I risultati dell’analisi Lenstore della spesa globale sul comparto dopo l’insorgenza pandemica. Sotto la lente di ingrandimento la percentuale del Pil e la spesa pro capite impiegata sul Ssn in 24 rilevanti Paesi
L’Italia si posiziona al sedicesimo posto nella classifica degli Stati che investono sull’assistenza sanitaria. È quanto emerge dallo studio condotto da Lenstore.it sulla spesa impiegata nella Sanità dai governi di 24 importanti e significativi Paesi, confrontandola con il capitale da loro dedicato ad altri settori. La ricerca esplora anche le abitudini di consumo in diverse nazioni, comparando quelle relative ai beni di lusso con quelle del comparto Salute.
Come hanno reagito i sistemi sanitari mondiali – costretti ad aumentare i costi per garantire il miglior servizio possibile – all’emergenza Covid? Questi i risultati dell’analisi Lenstore sulla spesa globale nella sanità: come anticipato, l’Italia si colloca appena al sedicesimo posto, registrando una percentuale del 6,8% di spesa Pil [Prodotto interno lordo, ndr] in assistenza sanitaria. Un dato oggettivo che cozza con molte dichiarazioni dell’esecutivo e dei suoi ministri. A guidare la classifica sono gli Stati uniti con il 9,2% di spesa Pil. Seguono Norvegia e Danimarca – rispettivamente in seconda e terza posizione – con entrambi un 8,2%. In coda Ungheria e Polonia, con il 4,6%, e il Cile, con il 4,4% del Pil. Analizzando invece la spesa pro capite, i risultati sono differenti: l’Irlanda, pur classificandosi quartultima per percentuale di Pil, conquista il primato dei Paesi che investono maggiormente nel Ssn, il Sistema sanitario nazionale, con una spesa pro capite pari a 18.588,88 euro. A questo risultato concorre senz’altro il suo scarso numero di abitanti: appena cinque milioni di persone disseminate nell’intero territorio.
Proseguendo con l’analisi della spesa per assistenza sanitaria pro capite, al secondo posto in classifica si posiziona l’Islanda con un investimento di 11.184,67 euro, mentre la percentuale di Pil è molto più elevata (7,8%). In terza posizione troviamo la Norvegia, cui corrisponde una spesa sanitaria totale pari all’8,2% del Pil; quella pro capite assomma invece a 10.952,14 euro. E lo Stivale? Anche in questa graduatoria non bene, con un deludente diciassettesimo posto, conseguenza di una spesa pro capite pari soltanto a 5.642,60 euro. Dall’ulteriore studio condotto da Lenstore, Analisi dei dieci Paesi più felici al mondo, emerge un altro dato: l’Islanda è la prima nazione per accessibilità al Sistema sanitario, con un indice pari a 93,6 e un “punteggio felicità” di 7,5, seguita da Svizzera, Svezia e Norvegia. L’Italia si classifica pure qui agli ultimi posti tra le nazioni osservate, considerando anche l’indice di accessibilità e qualità del Sistema sanitario, pari solo a 88,7. Tra gli aspetti positivi occorre però registrare i benefici della dieta mediterranea sulla salute fisica delle persone e l’approccio mentale “vacanziero” che si traduce in benessere e salute, facendoci conquistare un “punteggio felicità” di 6,4.
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Emanuela Susmel
(LucidaMente 3000, anno XVII, n. 196, aprile 2022)