parade.
Un’altra hit arriva tre anni più tardi: porta infatti anche la sua firma la celeberrima Si può dare di più, vincitrice del Festival di Sanremo del 1987 con l’interpretazione del trio Morandi–Ruggeri–Tozzi. Nello stesso anno Raf abbandona la lingua inglese e con Umberto Tozzi vince l’Eurovision Song Contest con Gente di mare, da loro scritta e interpretata.
Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con Inevitabile follia; quindi, pubblica l’album Svegliarsi un anno fa che contiene Il sapore di un bacio, scritta da Gaetano Curreri.
L’anno seguente presenta al Festival della Canzone italiana Cosa resterà di questi anni ’80, brano che anticipa il disco Cosa resterà… Fra le tracce è presente Ti pretendo, poi vincitrice del Festivalbar del 1989.
Il battito animale e Interminatamente fra i successi degli anni Novanta
Nel 1991 Raf torna a Sanremo con il pezzo Oggi un Dio non ho. Segue l’album Sogni… è tutto quello che c’è, che contiene Anche tu – interpretata con Eros Ramazzotti –, Interminatamente e Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è.
Due anni dopo interpreta Mi rubi l’anima con l’esordiente Laura Pausini. Vince poi il Festivalbar con Il battito animale, la cui traccia – unitamente a Stai con me e Due – è compresa nell’album Cannibali.
Raf torna sulla scena musicale nel 1995 con il disco Manifesto da cui sono tratti Sei la più bella del mondo e Dentro ai tuoi occhi. L’anno successivo esce la raccolta di successi Collezione contemporanea, fra cui l’inedito Un grande salto.
La collaborazione con altri artisti prosegue anche nel nuovo millennio
Nel 1998 il nostro artista ha un deludente riscontro di pubblico con La prova. Nel 2001 torna con l’album Iperbole, contenente il brano Infinito che vince il premio radiofonico al Festivalbar. Seguono Ouch (2004); l’autobiografia Cosa resterà…, scritta con Domenico Liggeri; la seconda raccolta di canzoni, intitolata Tutto Raf (2005). Contemporaneamente interpreta Ogni favola è un gioco con Edoardo Bennato e partecipa al disco di duetti Ma quando dici amore? di Ron.
Nel 2006 pubblica il disco Passeggeri distratti (con cui vince il Premio Lunezia Pop 2006) che contiene Dimentica.
Due anni più tardi esce Ossigeno, che anticipa l’album Metamorfosi. Nel 2009 pubblica il suo primo cd-dvd, Soundview, che contiene l’inedito Per tutto il tempo e che riprende il concerto del Forum di Assago del 27 febbraio 2009. Seguono poi gli album Numeri (2011), Le ragioni del cuore (2012) nonché la collaborazione, nella scrittura, dei componimenti C’è di più (con Frankie hi.nrg mc) e In cerca d’autore (con Jovanotti).
Il tour con Umberto Tozzi e gli ultimi singoli
Dopo una collaborazione con Max Pezzali e con Nathalie e una deludente, causa bronchite, partecipazione al Festival di Sanremo 2015, scrive Come una danza. Il brano (2018) è duettato con Tozzi e anticipa il tour in coppia e l’album doppio dal vivo Due, la nostra storia.
Nel 2022 esce il singolo Cherie mentre l’anno successivo viene pubblicato il pezzo 80 Voglia di te.
E arriviamo al 2024, quarantesimo anniversario del brano Self Control e della carriera dell’artista: in estate viene pubblicato Wave, la versione incisa con il duo tedesco Fast Boy.
L’8 novembre scorso viene anticipato il tour di celebrazione di questo importante traguardo con un concerto al Forum di Assago: sul palco, insieme a Raf, sono presenti la Pausini, Tozzi, Giuliano Sangiorgi e J-Ax.
Il Self Control 40th Anniversary Tour Club e l’imprevisto stop
Tutto è pronto per il debutto del Self Control 40th Anniversary Tour Club, il 15 novembre 2024 a Roma: le date, i club, gli ospiti. Tutto viene previsto tranne una brutta influenza che colpisce l’artista in prossimità della prima data e che non gli permette di salire sul palco.
A malincuore Raf comunica il rinvio delle prime due date: il tour del 15 novembre all’Atlantico Live di Roma viene posticipato al 22 novembre, mentre quello previsto il 16 novembre all’Estragon Club di Bologna viene spostato al 13 dicembre. La validità dei biglietti acquistati viene mantenuta con la possibilità di richiedere eventualmente il rimborso (clicca qui).
Concludiamo con un ringraziamento molto particolare che Raf ha rivolto ai propri fan: «Self Control è nata 40 anni fa da un giro di chitarra tipicamente rock, il resto della storia l’abbiamo fatto insieme».
Le immagini: la locandina del Self Control 40th Anniversary Tour Club e le copertine di alcune hit di Raf.
Emanuela Susmel
(Pensieri divergenti. Libero blog indipendente e non allineato)