Come tutti sanno, il parlamento è un organo centrale all’interno dei moderni sistemi politici degli stati democratici, esercitando il potere legislativo e garantendo il controllo sull’attività del governo.
Com’è, allora, che Camera e Senato italiani sono “infestati” da uomini dalla dubbia moralità, condannati dalla giustizia italiana per reati anche gravi o, comunque, incompatibili con la presenza in una sede dove dovrebbe essere richiesta una cristallina morale, per quanto riguarda il comportamento pubblico?
Sono ben 24 i parlamentari incriminati e la notizia della condanna dei loro reati è stata diffusa dal blog di Beppe Grillo nel giugno scorso (www.beppegrillo.it – clicca qui).
Per tutto questo tempo, i mass media italiani hanno preferito far passare sotto silenzio la vicenda, evitando di attribuirle la giusta rilevanza.
Il silenzio è d’oro – Questa scelta è stata, forse, compiuta in virtù del fatto che, a essersi macchiati di vari reati, sono i parlamentari di entrambi gli schieramenti politici – anche se, a dire il vero, prevalgono quelli appartenenti alla Casa delle libertà -, e perciò si è creato un tacito accordo, in modo da garantire un silenzio omertoso. La reazione dei lettori del sito di Grillo è stata, allora, quella di acquistare, attraverso il proprio spontaneo contributo, un’intera pagina di riflessione (pubblicata il 22 novembre 2005) sull’International Herald Tribune, importante quotidiano statunitense. L’obiettivo era quello di riuscire finalmente ad affrontare una realtà tanto rimarchevole, quanto ingiustamente dissimulata.
Il dovere di informare – Allo stesso modo, noi crediamo che – specie in piena campagna elettorale – sia giusto informare tutta l’opinione pubblica sulla condotta di molti dei nostri cosiddetti onorevoli, che non ci fanno affatto onore. Sono loro che dobbiamo tenere come esempio di moralità? È nelle loro mani che va affidata la costruzione di un’Italia migliore, per il trionfo dei valori civili e democratici? Qui di seguito, l’elenco di tutti i nostri parlamentari condannati in via definitiva. Se saranno ricandidati, invitiamo i nostri lettori a continuare a votarli, affinché il nostro Paese possa continuare ad essere annoverato tra le più avanzate democrazie mondiali! Ad maiora, semper.
Elenco di parlamentari condannati in via definitiva secondo www.beppegrillo.it/condannati_parlamento.php (clicca qui):
“Massimo Maria Berruti (deputato Fi):
8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
Alfredo Biondi (deputato Fi):
2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.
La sentenza di condanna a suo tempo resa dal tribunale di Genova nei confronti di Alfredo Biondi è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrogazione del reato.
Vito Bonsignore (eurodeputato Udc):
2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
Umberto Bossi (eurodeputato e segretario Lega Nord):
8 mesi definitivi per tangente Enimont.
Giampiero Cantoni (senatore Fi):
come ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per corruzione e bancarotta fraudolenta, ha patteggiato la pena e risarcito 800 milioni.
Enzo Carra (deputato Margherita):
1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al pm su tangente Enimont.
Paolo Cirino Pomicino (eurodeputato Udeur):
1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per corruzione per fondi neri Eni.
Marcello Dell’Utri (senatore Fi e membro del Consiglio d’Europa):
condannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (false fatture Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatture Publitalia.
Antonio Del Pennino (senatore Fi):
2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno, 8 mesi e 20 giorni patteggiati per i finanziamenti illeciti relativi alla metropolitana milanese.
Gianni De Michelis (deputato e segretario Nuovo Psi):
1 anno e 6 mesi patteggiati a Milano per corruzione per le tangenti autostradali del Veneto; 6 mesi patteggiati per finanziamento illecito Enimont.
Walter De Rigo (senatore Fi):
1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del Ministero del Lavoro e della Cee per 474 milioni di lire in cambio di falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
Gianstefano Frigerio (deputato Fi):
condannato a Milano a oltre 6 anni di reclusione definitivi per le tangenti delle discariche (3 anni e 9 mesi, corruzione) e per altri due scandali di Tangentopoli (2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito).
Giorgio Galvagno (deputato Fi):
ex sindaco socialista di Asti, nel 1996 ha patteggiato 6 mesi e 26 giorni di carcere per
inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica (per l’inquinamento delle falde acquifere) e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona (smaltimento fuorilegge di rifiuti tossici e nocivi in cambio di tangenti).
Lino Jannuzzi (senatore Fi):
condannato definitivamente a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere.
Giorgio La Malfa (deputato Pri, ministro per le Politiche comunitarie):
condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
Roberto Maroni (deputato Lega Nord e ministro del Lavoro):
condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano.
Augusto Rollandin (senatore Union Vald%F4taine-Ds):
ex presidente della giunta regionale Valle d’Aosta, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione nel 1994 a 16 mesi di reclusione, 2 milioni di multa e risarcimento dei danni alla Regione per abuso d’ufficio: favorì una ditta “amica” nell’appalto per la costruzione del compattatore di rifiuti di Brissogne. Dichiarato decaduto dalla Corte d’appello di Torino, in quanto “ineleggibile”, nel 2001 si candida al senato con l’Union Vald%F4taine, i Ds e i Democratici.
Rocco Salini (Gruppo misto):
condannato in Cassazione a un anno e 4 mesi per falso ideologico.
Vittorio Sgarbi (ex deputato Fi, passato nel maggio 2005 al Gruppo misto):
6 mesi definitivi per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, cioè del Ministero dei Beni culturali.
Calogero Sodano (senatore Udc):
già sindaco di Agrigento, condannato definitivamente a 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.
Egidio Sterpa (deputato Fi):
condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont.
Antonio Tomassini (senatore Fi):
medico chirurgo, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso: durante un parto, una bambina sua paziente nacque cerebrolesa. Forza Italia l’ha subito nominato responsabile per la Sanità del partito e presidente della Commissione Sanità del Senato.
Vincenzo Visco (deputato Ds):
condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda. Più l'”ordine di riduzione in pristino dei luoghi”. Cioè la demolizione delle opere abusive.
Alfredo Vito (deputato Fi):
2 anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli”.
L’immagine: bandiera e scopa, simbolo della campagna partita da Beppe Grillo.
Claudia Mancuso
(LucidaMente, anno I, n. 2, marzo 2006)
I redattori della rivista si scusano da subito con gli interessati per eventuali inesattezze presenti nell’elenco pubblicato e, nel caso, si dichiarano pronti a modificare all’istante imprecisioni comunque non dipendenti dalla propria volontà.