La raccolta degli interventi del direttore nel secondo trimestre dell’ottavo anno di pubblicazione di “LucidaMente”
Giugno 2013 (n. 90) – Ciao, Margherita
Nel mese in cui ci ha lasciati soli una delle donne più intelligenti e anticonformiste, “LucidaMente” ha dedicato tanto spazio alla scienza
Che l’Italia sia un Paese in decadenza lo si avverte quando, alla scomparsa di una grande personalità, non è possibile trovarne, tra quelle viventi, una di analogo valore. Era capitato con Rita Levi Montalcini, succede anche con l’astrofisica Margherita Hack (Siamo fatti di stelle il nostro ricordo), che univa ai meriti scientifici l’impegno nel civile, affrontato con personalità schietta e anticonformista. Vere donne, che hanno saputo farsi apprezzare e amare non solo senza sculettare e offrirsi agli uomini di potere (vedi Il cavaliere disarcionato di Dario Lodi), ma anche senza vittimismi e richiesta di “quote rosa”, bensì per il proprio talento, la propria intelligenza, il proprio lavoro, i propri meriti.
Forse per caso, o forse no, giacché tout se tient, LucidaMente in questo mese ha intervistato il più noto astronauta italiano (Umberto Guidoni, lo spazio e Marte). Marco Cappadonia Mastrolorenzi gli ha posto domande sulle tecnologie più avanzate, che potrebbero consentire di inviare uomini alla conquista del sistema solare. Altro scoop – di Dora Anna Rocca – è stato la conversazione col ministro dell’Ambiente Andrea Orlando sulla salvaguardia dei litorali (Erosione costiera, problema irrisolto). Sempre l’attivissimo Cappadonia Mastrolorenzi si è occupato di un’ulteriore tematica scientifica (Terremoti, eruzioni e scomparsa dei dinosauri), ascoltando il parere del professor Enzo Boschi, che ci ha spiegato come il vulcanismo abbia spesso contribuito a provocare estinzioni di massa sulla Terra; e di un altro argomento, un po’ meno scientifico, ma trattato con indagini e tecniche rigorose: L’acchiappafantasmi di Azzurrina, la bimba albina scomparsa misteriosamente nel 1375, la cui voce risuonerebbe ancora nel castello riminese di Montebello. Anche Maria Daniela Zavaroni ha posto al vaglio della ragione le superstizioni più comuni (Venerdì 17, specchi, gatti neri, sale e olio: non è vero, ma…).
Largo spazio è stato dedicato alla salute. Anche in rapporto con la dieta alimentare. Infatti, Il cibo è malattia, il cibo è salute, ci ha detto Silvia Lodini, occupandosi della possibilità di curarsi con un’appropriata alimentazione, mentre Sascia Deleo, col Reportage Rosarno-Bologna: il cibo, ha espresso qualche perplessità su ciò che ruota attorno al biologico e all’equosolidale. Rossana Messana si è chiesta se il terrore di ricevere una possibile diagnosi di tumore possa motivare la decisione di un trattamento preventivo di natura invasiva (La scelta di Jolie) compiuta dalla celebre attrice statunitense. Secondo la psicologa bolognese Cristina Pavia, sentita dalla nostra Emanuela Susmel, Servono genitori più attenti verso i figli per contrastare l’aggressività giovanile (e non) in aumento, con evidenti responsabilità di famiglie, media, “reality”. In tale campo psicologico-psichiatrico, è stata denunciata l’inquietante proposta del direttore del Dipartimento di salute mentale di Oristano (Sei incinta e un po’ “disturbata”? Ok, elettroshock!), che si propone di “rilanciare” la discutibile pratica. Così siamo arrivati alle tematiche civili.
