In una società di prepotenti, per di più iperprotetti, il gesto, umanissimo, dell’(ex!) allenatore della Fiorentina va compreso. Ljajić, oltre a provocare coi propri gesti, avrebbe anche insultato pesantemente il tecnico
La solita canea conformista di giornalisti e commentatori si è scagliata compatta – con la lodevole eccezione di Zbigniew Boniek, al quale si sono aggiunti Aldo Agroppi, Walter Mazzarri, Michele Serra e, più pacatamente, Sandro Mazzola – contro l’allenatore della Fiorentina, Delio Rossi, colpevole di aver reagito con qualche schiaffone (per poi finire in terra) ai gesti provocatori e agli insulti del giovane attaccante Ljajić, sostituito al 32’ di Fiorentina-Novara (al momento sul risultato di 0-2) per scarsissimo rendimento. La partita si concluderà poi 2-2, permettendo ai viola di mantenere intatte le speranze di non retrocedere in serie B.
I due personaggi coinvolti. Delio Rossi è un uomo di 52 anni, riminese. Ex dignitoso centrocampista, come allenatore (tra gli altri, ottimi piazzamenti in A con Lazio e Palermo), ha collezionato buoni risultati. A detta di chi lo conosce, è persona mite, anzi timida. Adem Ljajić è un attaccante serbo, alto 1,81, poco più che ventenne. Spacciato per grande promessa del football, finora si è caratterizzato per una caratteristica poco lusinghiera per un attaccante di calcio: non segna quasi mai, anzi fallisce facili gol a quintali. Ma il suo stipendio – si suppone – si aggira sul mezzo milione di euro all’anno. Almeno.
Viviamo in una società in cui viziati, vittimisti, irresponsabili, indisciplinati, maleducati, provocatori e prepotenti, più o meno giovani, hanno perso di vista i canoni minimi dell’educazione e, per di più, sono iperprotetti e blanditi da leggi, dal “politically correct”, dai molteplici garantismi e sociologismi giustificativi, ecc. Chi svolge il ruolo di educatore – genitori, insegnanti, preti, forze dell’ordine, allenatori – si trova a dover combattere una battaglia completamente disarmato, anzi esautorato di ogni potere. Di più: rischiando denunce da parte di solerti assistenti sociali, altri genitori, avvocati, magistrati, e “buonisti” vari.
Si racconta che lo scrittore russo Lev Tolstoj, simbolo della nonviolenza e del pacifismo, avesse tra i suoi alunni – ragazzini di strada e “devianti” – un “bullo” particolarmente maleducato e provocatorio. Dopo tanti e tanti richiami, un giorno il povero letterato uscì dai gangheri e massacrò di botte il tipetto. Poco dopo, il ragazzino ringraziò Tolstoj: era quello che avrebbe voluto fin dall’inizio. E, da quel momento, fu un allievo modello!
Prima il postsessantottismo contestatore e iconoclasta, poi la cafoneria berlusconiana, basata sulla “meritocrazia” di escort e Corona vari, nonché pedagogismi e sociologismi vari, hanno annientato nel nostro Paese valori sacri quali il senso del lavoro, la disciplina, il rispetto dei ruoli e la considerazione per l’età. Allora, ci sentiamo di difendere il povero Delio Rossi, ultimo simbolo di un’umanità e di una civiltà che sembrano in via di estinzione.
Per la cronaca, Rossi è stato esonerato dalla Fiorentina e rischia di non essere più pagato per essere stato sottoposto a “licenziamento per giusta causa”. Inoltre, il giudice sportivo lo ha squalificato per ben tre mesi! Lo stesso giudice sportivo ha multato la Fiorentina di 15 mila euro per i cori discriminatori dei tifosi viola a favore di Rossi e contro Ljajić (messo intanto fuori rosa dalla società). Successivamente, è circolata la notizia che Ljajić avesse detto al mister: «Sei più handicappato di tuo figlio»; forse una bufala nata in Rete, ma, comunque, il giocatore, oltre a provocare coi gesti, ha insultato pesantemente Rossi. Pare, invece, che la famiglia del serbo, al contrario di come sembrava avesse intenzione in un primo momento, avrà il buon gusto di non sporgere querela contro Rossi. Infine, in un sondaggio on line proposto da il Giornale.it, i favorevoli a Rossi si aggirano sull’87%. Gli italiani ne hanno abbastanza di maleducati e teppisti viziati.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VII, n. 77, maggio 2012)
Ha fatto benissimo , con questo permissivismo ipocrita nei confronti di tutti abbiamo visto dove siamo arrivati … sono contento che mio padre mi abbia dato delle belle legnate per evitarmi di crescere in questo modo …
Grazie, “papà”
Delio
Nulla da aggiungere a quanto correttamente già scritto.
