Intervento del Sindacato degli universitari bolognesi sulla spending review e sulle conseguenti nuove, pesanti ricadute sull’istruzione statale. Le richieste al rettore dell’Alma mater, Ivano Dionigi
Più tasse per tutti e meno servizi agli studenti: ecco cosa potrebbe significare la spending review salva iva per l’istruzione fornita dagli enti pubblici. Per il Sindacato degli universitari di Bologna è assurdo che lo Stato italiano, “azionista e curatore” dell’istruzione pubblica, fondamento nevralgico del paese, le possa sottrarre risorse vitali e darle a enti che perseguono scopi privati anche con fini di lucro e che molto spesso continuano a tutelare gli interessi di quei pochi che hanno portato il Paese alla penosa situazione economica e sociale attuale.
Vogliamo far emergere come negli ultimi anni si sia continuato a tagliare in maniera generica sull’università. La realtà è però che nessuno si è preso le responsabilità politiche di azioni che realmente potrebbero tagliare i cosiddetti sprechi che sempre sono annunciati e invocati. Vorremmo che, accanto a tagli per l’ottimizzazione delle risorse pubbliche, ci siano chiare e trasparenti linee guida per la riduzione della spesa, cosa oggi realizzata in maniera vaga e che di fatto si ripercuote quasi esclusivamente sugli studenti, fornendo loro qualità sempre più scadente e tra l’altro in controsenso con la richiesta di un’istruzione più di qualità e più di merito.
Vogliamo sottolineare al rettore dell’Università di Bologna, Ivano Dionigi, che le rivendicazioni fatte al momento della votazione del bilancio, in autunno, dal nostro senatore accademico Raffaele Serra, oggi risultano vere. I tagli continuano e la proporzione tra i contributi universitari e il fondo di finanziamento ordinario delle Università (ffo) è sempre più disattesa rispetto alle norme in vigore in questo paese (massimo il 20% dell’ffo). Al rettore Dionigi, che ancora fino a qualche giorno fa annunciava che l’ateneo di Bologna, essendo virtuoso, non avrebbe subito i tagli e che essi sarebbero stati eventualmente sostenibili, il Sindacato degli universitari, a nome di tanti studenti che rappresenta, chiede come pensa di affrontare questa ennesima riduzione di trasferimenti e gli proponiamo di fare fronte comune con altri rettori per rivendicare le istanze dell’università pubblica che ogni anno affronta la sfida della diffusione di cultura a masse di studenti sempre più grandi e oggi anche sempre più povere.
Enrico Troiano – responsabile Laboratorio Bilancio ed Edilizia del Sindacato degli Universitari – Bologna
(LucidaMente, anno VII, n. 79, luglio 2012)
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