Una tre giorni ricchissima di eventi, tra i quali un laboratorio sui diritti dei pazienti e il testamento biologico, curato dall’Associazione Libera Uscita e sostenuto anche dalla nostra rivista
Per tre giorni, da venerdì 17 settembre a domenica 19 settembre, le città emiliane di Modena, Carpi e Sassuolo saranno coinvolte nella 21ª edizione del Festivalfilosofia. Il tema di quest’anno è molto significativo e suggestivo: la libertà. Questa è la parola-chiave che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica e a esperienze cruciali della condizione contemporanea. Il carnet è ricchissimo e si farà davvero fatica a seguire anche solo una parte significativa degli eventi proposti (per il programma completo, clicca qui).
Nella tre-giorni verranno allestiti spazi aperti, comuni e diffusi di formazione e di conversazione. Ben cinquanta saranno le lezioni magistrali di protagonisti della scena culturale italiana e internazionale. Inoltre il programma prevede mostre e installazioni, spettacoli dal vivo e concerti, giochi e laboratori, film e cene filosofiche, sorprendenti approcci alle tematiche, spesso atti a segnalare le sorprendenti connessioni tra le forme della riflessione e quelle della creazione artistica. Così, piazze e cortili, centri storici e siti monumentali, diverranno luoghi di ascolto e partecipazione, dove residenti e visitatori potranno condividere l’accesso alla conoscenza. Al buon esito della manifestazione concorrono le città nel loro complesso: non solo i partner culturali (musei e gallerie, biblioteche e associazioni) ma anche quelli dei servizi più disparati e dell’accoglienza (uffici postali e imprese, compagnie taxi e ristoratori, albergatori e volontariato) sono connessi al progetto. Infine, particolare non trascurabile, l’ingresso a tutte le iniziative del festival, lezioni e mostre comprese, è gratuito.
All’interno del festival, in tutte e tre le giornate (venerdì 17 e sabato 18 settembre dalle 15 alle 18, domenica 19 settembre dalle 15 alle 17), a Modena, presso via Gallucci 13, si terrà un Laboratorio sui diritti dei pazienti e il testamento biologico (Dat) dal titolo La libertà di scelta nel fine vita. A curarlo sarà l’Associazione Libera Uscita, sostenuto dalla nostra rivista LucidaMente 3000, che fin dalla sua nascita è attiva nell’ambito di tali tematiche, e da Terra Nuova Edizioni.
Ricordiamo che i diritti dei pazienti sono una conquista recente proveniente dalla cultura anglosassone. Il consenso informato viene infatti ratificato nel 1914 dal giudice Benjamin Cardozo nel processo Schloendorff v. Society of New York Hospital: «Every human being of adult years and sound mind has a right to determine what shall be done with his own body». Da quel momento, i molteplici aspetti dei diritti dei malati sono venuti alla luce: il rifiuto delle cure futili, l’accesso alla terapia del dolore e il valore della dichiarazioni anticipate di volontà. Tutti questi temi, specie dopo i casi Welby (2006) ed Englaro (1992-2009), sono entrati nel dibattito italiano. Il Parlamento ha votato la legge 38/2010 (Accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore) e successivamente la legge 219/2017 Norme in materia di consenso Informato e Disposizioni Anticipate di Trattamento. Purtroppo tale legislazione è poco nota non solo alla stragrande maggioranza dei cittadini, ma anche agli operatori sanitari. Durante i tre laboratori sarà possibile rivolgere domande ai conduttori, prendere visione di alcuni moduli di Dat ed esercitarsi a scrivere le proprie. Inoltre, ai partecipanti sarà donato un opuscolo sui Nuovi scenari nel fine vita in Italia.
Edoardo Anziano
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 189, settembre 2021)