Solo tanta stima e solidarietà a Delio Rossi.
Che sia l’inizio per far tornare la buona educazione a giovani senza etica e rispetto.
Bellissimo articolo.
Sono contento di vedere che esistono ancora opinioni che si distaccano dalla normale funzione sociale e guardano le cose come stanno.
Delio Rossi è uno dei pochi, veri uomini rimasti in Italia.
In un mondo di codardi, vigliacchi e irresponsabili lui rappresenta la classica “voce fuori dal coro”, nel senso positivo.
Spero che nonostante la squalifica riesca a rialzarsi in piedi, come solo un uomo come lui è in grado di fare, e che vada fiero di quello che ha fatto.
D’accordo con Delio Rossi, Della Valle ancora una volta ha dimostrato che non ha le palle, esonerando l’allenatore invece di difendere l’uomo onesto che è sempre stato Rossi.
Il gesto di Ljajić non solo è una mancanza di rispetto verso il Mister, ma verso la società tutta, il presidente, i tifosi, e perché no anche gli avversari che saranno stati in imbarazzo totale.
Delio Rossi con Ljajić ha vestito i panni di “padre” per cercare di farlo diventare un campione, visto che le premesse c’erano, eccome. Ma con questo gesto il ragazzo ha dimostrato maleducazione, e che rimarrà un giocatore nella media, anzi, forse sotto la media.
Da buon padre ha cercato di insegnargli i valori che forse, i suoi veri genitori non gli hanno trasmesso.
Il signor Tripodi – ponendosi fuori dal coro! – sibila un rimedio “all’antica” ai guasti prodotti dal lassismo!
Ridotto l’uomo a mero animale digerente, arguisce il buon Tripodi, lo si corregge solo con sberle!
Terapìa solutiva anche per “il pubblico” e la “politica”, a partire da certi arteriosclerotici che miagolano soluzioni di governo affidandole ad IMBECILLI, autopatentati da pseudo scienza accademica, nella quale si certificano debiti monetari vantati da FANTASMI di creditori, poi comunque da farsi pagare a pazienti “buoi tutto digerenti” (anche le fole ammannite da “pulpiti”).
Ciò mentre, democraticamente, si usano proiettili “uranioarricchiti” per tenere a bada terroristi che guastano le linee gas-petrolifere, senza distinzione di obiettivi. Con la scusa della “pace” monetaria.
Qualche lezioncina si deve apprendere anche dalla schizofrenìa dei “pedatofili”! (che non usano le pedate nella direzione giusta!).
Con approvazione, Antonio Pantano
SONO PERFETTAMENTE D’ACCORDO CON QUANTO AFFERMATO DA ANTONIO PANTANO. CON LA SCUSA DEL CALCIO SPETTACOLO CIRCOLANO QUESTI PSEUDOUOMINI – CALCIATORI, IPER PAGATI CHE IGNORANO TUTTO ANCHE IL RISPETTO PER UN UOMO PIU’ ANZIANO! QUESTO E’ IL MONDO VOLUTO DAGLI AMERIKANI DOPO IL SECONDO CONFLITTO. DENARO, DENARO E SOLO DENARO, PERMESSIVISMO. FALSA LIBERTA’ E FALSA DEMOCRAZIA!. PANCIA PIENA E … LO SPIRITO? ….. COS’E’ ????