Massimo Teodori ha segnalato L’inganno del nuovo finanziamento ai partiti; Giuseppe Licandro ha sostenuto che le “riforme presidenzialiste” di cui si parla tanto possano rappresentare una Condanna a morte per la Costituzione; Lodi ha ritenuto quella che ha riguardato il caso di Stefano Cucchi: una sentenza discutibile. Sempre Dora Anna Rocca ha sentito Piergiorgio Di Cara, poliziotto e scrittore, su mafia e sui particolari della cattura del boss Provenzano (Scacco al re Bernardo). Federico Micelli ha affrontato il tema dell’inarrestabile traffico illecito nell’era del 2.0 (Silk Road, web invisibile e mercato nero). Antonella Colella ha parlato del dramma dei senza lavoro («Le faremo sapere». Lavoro: quanto costa essere disoccupati). E che dire di Quelle chiese costruite coi soldi del Comune di Bologna…, evidenziate dal locale Circolo Uaar, in evidente contraddizione coi tempi di crisi economica, con la ricchezza dell’Arcidiocesi cattolica felsinea e con lo spirito laico? Sicché, nella nostra società anestetizzata, nella quale la ribellione è vietata, a parere di chi scrive, lo stadio a volte diventa uno spazio di protesta civile (Calcio: i tifosi ci salveranno?). Così come le architetture fantastiche realizzate in Italia da autodidatti dell’arte (Costruttori di Babele di Simona Vallorani) sono protagoniste di una nuova geografia anarchica e irregolare. Come sempre, viva la libertà!
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 90, giugno 2013)
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Maggio 2013 (n. 89) – Un maggio freddissimo… anzi no, grazie al referendum di Bologna sui finanziamenti comunali alle scuole
Una grande vittoria di libertà e laicità e un ampio numero – forse un po’ hard” (per i puritani) – dedicato anche alle “insanie” statunitensi
Mentre viviamo un maggio da brividi (meteorologici), ci avviciniamo ai duemila articoli complessivi diffusi on line dalla nostra rivista. E di gran passo, visto che crediamo di non aver mai pubblicato tanti “pezzi” in un solo mese. Un mese riscaldato proprio sul suo finire, domenica 26 maggio, da una sorprendente VITTORIA! (sì, a caratteri cubitali), per i cittadini laici, liberi, onesti.
L’opzione “A” per la scuola pubblica stravince il referendum di Bologna. Un’affermazione anche per LucidaMente, tra i fondatori di Rete laica Bologna, che solo tre anni fa si formava avendo come primi obiettivi il registro comunale dei testamenti biologici (vedi gli articoli linkati in fondo a Per un’eutanasia legale) e, appunto, rivedere il finanziamento comunale alle scuole private. Da allora, così come in passato, coi nostri piccoli mezzi, non abbiamo mai cessato di diffondere e appoggiare le battaglie di laicità. Nelle settimane precedenti la data della consultazione referendaria, e soprattutto nella sua imminenza, abbiamo inviato decine di migliaia di inviti per la “A” agli iscritti bolognesi alle nostre mailing list. Sempre, com’è nostra abitudine, informando correttamente. Il nervosismo degli sconfitti (col loro assembramento-marmellata) si è palesato anche con insulti rivoltici in una loro pagina facebook. E meno male che sono “democratici”. La loro spocchia da intellettuali da salotto, ben integrati nel sistema politico-economico-finanziario, non accetta voci diverse dal loro pensiero unico…
Un focus di LucidaMente è stato dedicato a “fatti italiani”, quali gli sporchi enigmi della storia dell’Italia repubblicana. Giuseppe Licandro e Maria Daniela Zavaroni hanno preso spunto da due libri: Doppio livello (Chiarelettere), di Stefania Limiti, per parlare della “strategia della tensione” e delle trame eversive che hanno destabilizzato il nostro Paese (Italia a “sovranità limitata”?); Storia segreta del Pci (Rubbettino), di Rocco Turi, per affrontare anche Il mistero della morte di Berlinguer. E sui misteri d’Italia tante ne avrebbe potute raccontare lo scomparso Andreotti, il “divo” simbolo del potere, criticamente ricordato da Dario Lodi. Più legate alla recente cronaca italiana le riflessioni sul razzismo di Leonardo Sanna (Fate i buoni o arriva la ministra nera, sulla nomina al Ministero per l’integrazione di Cécile Kyenge) e ancora di Lodi (La tragica vita dei clandestini, sul dramma dei migranti abbandonati a se stessi che sta dietro la follia di Mada Kabobo, il ghanese che ha ucciso senza motivo tre passanti a Milano).
