Il nostro Paese è ancora in coda in Europa come traffico telematico, ma c’è un incremento costante. Social, news, tv e investimenti online i maggiori interessi degli utenti
Cresce l’uso della rete internet tra gli italiani, malgrado il fatto che, a livello europeo, il nostro paese si trovi al quart’ultimo posto come utilizzo di tale strumento telematico. Italiani dunque fanalino di coda nell’Unione europea per l’uso di internet, ma, se si analizzano i dati storici incentrati soltanto sui nostri confini, anno dopo anno il dato cresce; insomma, eppur si muove, seppure a piccoli passi.
D’altra parte, siamo un popolo da sempre restio ai mutamenti, soprattutto quelli repentini che ci spaventano in modo evidente. Ecco perché c’è voluto del tempo per prendere confidenza con internet, per iniziare a fidarsi degli e-commerce e quindi degli acquisti da effettuarsi in rete (che, comunque, una larga parte di popolazione, soprattutto quella più adulta, tende ancora a evitare in quanto teme potenziali truffe). Un quadro in chiaroscuro, quindi, notizie positive e negative al contempo. È questa la fotografia riferita al nostro paese per quanto riguarda l’uso delle tecnologie multimediali. Ma, entrando maggiormente nel concreto, su cosa ci si focalizza in rete? Cosa fanno gli italiani su internet? Il discorso si fa interessante e si scopre che al primo posto c’è la finalità ludica: gli italiani (il 40%) si collegano a internet soprattutto per stare sui social, per scambiarsi messaggi e per ascoltare la musica.
Seguono poi, con un 35%, la ricerca di informazioni e la lettura di notizie, che avviene sempre più su canali web. Attenzione poi ai servizi di uso quotidiano che esulano dalla sfera ludica e che, sempre a piccoli passi, continuano a crescere: c’è una buona fetta di popolazione che si dedica all’internet banking, quindi alla gestione del proprio conto corrente tramite web, da desktop o da mobile.
C’è poi addirittura chi in rete investe i propri risparmi facendo ricorso a piattaforme di investimento online. In crescita anche i dati relativi alla fruizione di tv in streaming, figlia anche dalla comparsa sul mercato delle varie piattaforme quali Netflix e affini. A latitare è tutto ciò che riguarda il mondo dei professionisti, dal medico all’avvocato per fare un esempio, per il quale si predilige ancora un approccio diretto: a prendere appuntamenti online con un professionista è appena il 9% della popolazione italiana. Un settore all’interno del quale la filosofia multimediale deve ancora fare breccia. In sostanza, nel Belpaese si cresce a ritmo lento, un po’ alla volta, ma comunque di anno in anno la tecnologia del web sta andando a toccare sempre più le varie sfere della vita quotidiana. Tutte le azioni che un tempo venivano svolte fisicamente vengono ora demandate al web; e la tendenza sarà destinata a crescere sempre più.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XIV, n. 163, luglio 2019)