Umanissimo un corno perche’ per quanto molto spesso i calicatori sopratutto quelli under-25 si comportano come bambini capricciosi e viziati le mani addosso non bisogna mai metterle e tenerle il piu’ possibile nelle tasche ed in questo calcio italiano dove veramente gli animi sono troppo esasperati bisogna farsi un bell’esame di coscienza e darsi tutti una bella calmata.Daccordo che Ljacic ha insultato il suo allenatore e sopratutto il figlio disabile ed e’ grave ma lo e’ altrettanto il gesto del Mr che non puo’ platealmente uscire di senno in questo modo e se pur ha auvto un gesto umano di umano ha poco perche’ la violenza se pur giustificata da insulti e provocazioni di violenza si tratta e non va mai bene.Quindi Ha sbagliato Ljacic e ha sbagliato Delio Rossi che se pur ha avuto un insulto cosi’ grave doveva controllarsi.Allora qui veramente che a ogni parola che ci dicono dobbiamo massacrare di botte tutti e magari mandandoli all’ospedale.A parole si puo’ rispondere a parole ma mai mettere le mani addoso che e’ la cosa piu’ brutta che ci sia a questo mondo.
Avrei voluto vedere lei, con un figlio disabile, se le dicessero «Sei più handicappato di tuo figlio». Ma perché in ITalia si difendono i delinquenti e non le loro vittime?
Nedo
Vorrei mediare le diverse posizioni.
Il giocatore ha sicuramente sbagliato e i mezzi pesanti per punirlo sono presenti nelle regole del calcio. Multarlo, metterlo “fuori rosa”, venderlo.
L’allenatore, anche se fortemente provocato, non doveva trascendere in ambito pubblico e ufficiale come quello dello stadio difronte al pubblico.
Che mezzi pesanti sono quelli? Non gliene frega nulla ai giocatori di questi mezzucci, tanto i soldi ce li hanno, e comunque alla fine la spuntano sempre loro, perchè trovano tanta gente (ed è veramente tanta) che sta dalla loro parte, sempre pronta a difenderli. Poverini, sono stressati. Andiamo non facciamoci ridere dietro, io sono arrivato fino ad una seconda categoria, e ho smesso a 21/22 anni, e sono sempre andato con due cose in tasca, il rispetto per compagni ma soprattutto per il mister, e seconda cosa la voglia di imparare e stare in gruppo. Questi sono valori che stanno diventando sempre più rari, e diciamocelo pure signori.
ha fatto più che bene, l’educazione per certi ragazzi è un vocabolo sconosciuto, e per certi giornalisti ignorato.
Noi Fiorentini DOC esprimiamo la totale solidarietà al grande uomo che è Delio Rossi e come si dice a Firenze ” accidenti a quelli che sono andati di fuori”…e si intende i cazzotti !!!
In verità quel bimbetto montato e maleducato , noi tifosi non lo abbiamo mai potuto vedere. Uno che persino l’ex allenatore Serbo ( uno che si è fatto il mazzo sui campi di calcio) ha sempre criticato per il suo comportamento fuori dal campo. Uno che in campo non ci metteva mai la gamba e i c… Uno che Corvino aveva acquistato come il Kaka dei Balcani…Si è dimostrato solo un bimbetto viziato e adatto per il calcetto…Vaia vaia vai.
Ridicola la canea conformista dei giornalisti e sempre Forza Viola.
Io personalmente non avrei reagito così, bensì peggio. Ora a prescindere dalle parole che ha o meno detto Ljajic, di sicuro l’atteggiamento del giocatore era chiaramente offensivo ed assolutamente non consono al rispetto dei ruoli e degli equilibri che dovrebbero esser chiari all’interno di uno spogliatoio.
