Tappa del Gay Pride nella città dei Bronzi: una serie di iniziative anche contro bullismo e ’ndrangheta
La Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, celebrata il 17 maggio 2014, ha rappresentato per molti Paesi un’occasione di confronto e di discussione sul tema dei diritti degli omosessuali, che purtroppo in Italia viene spesso rimosso dalla coscienza collettiva e trascurato dai mezzi di comunicazione.
Qualcosa, tuttavia, sta cambiando anche nel Belpaese, dove si stanno intensificando le iniziative del movimento Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Da quest’anno non ci sarà più un Gay Pride nazionale, ma alcune tappe organizzate in varie città. Un evento molto significativo si terrà il 19 luglio a Reggio Calabria, dove si svolgerà il Calabria Pride 2014. Piccano, non peccano, col patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, della Provincia e del Comune di Reggio Calabria. Il 5 giugno scorso il Comitato Calabria Pride 2014 ha tenuto una conferenza stampa presso la biblioteca del palazzo della Provincia della città dei Bronzi, alla quale hanno partecipato Lucio Dattola, Lavinia Durantini e Francesco Furfaro, presidenti – rispettivamente – del Comitato territoriale Arcigay di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro. I tre relatori hanno presentato il programma dell’evento reggino, che toccherà il suo culmine con un corteo lungo il corso Garibaldi e un dibattito finale presso l’Arena dello Stretto.
Il Gay Pride sta coinvolgendo tutti i calabresi che difendono le libertà civili e si oppongono a ogni forma di discriminazione sessuale. L’intento degli organizzatori non è solo quello di battersi per il rispetto dei diritti degli omosessuali: infatti, come ha opportunamente chiarito Dattola nel corso della conferenza stampa, «l’evento sarà un momento di lotta contro la ’ndrangheta, i soprusi, le violenze, insomma tutto quello che non permette di manifestare la libertà sostanziale, espressa nell’articolo 3 della Costituzione». Il Comitato Calabria Pride 2014, inoltre, ha presentato alcuni progetti rivolti agli allievi delle scuole calabresi, che saranno finalizzati alla lotta contro il bullismo omotransfobico e alla costruzione tra i giovani di una cultura della tolleranza e del rispetto delle differenze.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://calabriapride.com.
Giuseppe Licandro
(LucidaMente, anno IX, n. 103, luglio 2014)
L’omosessualità, nella sua attuale diffusione, non è la conseguenza della Natura, ma è un prodotto artificiale indotto dal sistema capitalistico della produzione, dalla riduzione dell’essere umano a “loose individual”, tale in quanto sciolto “dal matrimonio e dalla famiglia, dalla scuola, dalla chiesa [calvinista], dalla nazione, dal lavoro e dalla responsabilità morale” (R. Nisbet). Il “loose individual” è strumentale rispetto al più intenso sfruttamento della persona ed alla conseguente massimizzazione del profitto.
Per ciò, esso deve meritare ogni rispetto, diversamente, invece, il sistema.