Il nuovo album del “professore reggiano” ha il suggestivo titolo “Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli” (produzione Mandibola Records/Glory Hole Records)
Per il rapper reggiano Murubutu si tratta del quinto disco registrato in studio e del terzo concept album. Il titolo dell’opera, uscita lo scorso febbraio e prodotta da Mandibola Records/Glory Hole Records), è Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli. Dopo il mare e il vento, questa volta il fil rouge è la notte, momento di riposo e di tormento, luogo del sogno e dell’incubo, che lega le quindici tracce sonore come capitoli di un libro.
Il titolo parafrasa il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald (Tenera è la notte) ed è il preludio delle moltissime citazioni letterarie (e non) che si ritrovano in tutta la raccolta. L’intento di Murubutu, al secolo Alessio Mariani, è quello di insegnare attraverso la musica. L’autore è infatti in primis un professore di Storia e Filosofia che, all’inizio del 2000, ha ideato il “rap didattico”, genere nel quale il brano diventa un vero e proprio mezzo di istruzione da affiancare alle lezioni frontali. Per esempio, in questo album, la traccia 11, intitolata La notte di San Bartolomeo, racconta la strage avvenuta tra il 23 e il 24 agosto 1572 quando i dignitari ugonotti (protestanti), giunti a Parigi, furono fatti sterminare dalla fazione cattolica. Si accennava che il disco contiene diverse citazioni letterarie: dai contemporanei Kent Haruf, Kazuo Ishiguro, Mercedes Lauenstein, Mario Rigoni Stern, ai classici quali Fëdor Dostoevskij, Franz Kafka e William Wordsworth. Tuttavia non si tratta, come si potrebbe pensare, di mero sfoggio intellettuale, ma di spunti che intendono smuovere in chi ascolta la curiosità di approfondire.
Oltre a questo, c’è il forte desiderio da parte dell’autore di dimostrare, soprattutto alle giovani generazioni, che si può fare musica hip hop senza tralasciare concetti e riferimenti che contribuiscano a una crescita culturale delle persone. L’album è stato preceduto da due singoli, La vita dopo la notte e La notte di San Lorenzo. Nel primo si racconta la storia d’amore di Donata e Vittorio, che, dopo una vita passata insieme nella loro casa di via Pascal, si spengono durante le ore del buio, a poche ore l’uno dall’altra, come se il sentimento che li ha legati non potesse separarli. Nel secondo, invece, i toni sono quelli nostalgici del ritorno al paese d’infanzia, dove l’amicizia tra due bambini è stata spezzata per sempre il 10 agosto di tanti anni prima.
I temi delle canzoni sono vari, ma l’amore la fa da padrone. Per esempio, il brano Franz e Milena narra la vicenda affettiva ed epistolare tra lo scrittore boemo Kafka e la giornalista russa Milena Jesenská. Oltre che dalla presenza di personaggi letterari, la raccolta è impreziosita da diverse collaborazioni artistiche: a partire dai soci di sempre, Dj T-Robb e La Kattiveria, passando per talentuose voci femminili, Daniela Galli e Dia, fino a nomi considerati da Murubutu tra i maggiori esponenti della scrittura alta nel rap in Italia (Caparezza, Claver Gold, Mezzosangue, Dutch Nazari, Willie Peyote). Degno di nota, in particolare, il contributo di Caparezza in Wordsworth, ispirato alla lirica del poeta inglese Paesaggio lunare, inserita nel XIII libro del Preludio. Nella canzone si immagina che lo stesso Wordsworth si chieda quale sia lo spettacolo che la luna vede dalla sua prospettiva. Ascoltare Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli è come immergersi nella lettura di un buon libro. Richiede tempo, attenzione e apertura mentale, ma restituisce in cambio un panorama variegato di storie raccontate con acume e maestria.
Le immagini: la copertina dell’album Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli e una foto del rapper reggiano Murubutu.
Chiara Ferrari
(LucidaMente, anno XIV, n. 159, marzo 2019)