La cosa che mi fa sorridere è che quando un giocatore qualsiasi si comporta in tal modo e l’allenatore non reagisce lo condannano imputandogli poco polso etc., quando invece scoppiano con un “buffoncello di quartiere” – pupillo di Mihajlovic, uno che di educazione ne è infatti maestro… – perdono il posto e vengono etichettati come violenti…
Qui qualcosa non torna: possibile che nessuno ricordi come fu osannato dalla pubblica opinione Alex Ferguson (già Sir…) quando rifilò nell’intervallo di una partita di FA Cup uno scarpino in pieno volto allo SpiceBoy David Beckham, costringendolo a qualche punto sotto l’arcata sopraccigliare? Ah, giusto, ma allora il motivo era molto più nobile: la squadra non giocava bene…
ps Se ancora non si fosse capito, quoto le posizioni espresse nell’articolo… A volte sane “mazzate” non fan altro che bene (vedesi: “Mazzate e panell fann i figl’ bell”).
non solo voi fiorentini ma tutte le persone che amano lo sport in generale devono dire la verita e non nascondersi dietro un falso perbenismo sterile e che non educa l individuo, perche se protetto prima o poi ricadra negli stessi errori, la mia esperienza non e calcistica ma sempre di sport si parla, da ragazzino praticavo il ciclismo , alla prima gara ufficiale poco esperto ma grintoso mi ritrovai in fuga con altri 6 miei coetanei provocai una caduta e mi ritrovai dentro ad un fosso, mi rialzai e dalla rabbia presi la bicicletta , quella bicicletta che amavo tanto e la buttai nel campo, il mio direttore sportivo non mi vide ma mi racconto che una persona aveva visto la scena di un ragazzo che gettava via la bici ,mi sentii morire non ci fu bisogno del ceffone ma vi dico di cuore che me lo sarei proprio meritato. saluti a tutti Andrea da Padova
Contro i ragazzini maleducati, arroganti, osannati (a volte), strapagati e str…, Delio Rossi merita la solidarietà da parte di tutti. Parafranzado il Marchese del Grillo, Delio tu sei Delio Rossi e lui
non è un ca…!!!
Grazie Delio
Contro i ragazzini maleducati, arroganti, osannati (a volte), strapagati e str…, Delio Rossi merita la solidarietà da parte di tutti. Parafrasando il Marchese del Grillo: Delio tu sei Delio Rossi e lui non è un ca…!!!
Grazie Delio
E’ veramente difficile trovare il torto e la ragione in questa storia, trovo che abbiano torto marcio tutti. Non concordo sul discorso allenatore = padre, maestro. A 20 anni si è adulti, specie un calciatore superpagato: il loro era un rapporto di lavoro. Con questo, picchiare è sempre sbagliato. Quante volte avrei voluto menare della gente, e se lo meritavano, ma non l’ho fatto, e se l’avessi fatto (o commissionato ad altri per miei limiti fisici) avrei pagato alla legge. Poi, pur non essendo giurista, so che esiste una forte attenuante, che può quasi annullare il reato, dovuta ad un ragionevole stato d’ira, quando l’azione avviene immediatamente dopo ciò che ha causato quello stato d’ira. Ecco, se davvero c’è stata l’offesa al figlio disabile si può rientrare in questo caso. Ma allora legittimiamo anche la testata di Zidane perche Materazzi aveva offeso la sorella? Ma allora diamocele tutti di santa ragione! Credo che il comportamento dell’allenatore sia forse giustificabile, mai giusto, e che il suo licenziamento sia eccessivo. Credo però anche che avrebbe dovuto, stando lui dalla parte della maturità legata anche all’età e alla posizione, agire contro il calciatore in altri modi. Se davvero non aveva altri strumenti, avrebbe dovuto cercare di crearseli, magari proprio attraverso i media. In sintesi: era il calciatore che andava licenziato o comunque punito, non picchiato. Altrimenti vuol dire dare per perso lo Stato e la legge e lanciarsi nell’anarchia. Rossi come uomo è giustificabile e capibile, ma come allenatore e capogruppo ha fallito.
Immaginiamo di vedere un pensionato che, sulla pubblica via, viene pesantemente offeso da un “bullo”, strafottente e maleducato, con espressioni tipo “vecchio di m…..”. Se quella “pantera grigia” desse due sberle al giovane imbecille, da che parte staremmo?
E allora smettiamola con il moralismo perbenista!
Dieci a lode a Boniek, che ha manifestato stima e comprensione per Delio Rossi.
Due ai Della Valle, che senza neanche approfondire il caso hanno colto al volo l’occasione per liberarsi di Rossi, magari lucrando sulla “giusta causa”.
