Nell’arco di trent’anni la band californiana, da simbolo di contestazione e rinnovamento della musica americana, è divenuta un’autorità indiscussa nel panorama artistico d’avanguardia. Come l’esordio, così il suo ritorno nel capoluogo emiliano promette tre serate di puro spettacolo
In occasione della rassegna culturale Insisto più forte il Dom (la Cupola del Pilastro) di Bologna, spazio dedicato alle arti contemporanee, in via Panzini 1, ospiterà le uniche date italiane del tour europeo dei Tuxedomoon: un evento speciale, realizzato con il contributo del Comune e della compagnia teatrale Laminarie, che avrà luogo alle 21,30 di mercoledì 2 e di giovedì 3 aprile 2014.
Gli amanti di musica non convenzionale potranno riascoltare il repertorio “consueto” della band: dal punk irruente al rock d’autore, dalle orchestrazioni d’avanguardia alle atmosfere più cupe, passando per melodie pop. Le serate, valorizzate dall’affascinante architettura a cupola sotto la quale si svolgeranno, rappresentano un’occasione unica per vedere all’opera tale eccentrica miscela di energia e malinconia, che pervade non solo i suoni ma anche il campo visivo degli ascoltatori. Le esibizioni del gruppo, infatti, sono diventate famose perché prevedono performance a metà tra il cinema e il teatro, coniugando musica, danza e recitazione. Venerdì 4 aprile, poi, alle 19,30, avverrà un particolarissimo incontro tra queste discipline. La band farà conoscere in anteprima la colonna sonora composta per il nuovo film del regista bolognese Roberto Nanni, ispirato al romanzo Viaggio intorno alla mia camera di Xavier De Maistre (1763-1852), mentre insieme dialogheranno con il pubblico presente.
Oltre alla collaborazione con il cineasta emiliano, altre importanti e incredibili coincidenze legano il complesso di San Francisco alla città delle Due Torri. Tra i gruppi californiani della metà degli anni Settanta i Tuxedomoon rappresentano la realtà più originale della new wave. Con i The Residents, i Chrome e gli MX-80, essi formano il magico “quadrato di San Francisco”, sponsorizzato dalla Ralph Records, etichetta discografica underground fondata dagli stessi The Residents. In Italia, invece, i loro dischi vengono pubblicati dalla Expanded Music (ala internazionale della Italian Records) e dalla Base Record, operanti entrambe nel capoluogo emiliano. Nel 1980, quindi, fu scelta proprio Bologna per il debutto europeo della band che, trentaquattro anni dopo, ha voluto farvi ritorno.
Le sorprese, però, continuano: i fan potranno contare non solo sulle celebrazioni ma anche su nuovi progetti musicali. La prossima pubblicazione discografica è prevista, infatti, per il 19 aprile, giornata del Record store day nata per dare spazio a etichette e dischi indipendenti. In edizione speciale verrà stampato un vinile contenente la colonna sonora da loro scritta per il film Pink narcissus e registrata presso il Centro Pompidou di Parigi. La pellicola di James Bidgood − che racconta l’angoscia e il fascino ambiguo dell’omosessualità − rappresenta ancora oggi, dal 1971, anno in cui uscì, un vero scandalo per i benpensanti. Non sarà un caso, allora, che i Tuxedomoon l’abbiano scelta per accompagnare il proprio ritorno sulla scena. Per non farci cogliere di sorpresa possiamo intanto prepararci ai tre concerti di aprile riascoltando le canzoni più significative, a partire dalle “classiche” No tears, Dark Companion o Jinx (vedi anche L’album capolavoro dei Tuxedomoon).
Le immagini: una foto dei Tuxedomoon e del Dom di Bologna, dove avranno luogo i concerti.
Antonella Colella
(LucidaMente, anno IX, n. 99, marzo 2014)