La scrittrice felsinea Emanuela Susmel ritorna con un nuovo romanzo, ricco di colpi di scena, pubblicato da Self Publishing Amazon
Dopo Un sogno chiamato Vittoria e L’Alba di un nuovo domani, nel suo terzo libro, Mistero a Pigalle (Self Publishing Amazon, pp. 412, € 15,00 la versione cartacea e € 8,00 la versione Kindle, acquistabili qui), la narratrice bolognese Emanuela Susmel ci accompagna entro una storia ricca di enigmi, affrontando tematiche universali come l’ambizione, il successo, l’amore e la vendetta. Parigi e Bologna, città natale di Susmel, che lei non manca mai di inserire nei suoi romanzi, costituiscono la cornice dell’intricata matassa di vicende che compongono la trama dell’opera.
Il romanzo si apre, appunto, con un mistero, il primo di una lunga serie: un taxista parigino, Jean-Paul, ritrova nel baule della sua auto di servizio una valigia, dimenticata da una cliente davvero enigmatica alla Gare de Lyon. Inizieranno così le indagini con l’obiettivo di ritrovare la proprietaria del bagaglio. Contemporaneamente al procedere delle ricerche da parte della Gendarmerie parigina, a Bologna si sviluppano ulteriori arcani, tra i quali vi sono enigmatiche sparizioni e altrettanto misteriosi ritorni: drammi familiari, lutti e vendette prendono luogo nella città felsinea, in un crescendo continuo di tensione e colpi di scena che si risolveranno solamente nelle ultime pagine di Mistero a Pigalle. I personaggi di queste vicende sono molti, tutti fondamentali – spesso in maniera davvero inaspettata! – ai fini della trama. Emanuela Susmel riesce a tratteggiare delle figure davvero ben caratterizzate, profonde e pluridimensionali, tanto da permettere al lettore di comprendere appieno le loro paure, i loro obiettivi e i motivi delle loro azioni.
È così che ci si affeziona, tra gli altri, a personaggi come il taxista parigino Jean-Paul e al suo senso del dovere, ad Anna e ai suoi dubbi laceranti, a Mauro e alla sua ricerca della felicità. Gli avvenimenti narrati nel libro si dipanano tra Parigi – come suggerisce il titolo stesso – e Bologna, intrecciando queste due città tanto diverse tra loro, che fanno da sfondo alle storie di Roberta, Mauro e Anna, alcuni dei protagonisti di Mistero a Pigalle. La penna della Susmel riesce a ricreare in maniera efficace sia le atmosfere da sogno della Ville de l’amour, sia lo spirito verace della città felsinea, citando alcuni tra i luoghi più iconici dei due capoluoghi, dal Moulin Rouge a San Luca, passando per la Tour Montparnasse e via Indipendenza.
Inoltre, la scelta da parte dell’autrice di utilizzare, all’interno del romanzo, sia l’italiano che il francese (prontamente tradotto in nota, per permettere anche al lettore che non conosce la lingua d’oltralpe di non perdere alcun passaggio) rende ancora più immersiva l’esperienza per i lettori, donando alle vicende narrate un aspetto più verosimile. Gli omaggi alla capitale francese e al capoluogo emiliano sono molti. Non mancano i riferimenti musicali e canori a stelle intramontabili come Edith Piaf e Mina, le cui canzoni non compaiono mai a caso nel romanzo, ma anzi costituiscono degli indizi molto importanti per i lettori più attenti nel coglierne le implicazioni. Mistero a Pigalle è un libro intenso e coinvolgente, che riesce a tenere alta l’attenzione fino all’ultima pagina; è un giallo che non si limita semplicemente a svelare dei misteri, ma che invita a riflettere su tematiche quali l’ambizione, la fama e i rapporti familiari, facendo interrogare il lettore su che cosa sia davvero importante nella vita.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XVII, n. 193, gennaio 2022)