Zero a Don Mazzi, nota star televisiva, che manderebbe Delio a pulire i campi di calcio.
Ci vada lui a pulire i campi di calcio, e s’informi bene sui fatti prima di sproloquiare. E oltre ai campi, dia anche una pulita a quelli che un tempo venivano chiamati “locali di decenza”!
Un allenatore di serie A credo guadagni qualche milione di euro all’anno e tra i suoi principali doveri c’è la gestione dello stress, in questo senso ha mancato, poi nessuno lo demonizza, trattasi di esseri umani, da entrambe le parti.
Inoltre la posizione “pro Rossi” non è affatto coraggiosa o minoritaria, anzi parrebbe maggioritaria sul web. La stima per la persona non viene annullata da un singolo gesto eccessivo, ma legittimare il passaggio dalle parole alle mani è fuori questione, e il moralismo buonista non c’entra assolutamente niente, si tratta di visioni della vita e della legalità.
Oh Viviana ….vaia vaia va..Oggi la Fiorentina è finalmente salva e di questo noi fiorentini ringraziamo solo il buon Delio e non certo i Della Valle che ( lasciando magari troppo mano libera a Corvino) quest’anno hanno solo messo insieme solo molte “chiacchiere” e poco “distintivo”…un pò come stai facendo tu adesso. Fossi in loro farei piazza pulita del mucchio d’ossi che sono questi giocatori e chiamerei di nuovo Delio Rossi, facendo scegliere a lui i giocatori ( e non questi che si è ritrovato a campionato in corso) e vedreste che la musica cambierebbe subito…Immaginate quanto ci sarebbe da divertirsi a sentire le lagne e le ipocrisie dei perbenisti che dicono sempre quello che sentono dire dagli altri e dei giornalisti della casta e conformisti…
Sempre e comunque Forza Viola
In un sondaggio on line proposto da il Giornale.it (http://www.ilgiornale.it/sondaggio_1a.pic1?PID=328), i favorevoli a Rossi si aggirano sull’87%. Gli italiani ne hanno abbastanza di maleducati e teppisti viziati, oltre che dei politici corrotti, ladroni e imbroglioni (vedi laurea albanese di Renzo Bossi e la Lega Nord che ancora casca dalle nuvole, col paparino Umberto puro come un angelo: se anche lui avesse preso a ceffoni Renzo al momento giusto…).
Alex, io ho detto il mio parere dal punto di vista umano, che poi tu definisci chiacchiere ed è un modo non molto educato di criticare un’opinione, visto che si parla di educazione… del calcio e della Fiorentina non me ne può fregar di meno 🙂
Se volete vedere un buon segno nel fatto che gli italiani auspichino di vedere risolti i problemi riempiendosi di pugni fate pure… io non accetterò mai la violenza come metodo nè educativo nè di soluzione di controversie…e il fatto di essere, come spesso accade, in minoranza non fa che confortarmi.
Cara Viviana:
1) uno scappellotto o uno schiaffo non sono un pugno;
2) avrebbero diritto a darli solo gli anziani o adulti o forze dell’ordine (vigili, ecc.) sui ragazzetti maleducati;
3) e solo a fini rieducativi, non per risolvere contese personali.
Cosa c’è di male? Non mi pare il far west. Mi sembra invece il far west girare la sera per Bologna e vedere gente stravaccata nel centro storico a sbevazzare e a lasciare bottiglie, lattine ed escrementi dappertutto. Poi, se a qualcuno piace vivere così e vedere le città d’arte massacrate…
Chi deve intervenire? Come? Con paroline dolci e carezzine? Mazzète, mazzète, mazzète…
Gli italiani ne hanno abbastanza di politici corrotti, ladroni, mafiosi e maleducati vari. E sono proprio questi tipi a volere il garantismo e a voler punire l’offeso e non chi offende e provoca. Perché loro – i criminali – “conoscono la legge” più delle persone oneste e sanno come uscirne, anche se commettono porcherie. Magari anche querelando la vittima e prendendogli soldi e spese legali… Non hai visto che a condannare Delio Rossi sono rimasti solo politicanti, giornalisti prezzolati e corrotti vari, oltre alle “animelle belle” del “politically correct” che vivono sulla Luna e non nel nostro disgraziato Paese?
