Editoriale Aprile-Giugno 2024 (nn. 220-222) – (Quasi) vent’anni dopo
La nostra rivista chiude, pur lasciando un’eredità libertaria e uno spiraglio aperto al futuro
“Se vent’anni vi sembran pochi, provate voi a editar…”. Potremmo modificare così il famoso canto delle mondine che rivendicava un orario giornaliero di lavoro un po’ più umano. Ebbene, dopo esattamente 19 anni e sei mesi (con 222 numeri mensili e più di 70 supplementi), la nostra amata rivista telematica giunge a compimento (leggi anche il saluto della vicedirettrice Maria Daniela Zavaroni: Quando le cose belle finiscono…). O, perlomeno, conclude una fase della propria vita. Dal 2006, è stata una libera rivista telematica mensile di cultura ed etica civile per un’Italia più bella, più libera e più giusta. E, con un po’ di boria, ma anche di autoironia, l’abbiamo definita «la più longeva piccola rivista telematica mensile generalista indipendente italiana».
Una fine e un nuovo inizio, sempre in nome del Buono, del Bello, del Vero, del Giusto
Volendo utilizzare alcune celebri categorie filosofiche, potremmo affermare che abbiamo sempre perseguito il Buono (abbiamo rispettato tutte/i e mai emanato messaggi di odio), il Bello (abbiamo curato esteticamente rivista e articoli), il Vero (non abbiamo mai manipolato o fornito notizie false) e il Giusto (abbiamo parteggiato per i deboli e non ci siamo sottomessi al Potere). E pure l’Utile, visto che siamo stati utili a tanti per il loro percorso umano e professionale.
Concludiamo le pubblicazioni senza polemiche, rammarichi, vittimismi o altro. Semplicemente ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questa ventennale avventura, dai proprietari agli editori, dai redattori ai collaboratori, dagli inserzionisti ai lettori. Fino all’eroica, omonima, associazione, che l’ha sostenuta dal 2011.
Gli anni passano e la concorrenza si moltiplica. Una piccola realtà come la nostra, per di più oberata da adempimenti burocratici continui e continui rischi sanzionatori per inosservanze commesse in assoluta buonafede, ha vissuto sempre varie difficoltà. In cauda venenum: il sistema favorisce le grandi e grandissime realtà dei media, che possono permettersi uno staff numeroso, compreso quello legale e amministrativo.
Una fine e (forse) un nuovo inizio
Ma va bene così. Tra qualche mese usciremo probabilmente con una struttura più snella, sotto forma di blog e quindi senza vincoli di periodicità, ma con lo stesso indirizzo telematico e lo stesso direttore, il modesto scrivente. LucidaMente cessa come periodico ufficialmente registrato, ma le migliaia di articoli pubblicati resteranno on line.
Il nuovo blog si chiamerà con l’attuale sottotitolo della rivista: Pensieri divergenti. Come occhiello troverete un richiamo alla vecchia testata, ma con la “m” in minuscolo: «Lucidamente». E quattro parole-chiave che, a nostro parere, rappresentano ciò che di più importante si può mettere in campo contro l’attuale deriva guerrafondaia, bellicista, violenta, capitalista, neoliberista e antidemocratica voluta dai poteri sovranazionali: «pace nonviolenza libertà democrazia». E come nuovo sottotitolo: «Libero blog indipendente e non allineato».
Insomma, come sempre, senza padroni, finanziatori, allineamenti conformistici. Viva il pensiero libero! E, infatti, ancora, come sempre, vi troverete vari pareri, anche opposti e non pienamente in linea con le posizioni, peraltro molto “larghe” e pluraliste, della nostra piccola realtà editoriale.
Sempre liberi, anticonformisti e controcorrente
Come di consueto, segnaliamo sinteticamente alcuni contributi usciti in questi ultimi mesi. Dell’allarmante situazione globale che stiamo vivendo abbiamo parlato, anche attraverso recensioni di recenti libri, in: Tra i peggiori nemici dell’ambiente? Le armi; L’impero “amerikano”; Il fenomeno immigrazione senza ideologie; Nulla succede per caso. Soprattutto in economia… Del degrado culturale occidentale in: L’uccisione degli dèi; Il pudore si è trasferito dal corpo al denaro; La cultura (e i libri) sono la risposta.
