È da poco uscito “Portobello”, primo album ufficiale dei Supermarket: otto tracce strumentali per rievocare una Romagna decadente e “kitsch”
Calypso, cumbia, mariachi, tango, free jazz, rock ’n’ roll e musica solare. Tutto questo è racchiuso in Portobello, il primo vero e proprio album dei Supermarket (prodotto dalla label L’amor mio non muore). Scritto nel periodo natalizio e registrato in due giorni d’estate, in presa diretta su nastro, restituisce senza revisioni digitali il suono live del gruppo.
Scrive il giornalista musicale romagnolo Luigi Bertaccini nell’introduzione all’album, uscito lo scorso 19 maggio: «Supermarket potrebbe essere jazz, ma non lo è. Supermarket è come un paio di baffi posticci, che ti fa sorridere e allo stesso tempo incuriosire su chi li porta. C’è l’Africa e c’è New Orleans, c’è la balera e c’è il Sud America. I Supermarket suonano jazz posticcio, allora. […] Sotto i baffi i Supermarket non si prendono sul serio, tranne quando suonano, e sanno trasportarti dentro quei fondali con il piglio di chi vive la fantasia di epoche e luoghi mai visitati». La sigla Supermaket nasce nel 2010, quando l’eclettico chitarrista Alfredo Nuti dal Portone inventa, quasi per scherzo, un primo esperimento di nucleo energetico senza repertorio.
Attraverso suggestioni semplicissime, attinte dai generi più disparati, la prima formazione dei Supermarket fu una specie di stravagante side project, caratterizzato dall’intercambiabilità di tutti i musicisti interpellati di volta in volta. È una ressa incontrollata, ma “viva”, arrivata con il tempo alla stabilizzazione di un quartetto più o meno fisso (chitarra, contrabbasso, percussioni e ottoni) e di quella che viene definita “World music romagnola”: temi e ritmi immaginari da tutto il mondo, ispirati a una riviera decadente e kitsch, forse anch’essa irreale perché frutto delle fantasie di gente dell’Appennino.
È un calypso romagnolo che viene dalla montagna. Nel tempo, il gruppo si è evoluto in una mini orchestra spettacolo, con centinaia di esibizioni l’anno e migliaia di copie di un demo vendute. La lista degli artisti che si sono avvicendati a prestare il loro contributo a questo progetto sarebbe infinita, ma allo stesso tempo perfettamente rappresentativa di una scena strumentale romagnola cooperante e in continua evoluzione. Portobello è il primo album ufficiale della band, composto da 8 tracce strumentali: canzoni senza testo, ma, nonostante ciò, capaci di evocare profonde sensazioni.
Le immagini: la cover dell’album Portobello e il chitarrista dei Supermarket Alfredo Nuti dal Portone.
Gabriele Bonfiglioli
(LucidaMente, anno XI, n. 126, giugno 2016)