Presso la polisportiva Pontevecchio si è tenuta una “Milonga solidale” per essere vicini ai lavoratori e alle lavoratrici dell’azienda di Gaggio Montano, a rischio posto di lavoro
A Gaggio Montano continua il presidio 24 ore su 24 dello stabilimento Saeco. Da più di quaranta giorni, i lavoratori stazionano davanti alla fabbrica per scongiurare il licenziamento da parte della multinazionale Philips di quasi la metà degli impiegati, ben 243, considerati in esubero (vedi: Saeco e dintorni/1: imprese finanziate da Stato e Regione, ma che delocalizzano all’estero; Saeco e dintorni/2: operai trattati come le capsule usa e getta del caffè).
Fra i 558 dipendenti in protesta, c’è una donna, Patrizia Salandra, che crede nella giustizia, nel lavoro, nella dignità di quello che fa e «nell’unico modo che conosce per arrivare a tanta gente, la passione per il tango argentino». Così nasce la sua idea: una “Milonga solidale”e l’obiettivo di farla conoscere in tutta Italia, parlandone, condividendola anche solo con un “Mi piace” su una pagina Facebook o di qualsiasi altro social network. E, proprio attraverso la Rete, in pochissimo tempo e con una volontà encomiabile, riesce a mettere insieme più di 50 tra scuole di ballo, associazioni e club di tango argentino, organizzando un bellissimo evento che si è tenuto il giorno dell’Epifania, in via Carlo Carli 56 a Bologna, presso la sede della Polisportiva Pontevecchio, con la partecipazione di più di 500 tangueros provenienti da buona parte del resto dell’Emilia e anche dalla Romagna.
Un abbraccio lungo più di otto ore durante le quali gli appassionati hanno ballato tango senza sosta, dalle 16,00 alle 24,00 e in cui gli organizzatori e i dj impegnati hanno prestato la propria opera a titolo completamente gratuito. Molti dei partecipanti, oltre al biglietto d’ingresso e alle libere donazioni, hanno recato cibarie e bevande, al solo fine di ridurre al minimo le spese della struttura e poter così devolvere interamente l’incasso ai dipendenti della Saeco in presidio permanente nella vallata dell’Alto Reno. Pure i due vigili urbani, chiamati probabilmente da qualche residente che si lamentava delle auto in sosta, piuttosto che fare una raffica di contravvenzioni, hanno contribuito alla causa dichiarando «anche le forze dell’ordine hanno un cuore».
Una comunità, quella del tango, che si stringe attorno a un’altra comunità,quella dei lavoratori della Saeco, nella più pura filosofia del tango argentino, che è accoglienza, condivisione, rispetto e in certi frangenti anche forza e consolazione. Ci si è stretti per abbracciare, non solo in senso figurato, una causa per la quale a nulla sono valsi fino ad ora il tavolo di lavoro a livello regionale del 2 dicembre e quello nazionale al Ministero dello Sviluppo economico, tenutosi a Roma lo scorso 11 dicembre. Si spera in un passo avanti nel prossimo appuntamento con il governo il 18 gennaio.
La Saeco s.r.l. è un’azienda leader nel proprio settore da quando, nel 1981, depositò il brevetto per la produzione della prima macchina da caffè per uso domestico. Da allora, in più di trent’anni di attività, i suoi sei laboratori di ricerca hanno prodotto più di cento brevetti depositati. Nel 2009 la multinazionale Philips ne acquisisce i diritti e ora, sebbene il mercato registri un +7% e il fatturato non sia in calo, la decisione di delocalizzare maggiormente in Romania per abbattere i costi, dichiarando di voler trasformare il centro di Gaggio Montano in un centro di eccellenza che richiederebbe dunque meno persone. Dallo scorso 26 novembre lo stato di agitazione, perché si teme per il futuro dello stabilimento, ma soprattutto dell’intera comunità locale, per la quale un così drastico e improvviso calo dei livelli occupazionali sarebbe un duro colpo.
Le immagini: locandina dell’evento “Milonga solidale”; foto della manifestazione a cura della redattrice dell’articolo; stabilimento Saeco di Gaggio Montano.
Urania Loprieno
(LucidaMente, anno XI, n. 121, gennaio 2016)