A denunciare l’intolleranza vigente nella nostra Italia, soprattutto a causa delle sinistre, sono stati Si sta incubando una nuova stagione di violenza politica? e La tv dello scherno (e dell’odio). Giuseppe Licandro ha ricordato un tragico anniversario (A cent’anni dal brutale assassinio di Giacomo Matteotti) e ha cercato di prevedere Cosa accadrà alle prossime elezioni europee. Emanuela Susmel ci ha parlato di un originale progetto ambientalista (Maracaibo, i capelli possono salvare il lago).
E, per concludere con toni sereni e visto l’approssimarsi delle vacanze estive, concludiamo con un invito al viaggio: le Isole Incoronate (Croazia), ancora della Susmel; un diario di bordo di quattro giorni trascorsi in barca a vela nel cristallino mare di fronte a Zara.
Le immagini: a uso gratuito da Pexels (autori, che ringraziamo: Ann H; cottonbro studio).
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XIX, n. 222, giugno 2024)
Con grande rammarico apprendo della cessazione delle pubblicazioni della rivista, una voce libera e autorevole che ha arricchito il panorama culturale e informativo con la sua coerenza e indipendenza editoriale.
In questi tempi difficili, l’impegno di “LucidaMente” nel fornire una prospettiva critica e ponderata è stato un faro di luce per molti lettori. La sua assenza si farà sentire profondamente, ma spero con tutto il cuore che il direttore e tutta la redazione possano tornare presto a offrirci ancora preziosi contributi, con il nuovo titolo ma sempre con la stessa dedizione e integrità che ha contraddistinto la vecchia rivista.
Grazie per il lavoro svolto finora e per l’influenza positiva che “LucidaMente” ha avuto su tanti di noi. Vi auguro ogni successo nelle future iniziative e spero di potervi leggere nuovamente presto.
Con sincera stima e affetto
Angelo Avignone
Rino, sei stato un coraggioso pioniere dell’editoria online, devi sentirti orgoglioso di quello che hai fatto. In bocca al lupo per la prossima avventura!
Cari Rino e Daniela, e tutta la splendida redazione di “LucidaMente”, non vi nascondo che leggendo il commiato di entrambi ho provato un certo magone. Sì, perché, anche se sono da voi distante fisicamente, non lo sono professionalmente e sento di condividere con voi in questo particolare momento questa mia riflessione.
“LucidaMente” l’ho vista nascere, crescere ed ora con tristezza salutare i suoi lettori. Con “LucidaMente” se ne va in pensione anche un pezzo del mio cuore. Una rivista, la nostra, che è stata realmente pioniera dell’editoria on line. Dentro quelle pagine virtuali c’era un giornalismo all’avanguardia e – lasciatemelo dire – a volte anche un po’ controcorrente. Ne abbiamo dette tante di verità, anche scomode, ma le nostre informazioni erano sempre dettate dal buonsenso e dalla deontologia.
Con voi siamo stati una grande famiglia e professionalmente credo di aver dato anche il mio contributo. Comunque, pur se con una profonda tristezza nel cuore, caro Rino e cara Daniela, non posso non pensare a quanti sacrifici sono stati da voi fatti per tenere in piedi una realtà come “LucidaMente”, fonte di ricchezza di informazione e cultura in un tempo in cui l’informazione corre veloce nel web e non sempre la stessa è veritiera o controllata e migliorata minuziosamente com’è tipico del vero giornalismo, quello che noi conosciamo bene.
Di acqua ne è passata sotto i ponti e di buona informazione anche. Gli anni tuttavia sono trascorsi anche per noi, le cose cambiano, si evolvono, le esigenze anche, ed è per questo che comprendo e faccio i migliori auguri a tutti coloro che proseguiranno in altri modi e con altre forme e che di certo avranno ricevuto l’impronta di colui che ha diretto con passione e dedizione la rivista ed è stato un bravo professore nella vita e nell’esperienza che abbiamo condiviso insieme.
In bocca al lupo!