Dopo la barbara uccisione della povera Fabiana, ancora più significative le considerazioni su I cosiddetti delitti per “amore”: “femminicidi” e dintorni, anche se – a parere di chi scrive – il problema di fondo è l’arcaicità e l’arretratezza culturale, psicologica, sessuale dei rapporti uomo-donna. Occorreranno, però, ancora secoli e secoli… Il saggista Fulvio Mazza ci ha inviato un testo polemico sul perché gli editori italiani hanno ritrosia a pubblicare un libro critico su un grande, ma pur sempre contestabile giornalista (Scalfari: un intoccabile?). Più leggeri Giulio Azzoguidi ed Emanuela Susmel, che hanno rispettivamente scritto su Il Giro d’Italia ieri e oggi e su La chat infuoca la rete e congela i rapporti umani. Tornando a temi più “seri”, sempre Licandro ha anche segnalato l’uscita nelle sale cinematografiche di Miele, opera prima di Valeria Golino, che affronta il tema della “morte dolce”, mettendo a fuoco le sofferenze dei malati terminali (Il dolore e l’eutanasia), un argomento sempre “scomodo” nel nostro bigotto e cattolicistico Paese.
Non a caso tantissime sono state le richieste di “Cancellami” dalla nostra mailing list a seguito della pubblicazione di una serie di articoli dedicati alle cosiddette “trasgressioni”. Scriviamo “cosiddette” e usiamo le virgolette perché riteniamo a ragion veduta che sia un termine errato e colpevolizzante. La questione è stata affrontata in termini medico-scientifici dallo psichiatria Alfonso Troisi, intervistato dal nostro Marco Cappadonia Matrolorenzi (Le “perversioni”: trasgressioni o disturbi sessuali?) e, in un’ottica laica, da Paolo Bancale ne La persecuzione dei “contronatura”. Chi vi scrive ha parlato della Prostituzione senza moralismi bigotti (articolo già uscito nel bimestrale cartaceo NonCredo. La cultura della ragione) e, su un piano più ironico, si sono riportati alcuni utili” consigli tratti dal Piccolo galateo erotico per fanciulle (Es) di Pierre Louÿs (Ragazze, un po’ di buone maniere, perbacco!). Sempre chi vi scrive ha ricostruito la strana vicenda di Panna (s)Montata, ovvero il sesso non piace alla sinistra, una rivista “porno-progressista” (della quale, tra il 1982 e il 1983, apparvero in edicola solo quattro numeri), con anche un’antologia di immagini, scelte tra le più “caste”, tanto per non urtare i lettori più “sensibili” (Il porno progressista di “Panna Montata”).
Sesso “estremo”: abbiamo stroncato quel catalogo di vecchiume sadomaso e kitsch a uso di “casalinghe disperate” straripante nella “trilogia” best seller della furba “scrittrice” britannica Erika Leonard James, edita in Italia da Mondadori (Cinquanta sfumature di idiozie), mentre abbiamo pubblicato un brano tratto da La filosofia del boudoir di De Sade («Tutti gli eccessi procurano piacere quando si è libertini») e Il viaggio sessuale di Beatrice, un racconto di Diana Tomino su un rapporto a due (e più) fondato, con la scusa dell’“essere alternativi”, sulla sottomissione della donna («Lui si appassionò al fist fucking estremo…»). E non poteva mancare Il sesso violento di David Lynch, ovvero una sequenza tratta da Blue Velvet (1986) del leggendario regista statunitense (e, tanto per celebrare il suo genio visionario, abbiamo ospitato anche, da Twin Peaks, la sua Stanza rossa). Se sull’erotismo, come si vede, LucidaMente è molto aperta, la nostra rivista ha invece assunto una posizione severa sull’uso di stupefacenti con Droghe: dipendenza spesso senza fine (ancora della Susmel).
Un altro argomento trattato ha riguardato gli Usa e alcune loro “tendenze”, che ce li fanno considerare una nazione “folle”. Uno dei problemi americani è costituito dal fatto che la gente va in giro armata, con conseguenze spesso fatali. O tragiche, nel caso di pazzi che commettono vere e proprie stragi. Ha fatto il punto della situazione Chiara Toneguzzo con Stati Uniti: L(’h)obby delle armi. Molto scalpore ha suscitato una scelta radicale di prevenzione medica compiuta da una celebre attrice statunitense. Lucilio Santoni ne ha riflettuto in Angelina Jolie e l’industria degli autistici: ci attende un futuro di apparenze, efficientismo e incomunicabilità? Curioso l’articolo di Chiara Iaquinta su Le università del cibo-spazzatura, con McDonald’s, colosso del fast food, che insegna marketing ai futuri manager dei suoi ristoranti, con preoccupanti risvolti sociali: sono dieci le sedi sparse per il mondo e dal 2010 una è anche in Emilia-Romagna. Apparentemente più leggero il video di un gustoso monologo satirico del comico statunitense Bill Maher su un’ideologia “politicamente corretta” sempre più conformista, soffocante e intollerante (Il totalitarismo femminista). E non solo negli Usa
Infine, qualche segnalazione di nostri amici. Infatti A chi apprezza LucidaMente, interesserà pure… il «volume bimestrale di cultura laica» NonCredo. La cultura della ragione; e, quindi, un nostro suggerimento su: A chi dare il 5 per mille? Ovvero, destinarlo alla Fondazione no-profit Religions free Bancale. Una scelta fondata sulla cultura, sulla tolleranza, in nome della libertà di tutti. E un saluto a Don Andrea Gallo, il difensore degli ultimi: anche noi, come lui e come scriveva Umberto Saba in Città vecchia, «degli umili sento in compagnia / il mio pensiero farsi / più puro dove più turpe è la via».
