Le loro peculiarità, le quotazioni, le agenzie e i casi di Roma e Milano
Chi è proprietario di un immobile di prestigio possiede un patrimonio economico di livello assoluto, ma al tempo stesso è costretto a fare a meno di specifiche agevolazioni fiscali che vengono applicate per le abitazioni comuni. La definizione degli immobili di pregio e la loro classificazione derivano da un decreto nazionale che identifica in modo preciso le loro caratteristiche. Le peculiarità che devono essere individuate sono: la presenza di più di un ascensore per ciascuna scala; le dimensioni del terrazzo, nel caso in cui esso sia presente, superiori a 65 metri quadri; la superficie complessiva superiore a 200 metri quadri, tenendo presente che da questo calcolo devono essere esclusi i posti auto, le scale, le soffitte, le cantine, i balconi e i terrazzi.
Quali sono le abitazioni di lusso?
Devono essere definite di lusso le abitazioni che sono costruite su aree per cui sia stata prevista dagli strumenti urbanistici, approvati o già adottati, una destinazione con tipologia edilizia di abitazioni unifamiliari, per lotti di almeno 3mila metri quadri, senza considerare le zone agricole. Rientrano in questa tipologia le case unifamiliari che possiedono una piscina con una superficie di non meno di 80 metri quadri o, in alternativa, campi da tennis con sottofondo drenato di almeno 650 metri quadri di superficie. Tra le caratteristiche degli immobili di lusso vi sono anche l’altezza netta, che non può essere inferiore a 3 metri e 30 centimetri, e la realizzazione dei pavimenti con materiali di pregio per più del 50% della superficie. Le pareti, inoltre, devono essere rivestite con materiali lavorati in modo pregiato o con materiali pregiati per un’altezza di almeno 1 metro e 70 centimetri. Le caratteristiche degli immobili di pregio sono regolamentate dal decreto ministeriale del 2 agosto del 1969 attraverso una dettagliata tabella in cui si fa riferimento, come si è visto, alla cubatura e, tra l’altro, alla presenza di finiture di pregio.
Le quotazioni del mercato e gli incentivi fiscali
Attualmente la situazione italiana del mercato degli immobili di prestigio può essere considerata positiva, soprattutto per merito degli investitori stranieri che restano affascinati dalle bellezze del nostro Paese e decidono di acquistare dimore dal pregevole interesse artistico e storico. Come si è detto, le case di lusso non sono contemplate dalla concessione delle agevolazioni per la prima casa e dagli incentivi fiscali che vengono concessi per i trasferimenti immobiliari. Nel caso in cui si sia interessati a cimentarsi nella compravendita di immobili di questo genere, il consiglio è di fare riferimento a un’agenzia del settore specializzata.
La situazione a Roma e Milano
Le città italiane che fanno registrare i prezzi più elevati in materia di case di lusso sono Roma e Milano: nel capoluogo lombardo non è difficile imbattersi in quotazioni che oscillano tra i 9mila e i 12mila euro al metro quadro, e nella Capitale se si è fortunati non si superano gli 8mila euro al metro quadro. La localizzazione della casa, le sue condizioni e la sua età contribuiscono ad aumentare o abbassare il prezzo a seconda dei casi. In sintesi, grazie al suo patrimonio edilizio di pregio, l’Italia si conferma un punto di riferimento non solo a livello europeo, ma anche a livello mondiale, nel campo degli immobili di prestigio, a dispetto della crisi che fino a pochi anni fa ha coinvolto il settore immobiliare, anche nel nostro Paese. Le prospettive per il futuro appaiono più che rosee, specialmente per le grandi città.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XIII, n. 152, agosto 2018)