Non mi sembra che Rossi abbia dato uno scapellotto, inoltre non vedo il fine rieducativo, trattasi di contesa personale in rapporto di lavoro: la prossima volta che mi danno uno stagista svogliato lo prendo a schiaffi? Alla fine mi pare che Rossi non sia stato condannato quasi da nessuno nell’opinione pubblica, bensì difeso dalla maggior parte, e ribadisco mi sta bene, non è certo una persona da demonizzare o da trattare come mostro, inoltre si è anche scusato, ma da qui a fare l’apologia degli schiaffi ce ne passa. Io dagli insegnanti e dai genitori non le ho mai prese anche perchè non davo motivo, ma dai bulli e bulle sì, ed era tutta gente che a casa le prendeva e aveva quindi imparato a farsi strada con la violenza.
Ritengo che un buon educatore sia colui o colei che anche nei momenti di provocazione e di difficoltà sia in grado di non reagire con la violenza a violenza (fisica o verbale). E’ molto più semplice punire con uno schiaffo piuttosto che spiegare, EDUCARE, discutere, parlare con i propri figli, alunni…
Considerato quanto successo, mi domando se vi siano stati genitori o insegnanti che si siano fermati anche solo qualche minuto a discutere con i propri figli o alunni dell’accaduto…
Considerato che il calcio è lo sport più seguito in Italia e che probabilmente non vi sarà stata nessuna mediazione di un adulto responsabile ed educatore, come potrebbero aver interpretato il gesto i minori? Se mi insultano o mi provocano, posso reagire anche con la violenza…?!?!
Chiedo a Francesca : se una donna in pubblico venisse etichettata come sgualdrina ( o peggio) e rifilasse uno schiaffo al villanzone maleducato, farebbe bene o male?
Lei la condannerebbe?
1. il gesto dell’allenatore non era uno schiaffo
2. non stiamo parlando di femminismo ma di educazione, dialogo, perdita dei valori, ecc.
3. di conseguenza la domanda mi sembra fuori luogo
Se un uomo in pubblico mi desse della sgualdrina lo denuncerei
Ho visto tempo fa due deficienti che,ridendo e urlando, hanno urlato “mongolo” a un ragazzo handicappato, che si è messo a piangere. La mamma si è avvicinata a uno dei due e gli ha dato una sberla. A mio parere ha fatto benissimo.
Ci sono casi in cui uno schiaffone fa più che bene.
Io una volta ho ricevuto un pizzicotto nel sedere da uno sconosciuto. Gli ho dato uno schiaffo davanti a tutti urlando “Si vergogni”!
Quello è diventato rosso ed è scappato.
Che avrei dovuto fare, care Viviana e Francesca?
Sporgere un’inutile denuncia contro ignoti? O trattenerlo (come, se non con la forza?) per identificarlo e denunciarlo?
Ho visto tempo fa due deficienti che,ridendo e urlando, hanno urlato “mongolo” a un ragazzo handicappato, che si è messo a piangere. La mamma si è avvicinata a uno dei due e gli ha dato una sberla. A mio parere ha fatto benissimo.
Ci sono casi in cui uno schiaffone fa più che bene.
Io una volta ho ricevuto un pizzicotto nel sedere da uno sconosciuto. Gli ho dato uno schiaffo davanti a tutti urlando “Si vergogni”!
Quello è diventato rosso ed è scappato.
Che avrei dovuto fare, care Viviana e Francesca?
Sporgere un’inutile denuncia contro ignoti? O avrei dovuto trattenerlo (come, se non con la forza?) per identificarlo e denunciarlo?
un giocatore che prende 1 milioni all’anno di stipendio , che dopo essere stato sostituito per scarso (per non dire di peggio) rendimendo , che si permette pure di offendere l’allenatore e per di più nei giorni a venire recitare la parte della vittima in maniera pietosa , meriterebbe di essere radiato dal mondo del calcio.
se fossi stato il presidente , avrei mandato via il giocatore ed avrei tenuto l’allenatore.