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
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Aprile 2013 (n. 88) – La grande beffa
Nessun cambiamento politico in Italia… e ora ci tocca tifare Letta (Enrico o Gianni?)
Si provi a sommare i voti ottenuti nelle elezioni politiche di febbraio dal Partito democratico, da Sinistra ecologia libertà, dal Movimento 5 stelle, da Rivoluzione civile e altri. Si arriva al 60%: una stragrande maggioranza, con in comune la volontà di cambiamento. Tale speranza degli italiani espressa dal risultato elettorale è già andata delusa. Si prospetta (forse) un nuovo settennato di Giorgio Napolitano (età e ragion di stato permettendo) e un governo Pd-Popolo della libertà-Scelta civica. E, vista la situazione politico-finanziaria dell’Italia, è auspicabile che tale esecutivo si formi al più presto.
La nostra rivista, che in marzo aveva espresso l’auspicio di una Primavera italiana e aveva appoggiato una nobile candidatura per il Quirinale (Emma for president o anche quella di Stefano Rodotà) ha via via espresso le proprie perplessità (Il governo italiano? Una chimera…; Napolitano: luci e ombre di un settennato). E ha poi finito per assumere posizioni molto dure nei confronti della deludente evoluzione politica (L’Italia è una repubblica gerontocratica fondata sull’inciucio; L’“eterno ritorno” di Berlusconi e Napolitano), dando spazio anche a interventi esterni e di lettori (Vergogna al Quirinale; La crisi della democrazia). In particolare, il coordinatore editoriale Giuseppe Licandro ha analizzato la crisi del Pd: cronaca di un suicidio politico.
Sul piano delle tematiche civili, LucidaMente ha rivolto ancora una volta la propria attenzione alla scuola, perché i paesi che investono nell’istruzione progrediscono; gli altri, come l’Italia, sono in piena recessione (Tagli all’istruzione, tagli allo sviluppo). Convinta, pertanto l’adesione all’Appello Rodotà per la scuola pubblica, Bologna riguarda l’Italia, anche in vista della consultazione referendaria che si terrà il 26 maggio nel capoluogo emiliano (I socialisti bolognesi voteranno “A” al Referendum) e dalla quale può nascere un’inversione di rotta rispetto alle recenti politiche governative. Collegata a scuola e giovani è la Minaccia cyberbullismo, trattata da Emanuela Susmel. Dario Lodi ha denunciato il fenomeno dei “morti di crisi economica” (Suicidi: imprenditori, disoccupati e globalizzazione selvaggia), mentre i politici tergiversano.
Nello spazio culturale, segnaliamo lo scoop di Maria Daniela Zavaroni, che, in occasione della recente Fiera del libro per ragazzi di Bologna, ha intervistato Andrew Lane, autore della saga di Sherlock Holmes adolescente (Sherlock Holmes a Bologna). Paolo Bancale ci ha parlato de La peste del monoteismo, vale a dire della crudeltà, dei genocidi e dell’arretratezza culturale e scientifica che caratterizzano il pensiero religioso basato su un solo dio. Da tempo, soprattutto per merito di Marco Cappadonia Mastrolorenzi e di Dora Anna Rocca, LucidaMente ospita interviste su “scienza e dintorni”. Ad aprile sono stati sentiti Luigi Garlaschelli, esperto del Cicap, su Madonna, quante lacrime… e su Il “miracolo” di san Gennaro e l’enigma della Sindone; Francesco Grassi sui crop circles e L’enigmatico cerchio nel grano presso Poirino; l’astrofisico Paolo De Bernardis su Qual è il destino dell’universo? Oggi, però, appare ancora più difficile rispondere alla domanda su quale sarà il destino dell’Italia…
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 88, aprile 2013)