Un viaggio alla riscoperta dei cuori pulsanti della vita medievale. A cominciare dalla “Certosa di Parma”
Luoghi di devozione, fonti di sapere e centri economici: le abbazie erano tutto questo e molto altro. Oggi sono splendidi siti ricchi di storia e di arte, da visitare per appassionarsi alla storia o per riscoprire tesori nascosti. Perché non organizzare un itinerario (vedi www.circuitocittadarte.it) per immergersi nelle atmosfere medievali entro la splendida cornice delle città d’arte del Nord Italia?
Le abbazie fioriscono nel primissimo Medioevo: sono monasteri dove la chiesa, punto vitale, è arricchita da uno o più chiostri, refettorio, dormitorio e a volte da una sala capitolare. Spesso, nei centri maggiori, vi erano anche una biblioteca, dei terreni, mulini e magazzini. Dai prodotti del lavoro nelle abbazie sorgevano i mercati cittadini. Soprattutto, è grazie ai monaci se sono stati salvati dall’oblio testi latini e greci, come ricorda Umberto Eco nel suo best seller Il nome della rosa. In poche parole, erano i veri cuori pulsanti del sistema economico e culturale dell’epoca. Un altro grande romanzo ci porta nella prima tappa del nostro tour: l’Abbazia di San Martino dei Bocci o Valserena (strada provinciale Colorno 87), nota anche come “la Certosa di Parma”, dal nome del romanzo scritto da Stendhal nel 1838.
Sembra che lo scrittore francese si sia ispirato a questo ex monastero cistercense che si trova a soli dieci minuti da Parma. Oggi il complesso monastico è stato rinnovato con un importante progetto architettonico, che ne ha fatto la sede del Csac, il Centro studi e archivio della comunicazione. Gli spazi abbaziali sono diventati un centro multifunzionale dove si integrano un archivio, un museo e un centro di ricerca e didattica. È una vera novità in Italia: qui si trova il più esteso patrimonio visivo e progettuale sul Novecento, con oltre dodici milioni di materiali suddivisi in cinque sezioni: arte, fotografia, moda, progetto e media. L’ente collabora inoltre con Fotografia Europea, rientrando nel novero delle attività del Circuito Off con mostre a tema, da maggio a luglio.
Da Parma ci spostiamo nella provincia di Lodi, più precisamente ad Abbadia Cerreto, che conserva una memoria dell’antico splendore abbaziale: la Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, in piazza della Vittoria. La storia più antica dell’abbazia risale all’anno 1084: con un atto del 6 dicembre il proprietario dei terreni, Benno dei signori di Cassino, donò le terre ai benedettini. Questi avviarono un lavoro di bonifica che diede i suoi frutti quando l’abbazia divenne un centro agricolo di prima importanza per la zona e tale rimase fino agli inizi dell’età moderna. Della chiesa superstite (visitabile su richiesta, telefonando al numero 037172219) rimangono tracce degli stili romanico lombardo e gotico cistercense, una tela rappresentante una Madonna con Bambino e due torri esterne.
Per finire, un salto a Modena, dove si conserva la memoria di un’antica funzione delle abbazie, quella di farmacia. Dell’Abbazia di san Pietro (via san Pietro 7) si hanno notizie dal X secolo in avanti. Sempre presidiata dai monaci benedettini, ha subito diversi abbandoni e avviato altrettante riprese. La sua chiesa è stata consacrata nel 1518 e vi s’intravede un ricordo dello splendore rinascimentale. Di particolare interesse la spezieria, appunto: un vero e proprio negozio che vendeva prodotti a base di piante e fiori coltivati dai monaci. Le sue specialità erano i pastelli per profumi – fabbricati con incenso, ginepro, mirra e garofano – e la teriaca, una panacea prodotta con carne di vipera, prodotta e commerciata in esclusiva. La spezieria ha mantenuto la sua attività nel tempo: chiusa nel 1796, è tornata in funzione nel 2007: oggi vi si possono trovare i prodotti di altre abbazie, italiane ed europee.
Le immagini: l’Abbazia di San Martino dei Bocci e la Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo.
Ludovica Merletti
(Lucidamente, anno XII, n. 139, luglio 2017)
Segnalo l’abbazia benedettina di San Michele Arcangelo di Lamoli di Borgo Pace (PU) nelle Marche. Nell’8° censimento del FAI “I luoghi del cuore” è arrivata 36esima, seconda nella regione Marche, e nella tipologia Abbazie dello stesso censimento è seconda in Italia (pagina facebook @abbaziabenedettinalamoli).
Gentilissimo lettore,
grazie per la segnalazione.