Difesa dell’ambiente, riciclo, economia circolare, filosofia “second hand” e internet alla base di nuovi stili di vita e di consumo
Negli ultimi tempi è tornato a crescere l’interesse intorno a tutto ciò che è usato, nel senso di seconda mano. Una vera e propria filosofia nata attorno al concetto di matrice anglofona di second hand.
I perché di questa crescita sono presto detti e vanno inquadrati nel contesto contemporaneo caratterizzato da fattori ben precisi: su tutti, inevitabile, la crisi economica. Nell’arco di un decennio le nostre abitudini sono state letteralmente stravolte a causa proprio delle ristrettezze finanziarie. Oggi la ricerca spasmodica di risparmio è una contingenza con la quale tutti ci ritroviamo a dover fare i conti. E allora, in ottica risparmio, rivolgersi al mercato dell’usato è una necessità. Così come strettamente necessario è diventato il dover prendersi cura delle questioni ambientali e del concetto di sostenibilità.
Termini ormai diventati di uso comune e che vanno a dipingere un quadro fatto di impellenze cui nessuno dovrebbe (il condizionale in questo caso è obbligatorio) venir meno. Economia circolare: questo il termine da tenere a mente. Un must in un periodo storico nel quale il riciclo è l’unica strada per far sopravvivere il nostro pianeta. A queste due tematiche di matrice negativa, in quanto nascono da derive non propriamente buone, anzi da dover sovvertire, se ne aggiunge un’altra, questa volta un po’ più positiva: la continua crescita del web.
La filosofia second hand ha trovato proprio in rete il terreno fertile per diffondersi al meglio. Oggi è sul web che avviene lo scambio di oggetti usati; tantissimi portali e siti sono nati con questo specifico scopo. Una sorta di mercatino usato online che ha il vantaggio di essere sempre accessibile, a qualsiasi ora del giorno e in qualunque luogo ci si trovi. Perché è questo uno dei grandi vantaggi della tecnologia di internet. Aver accorciato, se non del tutto azzerato, distanze tanto fisiche quanto temporali. E, dato che buona parte delle nostre azioni quotidiane si sono ormai spostate proprio in rete, internet è diventato il luogo adibito alla compravendita di prodotti usati, di seconda mano.
Dall’abbigliamento, dove il concetto di riciclo e second hand è più che mai vivo e vegeto; passando per il mondo dei motori, della tecnologia (con smartphone a farla da padrone), degli elettrodomestici. Un comparto che si sta allargando a macchia d’olio e che continua a crescere di anno in anno. Una tendenza che difficilmente potrà essere sovvertita se si tiene conto che il web continuerà a rappresentare sempre più lo strumento al quale rivolgersi per qualsiasi necessità e impellenza.
sara spimpolo
(LucidaMente, anno XIII, n. 145, gennaio 2018)
Ottimo articolo complimenti, credo che il riuso sia inevitabilmente una operazione da fare in questi anni. Specialmente per cercare di ridurre sprechi e inquinamento.
Gentilissimo lettore, grazie per l’intervento e la riflessione.