Nel panorama culturale contemporaneo l’esigenza di comunicare il massimo dei contenuti in forma immediata dà origine a una scrittura “frammentata”. Prima di esaminare gli haiku di Floriana Porta, in questo articolo vediamo come le massime di Graziella Poluzzi (Zona Editore) rispondono a tale necessità
Se fosse una persona appena conosciuta, questo libro si presenterebbe al lettore con un sorriso e un occhiolino, sin dal titolo: Sinapsi in strass. Eruzioni di Aforismi in odore d’Ironia (Zona Editore, pp. 86, € 10,00). Un incontro con un’opera singolare sia per la vena satirica dell’autrice Graziella Poluzzi, sia per la novità del genere trattato: l’aforisma sentenzioso come mezzo privilegiato per descrivere una realtà frammentata e bisognosa di una comprensione “leggera”, che non si prenda troppo sul serio.
Le attese promesse non si smentiscono: tale raccolta di frasi brevi e illuminanti è un concentrato di arguzia e una sfida per il lettore; esse si muovono tra l’ironia e l’eleganza di una comunicazione basata sul gioco di parole, sull’accostamento paradossale di termini vicini graficamente ma lontanissimi sul piano del significato, sullo stravolgimento di modi di dire e di pensare comuni. Il libro raggruppa le tematiche iniziando dalle considerazioni sul passare del tempo e rispettando un canone della tradizione del genere, che prevede l’elogio del passato e la paura per un futuro di declino («anni 2000: ciascuno è solo con il suo telefonino»). Si passa poi a trattare gli elementi più caratteristici della realtà moderna: la televisione («apparecchio divertente per adulto inconcludente»), la famiglia, il matrimonio («numero due, la coppia: non è tutto pari quel che luce»), il sesso e i “tipi” del solitario («tante solitudini attendono un invito per essere presenze»), del misogino, del vecchio e degli artisti («pittori astratti: impara l’arte e mettila da parte»).
L’aforisma è spesso un genere derivato: da un’opera letteraria è consuetudine estrapolare brevi citazioni felici, ben riuscite nella forma e nel contenuto, dove l’eleganza e la concisione dell’una potenzia il valore e la verità dell’altro. E si cerca di ricordarlo, proprio per il suo valore quasi proverbiale e per la sua nota di saggezza. Questa caratteristica di secondarietà e provenienza fa del frammento un estratto, denso e significativo, che in sé può sostituire l’intero scritto da cui ha origine. I ritmi convulsi, il tempo pressato tra gli impegni quotidiani, la fatica della giornata, rendono infatti sempre più difficile una lettura distesa, ampia, che rimanda la conclusione di una storia.
Spesso la possibilità di ricordare singole frasi, appunto perché incisive, risponde a un bisogno di apprendimento e di ripetibilità che sarebbe impossibile soddisfare con un romanzo o una lunga lirica. La loro fortuna è confermata inoltre da due strumenti tipicamente moderni: Facebook e Twitter. Girando sul web, si può notare una vera e propria “ansia d’aforisma”, visibile nella pubblicazione di post lapidari, simpatici e accalappiatori di like, e di tweet arguti, sorprendenti, veloci e soprattutto limitati nella loro estensione. Appunto, la brevità vista come sinonimo di rapidità e di illuminazione ci aiuta a comprendere quanto successo gode e godrà la comunicazione schietta e controllata della massima. Inserendosi in tale tendenza, Sinapsi in strass rivela un intento ancor più meditato, che non si propone il solo scopo del commento e della descrizione, in fondo ripetitiva, della realtà.
In questa rassegna di varia umanità il sorriso della presa in giro si accompagna sempre a una constatazione nostalgica delle stranezze dell’esistenza, percepite senza struggimento ma con ironico distacco. L’obiettivo ultimo è quello della riflessione, che prevede un’elaborazione ulteriore rispetto alla pura osservazione di un fenomeno. Il rispetto dei canoni estetici di brevità ed efficacia può essere letto, quindi, come una forma di espressione che si fa specchio della vita moderna.
Vedi anche: https://www.youtube.com/watch?v=sSv2xV5qN88&feature=youtu.be.
Le immagini: la copertina del libro Sinapsi in strass e una foto dell’autrice (a sinistra, durante una presentazione della sua opera).
Antonella Colella
(LucidaMente, anno IX, n. 108, dicembre 2014)
Ciao, un mio collega mi ha inviato la url di գuesto sito e son venuta a vedere com’è.
Mi piace tanto. L’ɦօ aggiunto tra i preferiti. Belliѕsimo bloɡ e template spettacoloso.
Grazie. La inseriamo nella mailing list delle nostre newsletter.
Ola, una mia collega, mi ha mandаto l’indirizzo di
questo blog е sono passata a vedere se realmente
merita. Mi piace considerevolmente. Subito messo tra i prefеriti.
Bellissimo sito e grafiсa splendida!